Trasformazione di uno scomodo aspetto guerriero



Israele, cratere del serpente

Amanda vede Liara e Denis risalire lungo la parete di uscita dal sottosuolo israeliano, notando i due amici che si stanno aiutando reciprocamente, utilizzando la corda che, Liara aveva agganciato alla camionetta del soldato per potersi calare più facilmente di sotto.

"Eccoli!"

Esclama Amanda avvicinandosi a Denis e Liara, venendo seguita anche da Shani che, durante l'attesa del ritorno dei due compagni di avventura, si è messa in ascolto dell'energia del luogo circostante.

"Dunque? Che avete trovato lì sotto?"

Chiede subito una curiosa Amanda.

"Non ci crederete!"

E' Liara che comincia a rispondere notando che, nel frattempo, il bordo che circoscrive l'apertura del cratere ha completamente smesso di ardere. Pochi istanti dopo, Amanda vede risalire anche David che, con camminata sportiva si dirige verso il suo veicolo.

"Ecco come avete fatto a calarvi di sotto: utilizzando la mia camionetta. Meglio così, sarà più sbrigativo e facile tirare su anche quell'essere."

Sono le strane parole del soldato che, va a mettersi alla guida del veicolo accendendo il motore e inserendo la retromarcia per far muovere lentamente all'indietro la camionetta, sotto gli sguardi interrogativi di Amanda. La donna spalanca gli occhi nel vedere che con quella manovra, il soldato ha fatto risalire un corpo che non sembra essere affatto umano, caratterizzato da un "inquietante" ma, al tempo stesso affascinante colore di pelle, delineato da sfumature tra il giallo e il verde chiaro.

"Mio Dio, ma cos'avete trovato lì sotto?! Quello è un corpo umano?!"

Esclama la donna, totalmente sconcertata ed esterrefatta.

"Sarebbe bello scoprirlo, ma a quanto pare dovremo portarlo da qualcuno per farlo esaminare."

Le risponde Liara mentre vede David spegnere il motore e scendere dal veicolo per avvicinarsi alla sagoma vivente giallo-verdognola recuperata dal sotterraneo.

"Qualcuno ci spiega?!"

Chiede Amanda ancora più allarmata, quando nell'avvicinarsi all'essere, scorge che si tratta di un corpo apparentemente umano ma con la quasi assenza di capelli sostituiti da pochi corti peli. La sagoma dello strano essere, indossa dei vestiti che sembrano antichi stracci che gli avvolgono solo alcune delle parti del corpo. Avendo perso conoscenza già da diversi minuti, la creatura continua a mantenere gli occhi chiusi.

"Siamo tutti rimasti sconcertati, ma questo essere ha affermato di appartenere alla razza dei serpenti, chiedendo di essere aiutato ad uscire da lì sotto e, affermando di non poter tornare da dov'è venuto. Ha anche detto che un bagliore l'ha inghiottito trascinandolo lì sotto e, immagino si riferisse all'alone luminoso che è scaturito dal baule che David stava trasportando, recuperato da un altro sotterraneo."

Spiega Liara cercando di fornire risposte il più brevemente dettagliate ed esaustive possibili, per permettere anche ad Amanda e alla sciamana di capirci qualcosa.

"E' sconcertante! Com'è possibile?! E che razza di colore di pelle ha? I capelli? Quelli sono capelli? E' morto?"

Continua a chiedere Amanda trovando serie difficoltà a spiegarsi l'esistenza, ma soprattutto la presenza di quella sagoma vivente nel suo mondo.

"E' svenuto mentre stavamo discutendo su cosa farne di lui. Lì sotto, David stava combattendo contro qualcosa, ma non sa nemmeno lui se fosse stato contro quella sagoma. Ad un certo punto abbiamo sentito scavare dietro una parete ed è saltato fuori questo essere che, evidentemente era rimasto intrappolato lì sotto. Non abbiamo spiegazioni di un evento simile, ma non potevamo di certo lasciarlo seppellito lì sotto. E' pur sempre un essere esistente e, ha chiesto aiuto."

Continua a spiegare Liara. Sconcertata, Amanda si piazza una mano sulla fronte, mentre David si accende una sigaretta appoggiando sportivamente un piede calzante un anfibio militare, su una parte del copertone del veicolo.

"Bisogna decidere in fretta che cosa fare di quell'essere. Fra poco in questa zona atterrerà un elicottero che, sarebbe dovuto venire a caricare il baule che ho recuperato da quel sotterraneo. Non può di certo venir visto da chi atterrerà qui."

Commenta David, ribattendo il concetto secondo il quale avrebbero dovuto lasciare quella sagoma nel luogo in cui l'hanno trovata.

"Hai detto che quel baule è sparito dopo che ha iniziato a scricchiolare e ad esplodere, dando origine a quel bagliore che abbiamo visto anche noi a distanza dietro le colline. Doveva essere qualcosa di potente, ed è strano che tu non sia saltato in aria con tutto il veicolo!"

Esclama Liara attivandosi immediatamente per contrastare le idee che non condivide con quel soldato, nonostante abbia compreso, grazie al viaggio sciamanico effettuato con l'aiuto di Shani che, l'incontro con lui, è collegato al trauma di un abbandono da parte di un maschile, avvenuto in un'altra incarnazione verificatasi negli abissi oceanici.

"Non puoi richiamare i tuoi amichetti soldati e dirgli che non c'è più da recuperare nessun baule, visto che è magicamente scomparso? Anche se l'evento ci ha fatto trovare un essere che afferma di appartenere ad un'altra razza."

Continua a chiedere Liara usando però un tono ostile e per niente garbato, soprattutto nel vedere la strafottenza del soldato che sta tranquillamente fumando una sigaretta. David la guarda con occhi indagatori e penetranti, lasciando poi cadere la sigaretta per terra e spegnendola con una morbida ma decisa pressione di una scarpa.

"Ci faresti anche una pessima figura, no?"

Liara continua a provocarlo, ma stimolando nel soldato qualcosa di "evolutivo", come se in quel momento fosse Liara a rivestire un ruolo maestro utile per lui.

David reagisce quasi subito, andando a sciogliere la corda, liberando la sagoma non umana per poi afferrarla da sotto le ascelle e trascinarla verso il furgone noleggiato dal gruppo di amici.

"Che stai facendo!? Non avrai intenzione di caricarlo sul nostro veicolo?!"

Esclama Liara ancora più infastidita di prima.

"Te l'avevo detto che quella cosa avrebbe dovuto restare lì sotto. Hai voluto risalirla, quindi ora te ne occuperai tu. Posso però darvi una mano a mantenerla nascosta e a decidere che cosa vorrete farne."

Le risponde tranquillamente, riuscendo a caricare l'essere sul veicolo senza l'aiuto di nessuno. Liara lo guarda affascinata, ma allo stesso tempo con ostilità, tanto che poi esplode nuovamente con le parole.

"Denis! Digli qualcosa! Fai qualcosa! Non possiamo caricare a bordo un essere provenuto da chissà quale mondo! E poi dobbiamo tornare a Londra!"

Continua a protestare Liara, esortando l'amico cavaliere, ad attivarsi per proteggere le donne da un evento potenzialmente portatore di guai.

"Che ne dite, di rimandare la conversazione a più tardi? Via di qui. L'elicottero sta arrivando. Mi invento qualcosa da dire agli altri e vi raggiungo appena finisco. Dietro quella collina c'è una strada che si allarga in una piazzola più spaziosa. Aspettatemi lì."

Suggerisce il soldato, anche se con il tono che usa, sembrerebbe quasi un ordine. Amanda alza il viso verso il cielo, avvertendo l'avvicinarsi del rumore di un elicottero, capendo che non ci sarebbe stata altra soluzione al momento, se non quella di seguire le indicazioni del soldato. Pochi minuti dopo, Denis si mette alla guida del furgone noleggiato, mentre Liara e Shani si sistemano all'interno del veicolo, in modo tale da condividere lo spazio con l'inerte sagoma dalle particolari fattezze inquietanti, come se tale dinamica, stesse rappresentando una grande metafora di insegnamento per poter riuscire a fare spazio anche all'accettazione dell'esistenza di qualcosa che, potrebbe spaventare o, essere considerato come un ignoto pericolo. Arrivati nel luogo indicato dal soldato, il gruppo si mette in attesa di David, nella speranza che nel frattempo, l'essere non recuperi conoscenza. E' in quel momento che soprattutto Liara, comprende l'importante ruolo rinnegato di un militare, nonostante il fastidioso carattere superbo e arrogante, riconoscendo una rassicurante sensazione di protezione all'idea della presenza di David. Paradossalmente, proprio un essere rettiloide, associato al simbolismo del serpente come portatore di conoscenza, sta permettendo a Liara, di conoscere un diverso aspetto nell'energia guerriera veicolata da uno scomodo maschile ma che, in quel momento le sta insegnando il suo prezioso aspetto di protezione.

"Ma quanto ci impiega? Se questo esponente della razza dei serpenti dovesse svegliarsi prima dell'arrivo di David, che cosa facciamo?"

Commenta Liara che ora sembra essere quella più preoccupata, nonostante sia stata sua l'idea di tirare fuori quell'aliena sagoma dal sotterraneo.

"Non eri tu l'esperta dei serpenti e dei lori simbolismi? A forza di parlare di quei rettili, abbiamo trovato  esemplari, non solo come note creature striscianti, ma anche uno con fattezze simili a quelle umane e che, cammina tranquillamente su due piedi! E pensare che in testi antichi, si parla dei serpenti come se fossero stati delle vere e proprie divinità! Forse un po' ce la siamo cercata."

Commenta Amanda girandosi verso i sedili posteriori del furgoncino, dove hanno cercato di sistemare l'essere rettiloide giallo-verde, adagiandolo con le spalle sullo schienale. La donna non fa quasi nemmeno in tempo ad aggiungere altro che, un movimento dell'essere fa quasi sobbalzare Liara, essendo la più vicina al suo corpo fisico.

"Si sta risvegliando..."

Mormora Liara cercando di fare un bel respiro profondo, non sapendo a che cosa sarebbero andati incontro, avendo scelto di provare a dare ascolto alle parole di una simile creatura che aveva chiesto di essere aiutata ad uscire da quel sotterraneo.

"Vorrei proprio sapere perché quel soldato ci impiega così tanto ad arrivare!"

Sbotta Liara sentendo poi la mano di Denis che si allunga verso una sua spalla per trasmetterle sostegno.

"Ehi, non sarò un soldato o un militare, ma sono un uomo che, in caso di guai, é capace di difendere!"

Pochi attimi dopo, l'essere dalle fattezze umano-aliene, apre i suoi misteriosi e particolari occhi, facendo restare in apnea quasi tutti i compagni di viaggio, eccetto la sciamana che, nonostante non abbia espresso ancora alcun parere, sembra aver già visto o compreso qualcosa di importante e di non pericoloso, dietro quel singolare e stupefacente incontro.

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