Preziosi regni da riunire



Regno Unito, Inghilterra, Londra

Casa di Liara Parker

Amanda finisce di masticare l'ultimo boccone, dopo aver accettato di cenare a casa di Liara per poter parlare il più a lungo possibile su Avalon e sui simbolismi emersi durante la loro chiacchierata pomeridiana.

"Liara, è stato un pomeriggio davvero illuminante. Aver conosciuto te, mi sta permettendo di dare maggior fiducia nel credere all'esistenza di simili mondi e portali, in grado di far accedere veramente a tali luoghi. E' però certo che mi dispiace che tu mi abbia portato questa conferma, attraverso l'esperienza che ti è accaduta quand'eri piccola, con la sparizione di tua madre all'interno di un portale. Se ancora ci penso, sembra qualcosa di fantascientifico."

Le dice Amanda prima di pulirsi le labbra con un tovagliolo, mentre è ancora seduta alla tavola collocata nella sala da pranzo della sua nuova amica.

"Preferisco vederla più positivamente, come un: grazie a mia madre."

E' il commento di Liara che, sembra avere la capacità di poter vedere il lato positivo anche di un evento talmente doloroso e surreale. Amanda ne resta ancora più colpita.

"Allora: grazie a tua madre. E' grazie a Delia Parker se é stato possibile scoprire l'esistenza di portali dimensionali reali.

"Seguono alcuni istanti di silenzio in cui Liara si versa dell'acqua nel bicchiere.

"Liara, posso chiederti un'opinione su una cosa? Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensi dei volatili. Hai anche tu la sensazione che siano molto più di quello che sembrano?"

Le chiede improvvisamente Amanda.

"Che intendi? E a che tipo di volatili ti riferisci?"

Le chiede Liara con sguardo interessato.

"Quando ero bambina, avevo letto un primo libro su Avalon passando diverse giornate a farlo all'interno di una biblioteca. In quel posto, era presente un grande gufo. L'ultimo giorno in cui avrei potuto restare in quella biblioteca, prima di andarmene, quel gufo aveva aperto le ali e, una delle sue piume era finita su uno scaffale in prossimità di un libro. L'accaduto mi aveva sorpresa tantissimo, soprattutto perché quella piuma, si era fermata su un libro che parlava di un altro mondo considerato come un'altra fantasiosa leggenda."

Amanda si alza per andare a recuperare qualcosa dal suo piccolo zainetto, ed estrae una particolare piuma.

"Eccola qui. La porto sempre con me."

Amanda si risiede a tavola allungando la mano per porgere a Liara la piuma dominata da un colore marrone fuso a delle particolari striature gialle. Liara la prende nel palmo della mano, avvertendo fin da subito uno strano flusso di calore.

"Che strana sensazione. Sembra emanare del calore. Su quale libro si era posata?"

Le chiede quindi con rinnovato e maggior interesse.

"Su un libro riguardante Atlantide."

Nel sentire il nome di Atlantide, Liara avverte un sussulto, alzando il viso verso Amanda.

"Ti dice qualcosa questo mondo? Il libro si intitolava: << Atlantide: leggenda o dono degli dei >>. Mi aveva colpita per qualche motivazione e, l'avrei preso insieme al libro su Avalon se avessi potuto farlo."

Le spiega Amanda vedendo Liara riabbassare lo sguardo sulla piuma e restare in silenzio, come se fosse finita in qualche stato di isolamento mentale.

"Tutto bene, Liara? Sembri turbata."

"Non conosco nulla di Atlantide o, forse non voglio saperne niente. Al tempo stesso, avverto una sensazione meravigliosa ma, anche una inspiegabile percezione di profondo dolore."

Le risponde Liara continuando a tenere nella mano la piuma del gufo, per poi riconsegnarla ad Amanda.

"Anche Atlantide è esistita. Lo credi anche tu, Liara?"

Liara si alza dalla sedia avvicinandosi ad una mensola dalla quale prende in mano un oggetto a forma di piramide all'interno del quale è racchiusa una quantità d'acqua di un colore blu intenso.

"Quell'oggetto cos'è? E' stupendo! Posso vederlo meglio?"

Esclama immediatamente Amanda tendendo le mani verso l'amica per poter prendere l'oggetto, mettendolo inavvertitamente a contatto con la piuma che sta ancora tenendo con una delle mani.

"E' una piramide. Per gli egizi le piramidi rappresentavano qualcosa di grande importanza e sacralità. Nella maggior parte dei libri che ho letto è stato scritto che le usavano come delle tombe ma, personalmente ci credo poco. Possibile che gli egizi avessero fatto tutta quella fatica per costruire simili colossi, solo per poter mettere sottoterra dei morti?"

Commenta Amanda che sembra essere scettica nei confronti della teoria ufficiale riguardante lo scopo dell'utilizzo delle piramidi egizie.

"Ho sempre sognato di poter andare in Egitto. Un giorno ci andrò. Non so come, non so quando ma, voglio andarci e, ci andrò."

Afferma Liara con determinazione. Amanda le sorride per poi smuovere l'acqua racchiusa all'interno della piramide agitando un po' l'oggetto.

"Atlantide è collegata all'acqua e tu mi sei sembrata turbata non appena ho pronunciato il nome di Atlantide. Se ti senti attratta dall'Egitto e dalle piramidi egizie, questo oggetto sembrerebbe richiamare sia l'Egitto che Atlantide. Non credo sia un caso che tu abbia un simile oggetto in casa."

E' il parere che Amanda dà all'amica.

"Anche mio padre, aveva il sogno di andare in Egitto e di visitare qualche tomba ma, non so se ci sia mai andato. Se ci è andato, non me l'ha mai detto. Io però ho intenzione di andarci. Ho sempre sentito un richiamo verso quella terra. Quella piramide mi era stata regalata da un'amica per un mio compleanno."

Le risponde Liara ricordando alcuni momenti del suo passato.

"Quindi, riassumendo: io ho sempre sentito un richiamo per la civiltà celtica, mentre tu per quella egizia. Chissà che cosa potrebbe significare e, se ci possa essere qualche collegamento tra queste due civiltà."

E' la riflessione di Amanda che subito dopo riconsegna a Liara la particolare piramide.

"Se esiste un collegamento tra Avalon e Atlantide per uno scopo utile ad entrambe, lo scopriremo. Chissà, forse tu potresti andare a fare un viaggio in Cornovaglia, mentre io in Egitto."

Afferma Liara iniziando a fantasticare su un possibile viaggio da riuscire ad attuare il prima possibile.

"Potremmo andare insieme in entrambi i posti! Beh, magari un giorno. Non ora come studentesse universitarie agli inizi e, soprattutto senza ancora avere un quattrino in tasca. Per lo meno io, dato che non ho ancora la possibilità finanziaria di potermi permettere di fare un simile viaggio."

Propone Amanda, consapevole di non poter ancora avere una disponibilità economica tale da poter organizzare un viaggio del genere soprattutto in Egitto.

"Al momento, l'unica cosa che so, è che non voglio conoscere nulla di Atlantide."

E' però la strana affermazione di Liara.

"Come mai questa avversione?"

Liara ancora una volta avverte del turbamento e, il suo sguardo si abbassa, come se si stesse inabissando in qualcosa di emotivamente profondo, continuando a fissare l'acqua all'interno della piramide. Liara non immagina nemmeno lontanamente che, quella gamma di emozioni oscillanti tra nostalgia e dolore, si siano attivate proprio per funzionare come delle preziose indicazioni trasmesse della sua bussola interiore e che, l'avrebbero guidata verso qualcosa di significativo che però avrebbe scoperto solo qualche anno dopo, in un'età più adulta.

"Non ti viene voglia di scoprire chi fossero stati gli atlantidei?"

Le chiede Amanda con particolare entusiasmo.

"Penso che certe storie e posti, dovrebbero continuare a restare sepolti o inabissati."

Amanda si sorprende di sentire quelle strane parole, soprattutto perché pronunciate da un tipo di ragazza piena di iniziativa e di entusiasmanti curiosità e, quasi sempre proiettata per cercare di fare luce su tutto.

"Non sei tu quella che ama andare alla ricerca dei perché dei misteri?"

Le chiede quindi Amanda, per tentare di capire il senso della strana e anomala reazione di Liara.

"Generalmente sì."

"Ma non di Atlantide, giusto?"

Liara avverte un nodo alla gola che la fa portare una mano all'altezza del cuore.

"Non Atlantide o, forse… non ancora."

Mormora Liara con un filo di voce appena udibile. Amanda annuisce, intuendo che per Liara, Atlantide sembra rappresentare qualcosa di molto più che una leggenda, nel vedere che tipo di emozioni stiano emergendo nell'amica. Questo per Amanda, è sufficiente per aver ricevuto indirettamente, delle conferme riguardanti anche l'esistenza del mondo di Atlantide e particolarmente importanti, dato che da bambina, i suoi stessi genitori le avevano fatto credere che Atlantide, fosse solo un altro mondo di surreale fantasia, simile a quello di Avalon.

"Beh, se andrai alla ricerca dei misteri di Atlantide, chiamami. Vorrei venire con te!"

Esclama Amanda entusiasta, nonostante continui a vedere il profondo turbamento nello sguardo dell'amica.

"Vorrei esplorare così tanti misteri che, credo non mi basterebbe un'intera vita per poterlo fare."

Mormora Liara pensierosa, come se nel suo animo ci fosse un grande desiderio di viaggiare in chissà quali e quanti mondi, attraverso le più varie modalità ancora tutte da scoprire."

Allora iniziamo a farlo. Abbiamo trovato l'indirizzo di studio giusto per entrambe e, abbiamo avuto la fortuna di nascere nel Regno Unito, in cui potremo facilmente arrivare perfino in Cornovaglia. Certo l'Egitto non è proprio a due passi, ma mai dire mai, giusto, Liara?"

Tenta di spronarla Amanda, quasi come se ora i ruoli delle due ragazze si fossero invertiti per un diverso tipo di supporto che necessita una delle due.

"Giusto. Hai ragione Amanda. Chissà, forse potremmo anche scoprire che siamo entrambe nate nel Regno Unito, per unire i nostri mondi per chissà quale scopo, nonostante sembrino così incredibilmente diversi. La civiltà celtica con la sua immensa e rigogliosa natura racchiudente salutari segreti erboristici e, la civiltà egizia, con le sue quasi sconfinate sabbie e colossali templi."

Le risponde Liara iniziando a recuperare il suo innato desiderio di esplorare qualunque cosa possibile.

"Avalon e Atlantide. Due mondi da unire o riunire."

Aggiunge ancora Liara, dando spazio ad un breve silenzio riflessivo.

"Non so perché io abbia pronunciato la parola del riunire ma, staremo a vedere. Abbiamo tutta la vita davanti a noi!"

Commenta Liara. Le due ragazze si sorridono capendo che, nonostante siano così tanto diverse fra di loro ma, allo stesso tempo così diversamente simili, sarebbero diventate due affiatate compagne di viaggio e, chissà, forse proprio con lo scopo di andare a riunire qualcosa di apparentemente diverso ed opposto ma, allo stesso tempo così magicamente ed incredibilmente unito. 

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