Condivisione di spazi extraterrestri



Israele, area desertica

La creatura dalla pelle giallo verdognola con ibridi fattezze tra la specie umana e la razza rettile, riapre gli occhi dopo aver perso conoscenza per lunghi minuti. Liara resta seduta accanto al misterioso essere, mantenendo la posizione sui sedili posteriori del furgoncino per prepararsi ad affrontare quello stupefacente incontro. Gli occhi dell'ibrido essere, si spostano lateralmente, guardando con circospezione gli umani che sono seduti sugli altri sedili del veicolo. La creatura infatti, in precedenza ha potuto scambiare le prime parole, solo con Liara e il soldato David e che, al momento non è nemmeno presente.

"Che posto è questo? Chi siete?"

Chiede subito la creatura con occhi indagatori, cercando di muovere qualche arto. Trovandosi però all'interno di un veicolo piuttosto stretto, la creatura si sente particolarmente limitata nei movimenti, come d'altronde accade anche per Liara e Shani. Denis invece vigila la creatura restando seduto sul sedile di guida, ma rivolto verso i sedili posteriori pronto ad intervenire per difendere le donne, in caso di problemi da parte dell'essere.

"Perché invece non dici tu, a noi, chi sei e da dove vieni? Sei tu che sei apparso nel nostro mondo da un sotterraneo di Israele."

Gli risponde Amanda prendendo l'iniziativa di esplorare quello strano essere, attraverso una più mirata comunicazione.

"Israele? Non so cosa sia questo Israele."

E' la risposta della spaesata creatura.

"C'è qualcosa che conosci del nostro mondo? Hai detto che appartieni alla razza dei serpenti, che non puoi tornare da dove sei venuto e, che sei stato inghiottito da un bagliore che ti ha trascinato nel sotterraneo in cui ti abbiamo trovato."

Gli chiede Liara.

"Ho una sensazione strana addosso. Non conosco questo mondo, ma è come se ci fossi stato da molto tempo. I sotterranei li considero come casa mia, ma quello in cui mi sono improvvisamente trovato intrappolato, mi ha spaventato."

I quattro amici si scambiano un'occhiata tra il perplesso e lo sconcertato.

"Scusa, poco fa hai detto che non puoi tornare nel tuo mondo, quindi dovresti sapere dove sia collocato. Vivi forse in sotterranei appartenenti ad un altro pianeta?"

Chiede ancora Liara, sempre pronta ad approfondire ogni tipo di esplorazione umana, anche se in questo caso, sembrerebbe più un'esplorazione extraterrestre in un mondo umano.

"Vivo con altri simili a me, in profondi sotterranei, ma credo che sia un altro mondo. Capisco la vostra lingua, ma sono confuso. Vorrei tornare a casa."

Continua a rispondere la creatura, dimostrando anche un'ottima capacità di linguaggio terrestre.

"A casa? E come facciamo ad aiutarti a tornare a casa se nemmeno ti ricordi dove siano collocati i sotterranei in cui vivi?"

Chiede Liara non sapendo proprio come aiutare la creatura.

"Il bagliore sprigionato da quel baule potrebbe essere stato scaturito dall'energia di un portale."

Interviene Shani con voce pacata e incredibilmente tranquilla. Gli amici si girano all'unisono verso la sciamana e, anche la creatura indirizza il suo sguardo verso la donna dalla luminosa pelle d'ebano che ha appena parlato.

"Cosa? Un portale? Intendi un portale dimensionale? Credevo che i portali capaci di collegare diversi mondi, fossero fatti similmente a delle porte sferiche."

Commenta Amanda particolarmente preoccupata ma, al tempo stesso affascinata.

"I portali possono assumere varie forme. Credo che David, in quel sotterraneo, abbia trovato un antico baule contenente un grande potere energetico. Nell'aprirlo, potrebbe aver attivato qualcosa. E' possibile che abbia aperto un portale che ha messo in contatto il mondo della razza rettile di cui fa parte questa creatura, con il nostro mondo."

E' l'ipotesi che comunica la sciamana.

"Se fosse così, oltre ad essere pazzesco, come facciamo a farlo ritornare nel suo mondo?!"

Chiede preoccupata Amanda. L'arrivo della camionetta di David, fa tirare un sospiro di sollievo a Liara che, vede scendere il soldato dal veicolo militare per andare verso il furgoncino nel quale i quattro amici lo stanno attendendo. Il soldato apre la portiera anteriore dal lato di Amanda, chinandosi un po' con il busto per dare un'occhiata all'interno del veicolo.

"Vedo che quella cosa lì, si è risvegliata. Ha creato problemi?"

Chiede al gruppo, infastidendo subito Liara nel sentire il soldato chiamare "cosa", un essere vivente, nonostante nemmeno lei sappia come considerarlo o definirlo.

"Forse dovremmo dare un nome a quella "cosa". E comunque almeno per il momento, non ha creato nessun problema, anzi forse sei stato proprio tu a crearne uno a lui."

Ribatte la donna incrociando le braccia e, sentendosi ancora particolarmente indispettita nei confronti del soldato.

"Questo che cosa significherebbe? Non sono stato io a creare problemi a qualcuno che era già intrappolato in un sotterraneo e, non sono stato nemmeno io a rinchiuderlo lì sotto."

Ribatte l'uomo sfidando le parole di Liara.

"E' possibile che tu abbia aperto un portale dimensionale con quel baule che ti sei portato dietro da quell'altro sotterraneo. A volte, alcuni oggetti seppelliti, andrebbero lasciati dove stanno!"

Ribatte ancora Liara.

"Che storia è questa? Portali dimensionali? Hai visto un po' troppi film di fantascienza e, un portale non può essere contenuto in un baule. Piuttosto quella "cosa", dovrebbe ringraziare me per averla tirata fuori da un sotterraneo dove sarebbe morta nel giro di poche ore."

Nel sentire quello scambio di battibecchi, la creatura riprende a proferir parola.

"Io vivo nei sotterranei. Non posso morire vivendo nei sotterranei, fa parte della mia natura, a meno che non siano limitati e chiusi senza nessuna via di uscita e luce. Prima vivevo in sotterranei in cui era possibile vivere bene assieme ai miei simili."

David ascolta le parole della creatura, cogliendo l'occasione per poter rimarcare la sua idea di azione.

"Bene, allora dimmi in quale sotterraneo dobbiamo riportarti e, risolviamo la cosa."

E' quindi la risposta del soldato che, inevitabilmente fa scattare nuovamente l'indignazione di Liara.

"Hai sentito quello che ti abbiamo detto? E' probabile che sia finito qui a causa di un portale di energia che hai attivato tu attraverso l'apertura di quel baule!"

Protesta quindi la donna, non sopportando il modo con cui quel soldato si rivolge ad un altro essere vivente.

"Fantastico, allora se la tua teoria è valida, mettiamoci alla ricerca del baule, troviamolo, riapriamolo e infiliamoci dentro quella "cosa", così se ne torna a casa."

Nel sentire quelle ulteriori parole considerate irrispettose da Liara, la donna si incendia di rabbia e, riuscendo a scavalcare Shani seduta accanto a lei, apre lo sportello del furgone per uscire dal veicolo e raggiungere David, in modo da affrontarlo verbalmente più da vicino.

"E' così tanto difficile per te, rispettare il prossimo, anche se si tratta di qualcuno che potrebbe spaventare per l'aspetto fisico?! La tua mente è così limitata da non riuscire ad aprirsi anche alla possibilità che possano esistere portali dimensionali? E' il tuo spropositato ego, a farti credere di non poter essere tu stesso un potenziale attivatore di guai o, pensi che solo perché sei un soldato, hai il primato di poter fare solo azioni di grande salvezza umanitaria senza commettere nessun errore?!"

Gli grida alzando la voce mentre David la osserva con sguardo intenso.

"Non male come invito a fare una doccia di umiltà. Mi domando se anche tu ne sia capace."

La provoca facendo arrabbiare nuovamente la donna che, sta per gridargli ancora qualcosa contro, quando è Denis che questa volta interviene alzando la voce dall'interno del furgone.

"Ehi! Che ne dite di rimandare il vostro acceso scambio di opinioni e di trovare tutti insieme una soluzione per questo abitante di altro mondo?! Se è vero quello che dice, proviamo a metterci tutti dalla parte di un extraterrestre che improvvisamente si ritrova in un'altra realtà e che non sa come tornarsene a casa!"

Per la prima volta Denis altera la voce, zittendo sia Liara che David. A quel punto anche Amanda scende dal furgone lasciando lo sportello del furgone aperto.

"Qui dobbiamo darci una calmata tutti quanti, cercare di capire i punti di vista di ognuno e, trovare una soluzione compatibile con tutti. Liara ha ragione, è irrispettoso chiamarlo: "cosa"! Tanto per iniziare diamogli un nome e, aiutiamolo a tornare tra i suoi simili."

Propone Amanda.

"Se la vostra teoria è corretta, senza quel baule, quella co… quell'alieno, non può tornarsene a casa. Manderò una squadra a setacciare nuovamente quel sotterraneo. Nel frattempo dovremo trovare un luogo in cui nascondere quella co… quell'alieno."

Ribatte ancora il soldato, facendo una gran fatica a non chiamarlo con l'irrispettoso termine con cui l'ha "battezzato" fin dall'inizio.

"Sei tu il soldato, trovagli tu un posto per farlo stare, finché non riusciremo a trovare il modo in cui farlo tornare nel suo mondo. Di certo non posso portarlo a casa mia a Londra, comprandogli un biglietto per farlo viaggiare con noi su un aereo di linea pubblica di volo! La gente impazzirebbe dal terrore!"

Il soldato sospira, scoprendo però che la donna con cui si sta facilmente scontrando, vive a Londra. Seguono alcuni istanti di silenzio, poi il soldato si dirige verso la camionetta militare.

"Seguitemi."

Acclama poi, camminando sportivamente per mettersi alla guida del suo veicolo, sotto lo sguardo irritato ma, paradossalmente anche affascinato di Liara che, anche se detesta ammetterlo, una parte di quell'uomo le trasmette qualcosa di particolarmente familiare, anche se caratterialmente le fa rizzare i capelli dalla rabbia. Dopo che anche Amanda e Liara risalgono sul furgone, Denis riaccende il motore per seguire David, certo che il soldato li avrebbe condotti verso un luogo in cui poter portare anche l'ibrida creatura, con lo scopo di cercare di capire tutti insieme, come aiutarla a fare ritorno nel suo mondo. Nel caso non ci fossero riusciti, la creatura avrebbe dovuto adattarsi al nuovo pianeta ma, anche la squadra umana di viaggio, avrebbe dovuto imparare ad integrare la condivisione di spazi con una razza che, probabilmente per millenni, è stata considerata come un qualcosa di pericoloso e ingannevole: l'antica razza dei serpenti.

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