Viaggio nell'amore guerriero



Israele, zona desertica

Liara chiude gli occhi restando in silenzio per lunghi istanti e mettendosi più comodamente seduta sul suolo israeliano mentre Shani, seduta davanti a lei, le tiene le mani tra le sue. La sciamana si prepara per accompagnare l'amica verso un viaggio interiore, alla ricerca di ciò che Liara deve portare alla consapevolezza, per poter comprende la feroce reazione che le si è innescata, dopo aver incontrato il soldato di nome David. Liara infatti si è fortemente indignata, per aver visto un genere di uomo che, non sembra aver minimamente apprezzato e valorizzato il tipo di aiuto che lei gli ha offerto, nonostante abbia agito coraggiosamente per liberare il passaggio di un sotterraneo, dalla "pericolosa" presenza di un serpente attorcigliato su se stesso.

"Sono qui con te, Liara. Chiedi al tuo Sacro Spirito e al tuo più profondo inconscio protettore, che cos'hai bisogno di vedere e di portare alla consapevolezza, collegato al tuo incontro con il soldato di nome David. Chiedi se esiste la memoria di un trauma o di un dolore che, potrebbe aver bisogno di essere osservata e sciolta. Chiedi di poterlo fare ora."

Sono le parole guida che la sciamana sussurra alla donna. Liara esegue una serie di profondi respiri ad occhi chiusi, per poi lasciarsi andare, in modo da poter comprendere qualunque tipo di messaggio, sensazione o intuizione che, avrebbe potuto ricevere dopo aver fatto tale richiesta.

"Mi è apparsa l'immagine di un vuoto nero che mi ha fatta precipitare in bui abissi oceanici."

Inizia a comunicare Liara, descrivendo ciò che inizia a vedere, percepire o sentire dentro di lei.

"Stai scendendo negli abissi del tuo inconscio. La tua area di difesa sta dando accesso all'energia delle memorie interpellate. Continua a scendere, Liara. Che cosa vedi? Che cosa senti?"

"Continuo a precipitare in un vuoto ancora più buio e nero. Fa freddo. Tanto freddo."

Alcuni brividi scorrono lungo le braccia di Liara, come se la donna fosse realmente scesa, nei più bui e freddi abissi oceanici.

"Dove ti porta questa caduta? In quale luogo?"

Liara respira profondamente.

"Vedo una donna che viene recuperata da qualcuno in una zona marina. Ci sono esplosioni che provengono dai fondali di quel tratto di mare."

"Che tipo di esplosioni sono?"

"Come se ci fosse una battaglia sotto il mare che porta le acque a diventare sempre più impetuose. La donna viene recuperata da alcune persone. Hanno degli abiti particolari, antichi, ma molto belli. Sulle stoffe, sono dipinti degli strani simboli. Sembrano simboli antichi. La donna viene portata in salvo, issata a bordo di un'imbarcazione. Lei però non vuole andare via da lì. Sta gridando e piange mentre tende una mano verso le acque. E' come se avesse perso...qualcosa di importante..."

Da uno degli occhi di Liara scende una lacrima mentre pronuncia le ultime parole di quella frase.

"Che cos'ha perso in quei fondali quella donna?"

La voce di Shani diventa ancora più dolce e carezzevole, avvolgendo le mani di Liara con una diversa delicatezza e un tipo di contatto che si fa ancora più intenso.

"Il suo guerriero..."

Sussurra Liara dopo alcuni istanti di respiro irregolare.

"Ora che cosa senti nel tuo corpo?"

"Dolore al centro del cuore."

"Hai perso qualcuno di importante negli abissi oceanici, Liara? Se scegli di andare oltre il dolore per poterlo vedere, lo vedrai."

Liara resta ancora diversi istanti in silenzio mentre le lacrime scendono copiose lungo i suoi zigomi.

"E' difficile. Ho paura..."

"Di cos'hai paura, Liara? Che cos'hai paura di vedere o sentire?"

"E' un dolore troppo straziante. E' come se qualcosa mi avesse strappato via una parte di me, rimasta in quei fondali."

Shani annuisce.

"Puoi recuperare quella parte di te, Liara. Puoi farlo ora. In questo preciso istante."

"No. Non posso. Lui è morto. E' rimasto sotto l'oceano in tempesta. Niente e nessuno può riportarlo in vita."

"Lui è in vita, Liara. Il suo Spirito vive. Una tua parte crede che lui sia diventato inesistente e che tu non possa rivederlo mai più. E' solo un dolore illusorio. Connettiti con il suo Spirito. Parlagli."

"Non posso farlo. Lui non c'è. Non c'è più."

Shani comprende la difficoltà di Liara e, la sciamana riformula quell'invito diversamente.

"Se quell'uomo, quel guerriero, ora, in questo preciso istante, fosse davanti a te, che cosa gli diresti?"

Liara si lascia andare ancora una volta, ad una serie di profondi respiri.

"Gli griderei di tutto. Gli griderei del perché mi abbia lasciata sola, soprattutto nel continuare a farmi combattere da sola."

Le risponde Liara, iniziando a parlare con dei termini che non sembrano descrivere una persona esterna, ma come se la donna vista nella visione, stia riguardando proprio se stessa.

"Combattere contro chi, Liara?"

"Non riesco ad individuarlo. Sento solo un profondo dolore che mi fa ricordare la malinconia e quel senso di perdita che ho sempre provato nel guardare un oggetto che ho in casa."

"Di che oggetto si tratta?"

"Una piramide di cristallo con dentro dell'acqua di un colore blu profondo. E' una piramide bellissima, ma mi ha sempre fatto provare un senso di vuoto, di un grande potere e, allo stesso tempo di una grande nostalgia."

Cerca di spiegare con un tono di voce carico di un'antica emozione.

"Che cosa provi o vedi, se ti dico la parola: Atlantide?"

Liara scuote il viso come se volesse scacciare via qualcosa.

"Non voglio sentir parlare di Atlantide! Non voglio!"

Shani vede Liara iniziare ad agitarsi e, le stringe le mani con ancora più calore e sostegno.

"Va tutto bene. Ora lascia andare Atlantide e torna nel qui e ora, con le emozioni che stai provando in questo momento. Resta con quelle che sono emerse. Respira e torna nel centro di Te. Solo di Te. Torna nel tuo Sacro Cuore, dove risiede la tua infinita forza che tutto può perdonare, armonizzare e amare."

Liara segue le indicazioni della sciamana, tornando a respirare regolarmente e a tranquillizzarsi, come un'onda del mare che giunge per accarezzarla e calmarla. Liara riapre lentamente gli occhi con il viso bagnato di lacrime, guardando la sciamana con uno sguardo che trasmette il desiderio di andare alla ricerca di maggiori risposte.

"Che cos'è successo? Perché ho visto e provato questo?"

La sciamana sa che Liara non è ancora pronta per attraversare il tipo di esperienza vissuta in un'incarnazione atlantidea, ma sente che può aiutarla ad armonizzare ciò che nell'attuale consapevolezza e livello evolutivo, la donna è in grado di riuscire a fare per avvicinarsi a quello scopo.

"In un'altra incarnazione, durante una battaglia, hai perso il tuo amato guerriero e, una tua parte ferita, non gli ha perdonato per averti lasciata da sola. In questa fase di vita, David è giunto a te, in un ruolo messaggero di soldato, per ricordarti che sei pronta per andare oltre quella ferita e poter tornare ad amare con tutta te stessa, senza più la paura di perdere qualcosa."

Le parole di Shani incupiscono Liara che, sembra però continuare a non capire ancora molte cose.

"Non capisco. Perché ho visto quella donna in una battaglia in mezzo al mare?"

"L'acqua è l'elemento collegato alle emozioni e all'inconscio, ma a te, sta cercando di portare anche altri tipi di informazioni. Il tuo inconscio ti ha protetta per non rivivere le dolorose emozioni collegate alla memoria della ferita di un abbandono risalente ad un'antichissima incarnazione, probabilmente atlantidea."

Liara porta le mani sugli occhi scuotendo la testa.

"Non ho mai creduto alle altre incarnazioni. Non può essere."

"Pensi che provare simili intense emozioni, sia frutto di qualcosa che non esiste o che non sia mai esistito o vissuto?"

Liara fa scivolare le mani lungo il viso, guardando la sciamana con occhi confusi e combattuti.

"Se iniziassi a credere all'esistenza di altre incarnazioni, questo mi riporterebbe ciò che ho perso?"

"Non l'hai mai perso, Liara. Lo Spirito è immortale, ma da questo piano, tutto sembra limitato e destinato alla morte, intesa però come ad un tipo di morte che porterebbe alla cancellazione definitiva di qualcosa che, prima esisteva e che mai più può tornare ad essere rivisto come esistente. Liara, quel guerriero, non è mai morto. Ha solo cambiato corpo e forma, per permetterti di fare una diversa esperienza di evoluzione."

"In tal caso, era meglio non farla una diversa esperienza di evoluzione, se per fare questo, avrei dovuto perdere qualcuno di importante!"

Scatta indignata la donna, non accettando una simile esperienza di vita, indipendentemente da quale tipo di incarnazione.

"L'Amore, va oltre la morte e oltre ogni ruolo che lo Spirito sceglie di sperimentare. Il tuo Cuore lo sa."

Sono le profonde parole pronunciate dalla sciamana.

"Chiunque sia il guerriero che potrei aver amato e perso in un'altra incarnazione, mi ha abbandonata! Questo non può cambiare la mia rabbia! E' ridicolo dover perdere le persone che si amano, per motivazioni di evoluzione! Non lo accetto!"

Liara si rialza e Shani fa lo stesso.

"Finché non ti aprirai all'accettazione che lo Spirito ha il potere di sperimentare e manifestare qualunque esperienza desideri vivere, poiché sa che nulla muore, ma semplicemente cambia ruolo e forma, rischierai di attrarre simili dinamiche dolorose e conflittuali. Comprendendo che quell'esperienza aveva uno scopo "Superiore" e che, tu e quel guerriero, avevate scelto di "servire" il divino, proprio attraverso quelle modalità e ruoli, riuscirai a perdonare quel guerriero. Riuscirai anche a non vederti più come un femminile abbandonato, ma come un femminile complice di quel maschile, perché perfettamente capaci di andare oltre l'illusorio velo della morte e della separazione, consapevoli sul fatto che nulla è separato. Tu e quel guerriero, non siete mai stati separati, Liara. Quando sarai pronta a riconoscerlo e sentirlo dentro di te, lui riapparirà davanti a te, per poter essere riconosciuto, oltre qualunque maschera o tipo di ruolo, anche quello più inaspettato o diverso. Prima però é necessario che tu lo riconosca dentro di te. Non esiste nessuna separazione, Liara e quel maschile guerriero vive in te. Respira con te."

Le parole di Shani toccano il cuore di Liara che sente un'emozione forte nel centro del petto.

"Perché quel soldato di nome David ha innescato tutto questo?"

"Perché eri pronta per iniziare il processo di riconoscimento di quell'Amore che hai creduto poter essere stato spazzato via."

"Mi stai dicendo che quell'ingrato di soldato di nome David, sia lo Spirito di un guerriero che avevo amato in un'altra incarnazione?!"

Esclama Liara ancora più arrabbiata di prima, nonostante abbia sentito una sorta di attrazione inspiegabile non appena aveva visto e incrociato lo sguardo con quel soldato.

"Ciò che ora importa, Liara, è che quel soldato ha avuto il compito di ricondurti a quella parte di te, che hai creduto di aver perso, ma che invece ha semplicemente portato avanti un ruolo per uno scopo divino "superiore". Una parte che è sempre stata con te. Sempre. Non ci sarebbe nulla da perdonare per lo Spirito, poiché sa che tutto è esperienza divina e che, non esiste separazione o abbandono, ma dinamiche che costituiscono strumenti terrestri, energetici ed evolutivi. La parte più terrena ha bisogno di imparare il perdono, per poter riuscire a tornare all'unità interiore di ogni parte di Sé, riflessa nel mondo esterno. Il perdono è un semplice strumento, un ponte, per tornare alla consapevolezza dell'Unità del proprio Sé Divino."

Liara adombra lo guardo, abbassandolo verso il terreno israeliano.

"E' per questo che quella piramide con l'acqua al suo interno, mi aveva sempre trasmesso una sensazione di malinconia, nostalgia e, come se avessi perso qualcosa che mi apparteneva?"

"Quella piramide ha avuto il compito di guidarti come un faro, per indicarti la meta. Quella meta di un importante percorso, potrebbe essere racchiusa proprio in quell'oggetto. David ti ha permesso di avviare il primo passo. Sei pronta per proseguire, ma sta a te decidere se farlo o meno. A seconda di ciò che deciderai di passo in passo, ti arriveranno gli aiuti e i messaggeri più adatti per condurti ai successivi passi di viaggio."

Liara sente qualcosa sciogliersi dentro di lei, come se le parole di Shani l'avessero liberata da chissà quale intrappolamento di solitudine, nonostante si sia sempre dimostrata fin da ragazzina, come un femminile coraggioso e capace di cavarsela contando sulle proprie forze, in qualunque situazione. Con il tipo di viaggio interiore che ora Liara ha potuto fare, la donna sta però riuscendo a comprendere che, deve aver sviluppato la testardaggine di voler fare tutto da sola, come conseguenza del trauma di illusorio abbandono, ricevuto da una parte del maschile guerriero.

"Pensi che sia per questo tipo di ferita che, io abbia sempre preferito voler fare tutto da sola, senza riuscire a chiedere aiuto a nessuno?"

Shani annuisce.

"Io credo proprio di si, Liara. David ha fatto da specchio per farti vedere quella parte di te, che fin' ora ha scelto di agire facendo tutto da sola. E' per questo che ti sei arrabbiata, quando quel soldato aveva affermato di non aver mai amato il fatto di poter essere aiutato."

Liara incupisce lo sguardo, riconoscendo di aver agito anche lei similmente a quel soldato, anche se in altri tipi di contesti e situazioni.

"Quindi quel soldato, che così tanto mi ha attratta fin da subito ma che, allo stesso tempo mi ha fatto irritare, mi ha portata a vedere delle parti di me? Questo però significherebbe che sono inferocita con delle parti di me stessa! Non potrei mai avercela con me stessa!"

"La più difficile missione Liara, è proprio quella di imparare ad amare ogni più piccola parte di se stessi, soprattutto quelle parti giudicate più scomode. Anche per questo tipo di missione, si è liberi di scegliere di poterlo fare, ma anche di non volerlo fare. Sono pur sempre diversi tipi di esperienze e, anche quella di scegliere di non amare, è un tipo di esperienza, perché permette di sperimentare l'assenza dell'Amore. Se non piace, si può cambiare tipo di esperienza. Anche tu hai il potere di farlo, Liara. Scegli se liberarti dall'ossessione di dover continuare a fare tutto da sola e, lascia andare il passato, provando a considerarlo come un'esperienza di vita che, non avrebbe nulla da dover perdonare, ma soltanto comprendere e viverla senza giudicarla sbagliata. Dagli occhi dello Spirito, nulla è sbagliato, ma solo semplice esperienza evolutiva."

Liara rialza gli occhi verso la sciamana, mentre Denis e Amanda iniziano a fare alcuni passi verso di loro, per capire se Shani sia riuscita a calmare Liara, dopo la guida inferocita che ha rischiato di far uscire di strada il furgone, a causa della rabbia che le era esplosa dopo l'incontro con il soldato.

"Ci voglio provare, Shani. Ma come faccio a riaprirmi all'amore, senza avere accanto quel guerriero di cui devo aver avuto quella memoria così inconscia?"

"Quando smetterai di credere che quel guerriero non è accanto a te. Lui è dentro di te, Liara e, si manifesta anche attraverso di te. Quando lo riconoscerai attivo dentro di te e, riuscirai ad amarlo in qualunque sua sfumatura, lui apparirà anche nella densità della materia fisica, ma solo tu potrai riuscire a riconoscerlo e nessun altro. Solo tu."

Amanda e Denis raggiungono le due donne.

"Allora? Ti sei data una calmata?"

Le chiede subito Amanda, tra il preoccupato e lo speranzoso.

"Possiamo tornare a casa. Ma forse è meglio che non sia io a rimettermi alla guida del furgone."

Risponde Liara incamminandosi verso il veicolo, sotto lo sguardo indagatorio di Amanda e Denis.

"Tu ci hai capito qualcosa sul perché abbia reagito in quella maniera?"

Chiede Amanda alla sciamana, aspettando che Liara si sia allontanata.

"L'importante è che l'abbia compreso lei. Restiamo fiduciosi."

Dopo qualche minuto, il gruppetto è nuovamente a bordo del furgone, pronto a proseguire verso il rientro a casa. Qualcosa però, avrebbe ancora rimandato quell'intento.

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