Sovrano Potere della Fede



Israele, città di Gat

Denis ferma il furgone, dopo aver guidato fino alla città israeliana di Gat, parcheggiando il veicolo in prossimità di uno degli scavi archeologici presenti in quella zona, per poi scendere e recarsi con le tre amiche, verso ciò che sottilmente li ha guidati fino a quel luogo.

"Ci siamo. Questa è l'antica città di Gat, dove si narra che un tempo, fosse esistito il gigante Golia, sconfitto da un giovane pastore di nome Davide."

Commenta Liara scendendo dal furgone e guardandosi intorno, notando che intorno ad alcuni punti degli scavi, sono state collocate delle transenne e alcune alte impalcature.

"Pastore? Scusate, ma Davide non era un guerriero?"

Chiede Amanda perplessa e confusa.

"Sicuramente lo è diventato a tutti gli effetti, dopo aver affrontato il gigante Golia."

Interviene Liara avviandosi verso il primo scavo archeologico, venendo seguita dal gruppetto. Non molto tempo dopo, i quattro compagni di missione si trovano ad esplorare uno scavo in cui sono collocati una serie di giganti scheletri, alcuni dei quali parzialmente seppelliti in un sabbioso terreno e, separati l'uno dall'altro da delimitanti transenne.

"Sarebbe questa la tipologia di giganti che dovevamo trovare per poterli esplorare? Scheletri di giganti stesi a terra e senza nessun'altra particolare notizia storica? Se l'avessi saputo prima, non avrei guidato fin qui per niente."

Commenta Denis deluso, portando le mani sui fianchi e guardando gli scheletri sul terreno.

"Nulla viene a caso, Denis. Se siamo qui, sicuramente è per qualcosa che non è ancora possibile vedere o capire."

E' la risposta della sciamana che, non sembra invece essere delusa. Shani sofferma il suo sguardo su uno degli scheletri che giacciono tra i quasi dorati granelli di sabbia.

"In ogni caso è incredibile pensare che un tempo avessero potuto esistere dei giganti umani."

Commenta Amanda mentre svita il tappo della bottiglia d'acqua per potersi dissetare.

"Umani? E se non fossero stati umani? Le strutture o rovine di certi luoghi antichi come questi, fanno pensare che un tempo fossero davvero esistite città popolate da esseri molto più grandi rispetto alle nostre dimensioni umane. Se non si era trattato di giganti, mi domando quindi, come gli uomini avessero fatto a costruire città con mura, edifici o monumenti di tale grandezza ed altezza, considerando che in tempi antichi, non esistevano tutti gli strumenti moderni di oggi. Basta pensare alle piramidi egizie, costruite tra l'altro con una precisione geometrica da far impallidire anche i più grandi cervelloni della matematica di oggi."

Commenta Liara avviando un nuovo tipo di riflessione su certe tematiche.

"Non ditemi che gli egizi si erano ammazzati di calcoli e fatica per costruire delle tombe di simili dimensioni. Ho la sensazione che le piramidi fossero state costruite per tutt'altri motivi, anche se soprattutto non si sa, come ci fossero riusciti."

Commenta ancora Liara, sfilandosi i suoi occhiali da sole mantenendoli in mano, per poter dare una miglior occhiata ad alcune rovine collocate nella zona circostante.

"Questi scheletri potrebbero essere la prova che siano esistite razze di dimensioni fisiche molto più grandi rispetto a quelle umane."

Continua ad esporre Liara.

"Dipende che concetto hai, nel dire: molto più grandi rispetto a quelle umane. Intendi di statura o di cervello?"

Chiede Denis appoggiandosi sportivamente con i gomiti su una delle transenne dello scavo e, guardando verso il basso.

"Beh, forse in entrambi i casi. Per costruire colossi simili, bisognerebbe avere un grande cervello di intelligenza matematica e geometrica, oltre ad avere una grande forza fisica, per poter trasportare materiali così pesanti e riuscire a plasmarli facendoli diventare simili monumenti."

"Un gran bel mistero, Liara, però mi spieghi per quale motivo, ora stiamo parlando di piramidi egizie, se dovremmo cercare di trovare il significato della visione che Shani ha avuto, durante quella meditazione a casa tua? Ve la voglio ricordare. Shani aveva visto l'immagine di un libro in cui era disegnato un gigante con in mano una specie di lunga lancia, posizionato davanti ad un uomo di statura tanto più piccola di lui. Forse quel disegno non riguarda la leggenda di Davide e Golia come mi era venuto in mente quel giorno."

Commenta Denis un po' frustrato.

"Fidati di ciò che è arrivato anche a te, Denis. Siamo tutti messaggeri. Se avevi pensato a questo collegamento, c'è sicuramente uno scopo."

Lo rassicura Shani.

"Davide era diventato un re, dopo aver avuto il coraggio di affrontare un gigante ma, soprattutto grazie alla sua infinita Fede."

Aggiunge la sciamana dando quell'importante dettaglio.

"Fede? Questa mi è nuova. Davide non era un pastore?"

Chiede Amanda andando alla ricerca di nuove spiegazioni sul simbolismo di quell'evento biblico.

Shani chiude gli occhi prima di rispondere ad Amanda.

"Secondo la storia, Davide era un pastore che aveva imparato a proteggere le pecore ma, aveva una grande Fede verso ciò che per lui rappresentava Dio. Grazie a quella Fede e al suo coraggio, si era offerto per affrontare un forte e armato gigante. Davide però, l'aveva fatto con una semplice fionda e delle pietre, agendo con astuzia e semplicità. Ci era riuscito credendo nella guida divina. E' stato grazie a quella Fede che, Davide ha affrontato Golia, diventando Re. La leggenda di Davide, insegna che tutto può essere affrontato con coraggio, grazie al potere della Fede e alla fiducia riposta nella guida divina. Grazie alla Fede, può essere affrontato tutto, anche ciò che può sembrare enorme e impossibile, perfino senza dover ricorrere a chissà quali potenti armi materiali."

Sono le parole che la sciamana comunica agli amici, per poi riaprire lentamente gli occhi.

"E qui si torna al disegno della grotta trovato nel tempio in Slovenia! Il disegno di un uomo con una corona in testa e che impugnava una specie di lancia. Vicino a quella parete c'era la scritta: Regum Via, ovvero la strada dei Re."

Interviene Liara ricordandosi di altri pezzi da aggiungere al puzzle.

"Non dimentichiamoci nemmeno, del collegamento alla famosa Strada dei Re in Romania, la strada che si snoda a serpentina, proprio come il movimento di un serpente."

Continua a ricordare Liara.

"Si torna al simbolismo del serpente che, mentre nelle civiltà e religioni antiche era considerato come simbolo di potere e creazione, con il cristianesimo tale significato era stato totalmente cambiato, facendolo passare per simbolo malevolo, oscurando il messaggio positivo del serpente. Il tutto aveva anche contribuito ad indurre la gente a fare in modo di non seguire e, quindi di non fare affidamento alle indicazioni del femminile, dato che Eva aveva indicato ad Adamo di mangiare la mela indicata dal serpente, disobbedendo così a Dio."

Aggiunge Amanda ricordando anche il simbolismo che era stato dato al serpente attraverso la religione del cattolicesimo.

"Abbiamo intrapreso questo viaggio in Israele per esplorare il vero significato della croce e, noto che ci ha portati a scoprire meglio che, i più importanti messaggi del Cristo, non erano soltanto di Amore e di fratellanza universale ma, soprattutto di non dover portare una croce di dolore e sofferenza per poter vivere la vita. Al contrario, la corrente religiosa nutrita fin' ora, ha fatto sentire l'intera razza umana, come un' eterna peccatrice, costretta a dover espiare per sempre chissà quali colpe fin dalla nascita di ogni uomo e donna, inducendo tutti a dover trascorrere la vita eseguendo regole e leggi di obbedienza, in modo da potersi guadagnare il Paradiso dopo aver attraversato il giudizio divino. una volta morti."

Aggiunge invece Liara.

"Recuperare il proprio divino e sovrano potere interiore, con Fede."

Sono le parole di Shani che dà invece un senso più spirituale, alla riunione di quei pezzi di informazioni. I tre amici si voltano all'unisono verso la sciamana.

"Davide potrebbe essere stata la chiave per comprendere il potere della Fede affidandosi alla forza divina. Questo simbolismo è stato dipinto sotto forma di disegni e di segni in codice, all'interno di quel tempio nascosto dentro la cascata in Slovenia. Mi domando però, come mai fosse stato disegnato, proprio vicino il simbolo di una croce che ricordava quella dei templari."

E' la deduzione di Liara che poi porta Amanda ad acclamare una possibile risposta o parte di verità.

"Forse perché i templari custodivano un segreto che, come al solito, le false o manipolate storie religiose, hanno cercato di oscurare!"

Risponde Amanda con convinzione, nonostante non senta di conoscere il tipo di segreto templare, fortemente oscurato.

"Quindi ricapitoliamo: abbiamo compreso la forza del potere della Fede nel divino, attraverso il pastore guerriero Davide, anche quando si tratta di dover attraversare qualcosa di enorme o che, potrebbe sembrare più grande di noi. Oltre a questo, la storia di Davide ci ha insegnato anche la Fede nella propria astuzia o intelligenza divina. Forse i templari utilizzavano o custodivano il segreto di tale potere. Un segreto che è stato messo a tacere o che è stato manipolato. La domanda che ora mi pongo, è: come mai? Perché è stato oscurato, se si tratta di un potere che può essere scoperto o riconosciuto come esistente, dentro tutti, indistintamente?"

Riassume Liara tornando a porre ulteriori riflessioni.

"Perché per certe menti o teste, è comodo far mantenere la gente nell'inconsapevolezza facendogli credere di non poter manifestare questo potere. Meglio raggirare la gente e farle credere di essere in balia del giudizio o delle decisioni di un dio punitore, in modo da dare una motivazione più marcata, per spingere la gente ad obbedire a tutto ciò che vorrebbero queste teste o menti."

E' la secca risposta di Amanda che inizia a vederci più chiaro.

"Questo è stato possibile mandarlo avanti per epoche, grazie, alla storiella di Adamo, Eva, la mela ed il serpente, in maniera distorta. Chi può aver avuto il potere di mandare avanti un simile significato di storia, raccontata nella Bibbia? Chi! Quali teste hanno avuto questo potere, per essere riuscite perfino a convincere i cleri o le caste sacerdotali di molte religioni, fino ai giorni d'oggi?"

Chiede Amanda sempre più incredula e indignata. Proprio in quel preciso istante, Denis fa un balzo all'indietro staccandosi dalla transenna su cui si era appoggiato con i gomiti. Tale improvvisa azione, porta a far inevitabilmente sobbalzare anche le donne.

"Denis! Si può sapere che ti salta per la testa!?"

Gli grida una sbigottita Amanda.

"Hai proprio detto quasi giusto, baby lady! Mi è proprio saltato per testa qualcosa!"

Esclama Denis indicando un punto all'interno di una fossa dello scavo sottostante, collocato oltre una transenna. Il giovane indica qualcosa che è precipitato lì sotto, dopo essere caduto da qualche alta impalcatura verticale vicino la sua posizione. Le tre donne si affacciano alla transenna vedendo all'interno della fossa, niente di meno che un vero e proprio serpente.

"Oh, caspita! Un serpente! Ancora! Qualche anno fa, ne era piombato uno sulle sponde del lago Titicaca durante un nostro viaggio, ora invece ne cade uno in Israele, all'interno di uno scavo di scheletri di giganti! Ma che scherzo del destino è mai questo!"

Esclama Amanda ricordando soprattutto a Liara, l'episodio accaduto in Bolivia, quando aveva iniziato ad esplorare alcune terre del mondo, esclusivamente in compagnia di Liara, prima di unirsi a Shani e Denis.

"Il sincronismo divino è assolutamente perfetto."

Sono le misteriose parole della sciamana.

"Che? Se questa è opera divina, non lo trovo affatto di simpatico effetto!"

Protesta Amanda che è più focalizzata sull'aspetto "materiale" del serpente e, non su quello spirituale. Liara si sporge maggiormente per seguire con lo sguardo il movimento del rettile, vedendo la creatura strisciare in mezzo alle strutture ossee dello scheletro. La donna cerca di capirne il messaggio.

"Ci è mancato poco che mi finisse in testa! Ma da dov'è caduto? Dall'alto!? Da qualche impalcatura lassù?"

Si chiede invece Denis, alzando la testa verso l'alta impalcatura vicina a lui.

"Sciamana! Ora tocca a te. Visto che parli di sincronismo divino perfetto., spiegaci per quale motivo ora, un serpente è caduto dall'alto, per finire in mezzo alle strutture di uno scheletro di chissà quale antico gigante!"

Le chiede Amanda particolarmente infastidita dall'apparizione di serpenti. Differente invece è l'espressione di Liara che, invece non solo non ha paura dei serpenti ma, per qualche mistica ragione, ne è anche particolarmente attratta.

"L'energia sembra parlare di una caduta dall'alto verso la dimensione più bassa e sotterranea. I messaggi che mi arrivano sono molteplici."

"Beh, almeno comunicacene uno, Shani!"

Protesta ancora Amanda.

"I sovrani egizi indossavano delle corone, decorate con il simbolo di un serpente che, rappresentava la saggezza e la conoscenza. La corona per gli egizi era il simbolo del potere per eccellenza. Conoscenza. Il serpente è portatore di conoscenza o custode della conoscenza. Il serpente sta tentando di guidarci a conoscere qualcosa. Credo che dovremmo cercare di seguire o di interpretare l'energia delle azioni di quel serpente per comprendere il messaggio o i messaggi che è venuto a portare."

E' quello che azzarda a dire Liara, facendo allargare lo sguardo di Amanda in totale stupore, anche se una parte di lei, sta cercando di andare oltre il significato più materiale di quell'evento, con lo scopo di apprendere qualcosa di ben più profondo.

"Liara, stai parlando seriamente? Dovremmo metterci ad interpretare i movimenti dello strisciare di un serpente? E poi, non vedo come! Quel serpente è praticamente spacciato. Non potrà risalire da quella fossa. E' destinato a strisciare intrappolato in mezzo a quegli scheletri."

Commenta un perplesso Denis, soffermando il suo sguardo verso la profondità del fossato in cui è caduto il rettile.

"A meno che qualcuno non vada a liberarlo."

L'ulteriore affermazione di Denis, porta Liara ad una diversa prospettiva di interpretazione.

"Ottima riflessione Denis. Un serpente intrappolato. Esattamente come il simbolismo del serpente dell'Eden, é stato intrappolato per ere in un'ingannevole menzogna. Il custode del potere della conoscenza e, del potere dell'energia della creazione che si muove a spirale, è stato intrappolato. E' necessario agire per liberarlo."

Afferma la donna con determinazione.

"Aspetta un attimo. Hai intenzione di scendere lì sotto per andare ad aiutare un serpente e, farlo risalire da quel fossato?"

Chiede Denis un po' preoccupato.

"Se è vera la teoria sul potere del serpente, si libererà da solo. Non credi?"

"E' una prospettiva che condivido, Denis. Ma in questo caso, sento che è richiesta una diversa azione di intervento per liberare il serpente da una profonda caduta di discesa sulla terra e, soprattutto per liberarlo dal simbolismo che fin' ora l'ha portato ad essere etichettato come qualcosa di pericoloso da dover essere schiacciato o seppellito."

"Perfetto Liara, però è davvero necessario che dovremmo essere proprio noi a dover attuare una simile operazione? Voglio dire...scendere in un fossato in cui c'è un serpente e, aiutarlo perfino a risalire, mi sembra un po' azzardato e pericoloso, non trovi?"

Denis cerca di evitare che Liara si azzardi a fare qualcosa di pericoloso, ma la donna non sembra voler cambiare idea.

"Qualcuno dovrà pur farlo, non credi Denis? Ho imparato che, se c'è qualcosa che vorresti fosse attuato nel mondo, impara ad agire tu, senza aspettare che qualcuno lo faccia prima di te. Quel qualcuno di esterno, potrebbe non arrivare mai."

Liara porge a Denis i suoi occhiali da sole, quindi si prepara per scendere nel fossato, sotto lo sguardo preoccupato sia di Denis che Amanda. 

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