Portali di ritorno a casa



Regno Unito: Inghilterra, Londra


Casa di Liara Parker

"Non posso ancora crederci! Finalmente a casa!"

Esclama Liara non appena, insieme al suo gruppo di amici, varca l'ampio salone della villetta in cui è cresciuta e, dalla quale si é assentata da diversi giorni dopo essere partita verso la terra israeliana alla ricerca di evolutive risposte a numerosi mistici perché di vita. Senza però l'aiuto del soldato David, lei e i suoi amici non avrebbero potuto fare ritorno a Londra viaggiando su una linea di aereo pubblica, avendo portato con loro, la creatura dalla pelle giallo verde, nonostante abbiano cercato di vestirla nel modo più simile possibile a quello della specie umana. Questo per evitare che la creatura avesse potuto far spaventare le persone che avrebbero potuto incontrarla lungo le strade percorse. Una volta in casa, David si guarda intorno, appoggiando sportivamente le mani sul bordo delle tasche laterali, collocate sui suoi inseparabili pantaloni militari in stile mimetico.

"A quanto pare ti tratti bene, signorina Parker."

Commenta il soldato mentre osserva l'ampio e ben arredato ambiente.

"Hai abbastanza spazio per ospitare tutti in casa tua, visto che non siamo riusciti a scoprire come far tornare Hebi nel suo mondo?"

Chiede il soldato che ha anche imparato a chiamare il serpente, con un nome scelto dalla stessa creatura, smettendo quindi di continuare a chiamarlo irrispettosamente: quella cosa.

"Certo che ho posto, altrimenti non avrei suggerito di portarvi tutti qui per poter decidere insieme come aiutare Hebi ad ambientarsi in questo mondo."

E' la pronta risposta di Liara che, porta le mani sui fianchi, notando Hebi andare a sedersi sul tappeto collocato davanti ad un divano del soggiorno. Amanda però nota subito la tristezza di Hebi che, ha dovuto rassegnarsi al dover restare su una parte del pianeta terra, così diverso dalla dimensione sotterranea dalla quale è stato scaraventato via, a causa di un misterioso potere energetico racchiuso nel baule che David aveva trovato e poi aperto in terra israeliana.

"Hebi… Lo so che per te, non dev'essere facile adattarti ad un mondo così diverso dal tuo ma, anche se non so come e quando potrai farlo, io sento che riusciremo a trovare il modo per aiutare anche te a fare ritorno a casa."

Gli dice Amanda avvicinandosi al rettile umanizzato, sedendosi comodamente sul bianco divano di casa Parker.

"Perché non posso vestirmi come ho sempre fatto? Perché devo mettere questo cappello, questi occhiali scuri e questi vestiti strani? Non mi permettono di sentirmi libero."

Commenta la creatura con un tono di voce affranto. Amanda sospira dispiaciuta, scoprendo una inaspettata empatia con il serpente e, considerando la sua fobia per la specie animale dei serpenti, la sua potrebbe essere considerata come una sua nuova ed evolutiva reazione.

"E' terribile quello che ti è successo, me ne rendo conto. Ma la casa di Liara ha anche un bel giardino e, potrai stare un po' più libero senza rischiare di incontrare qualcuno che potrebbe spaventarsi."

Cerca di consolarlo la donna, venendo però subito "ripresa" da David.

"Dicendogli così però, non gli stai rendendo più simpatica e piacevole la vita in una prigione."

"Mentre tu invece si, nel chiamarla prigione, eh?"

Ora è Amanda a rimproverare il soldato, sotto lo sguardo nuovamente infastidito di Liara che, è ormai abituata da giorni a discutere animatamente con il soldato per i suoi modi poco sensibili di esprimersi.

"Era una battuta e, ti ricordo che anche io per un po' dovrò vivere in questa specie di prigione."

Commenta David notando su di sé gli occhi inferociti di Liara che, ha sentito paragonare la sua bellissima e spaziosa casa, ad una limitante prigione.

"Il tuo nero umorismo non è apprezzato da nessuno e, soprattutto da chi deve ospitare anche te! Se non la smetti di parlare in questo insolente modo, puoi tornartene in Israele o da qualunque terra tu provenga!"

Lo rimprovera Liara quasi sul punto di lanciargli dietro qualche oggetto.

"Dovrai sopportarmi esattamente così come sono e, soprattutto qui, perché non ho nessuna intenzione di lasciarti vivere sotto lo stesso tetto con un alieno che non puoi nemmeno mostrare al mondo."

E' l'ennesima fastidiosa spiegazione di David.

"Questa è casa mia e, sono io a decidere chi ospitare qui! Fosse anche una squadra di alieni! Meglio alieni rispettosi che, umani arroganti e antipatici come te!"

Gli grida contro Liara che, ancora non sa che quel soldato, avrebbe dovuto "sbatterle" in faccia, aspetti di se stessa rinnegati, per imparare ad integrarli in lei. Non può inoltre nemmeno immaginare che, l'anima del soldato, attraverso modalità amplificate, le sta mostrando quegli aspetti così fortemente fastidiosi, proprio per lo scopo di permetterle di vederli più marcatamente e facilmente.

"Ti avviso che se mi sbatti fuori da questa casa, piazzerò una tenda militare in strada per tenerti ugualmente in osservazione. Te lo sconsiglio, altrimenti dovrò motivare il perché ad altre autorità e, si verrebbe a scoprire la presenza di un alieno, non solo su questo pianeta, ma soprattutto in casa tua."

Liara sgrana gli occhi non riuscendo però a capire il motivo per il quale quel soldato sta insistendo così tanto nel mirare ad una convivenza con lei, anche se la più importante motivazione, sarebbe quella di difenderla da un potenziale pericolo alieno in casa.

"Ora ti avviso io su qualcosa: ti farò restare in casa mia stando alle mie regole e, alle regole di questa casa."

"Mi pare giusto. Ogni caserma ha le sue regole."

"Credevo fosse una prigione."

Commenta Liara con sarcasmo. Amanda, Denis, e Shani si scambiano un'occhiata, capendo che per Liara e David sarebbero stati giorni, se non addirittura settimane o mesi, di ostica convivenza reciproca. La sciamana però, ha intuito che anche l'incontro con quell'esponente della razza di serpenti e della sua presenza in casa di Liara, ha una motivazione divinamente superiore e che, sicuramente sarebbe stata compresa nel tempo.


Diversi giorni dopo…

"Dobbiamo scoprire se sia possibile creare portali dimensionali e chi potrebbe riuscire a farlo!"

E' l'affermazione che Amanda annuncia con occhi lampeggianti di entusiasmo, mentre sta facendo colazione insieme agli amici, ormai diventati ospiti fissi di Liara da diversi giorni.

"Cosa? Amanda, che cosa stai dicendo? Di cosa stai parlando?"

Le chiede preoccupato Denis facendosi cadere dalle mani un pezzo di dolce che precipita dalla sua bocca sul tavolo, frantumandosi in briciole.

"Sono giorni che ci scervelliamo per trovare un modo per far tornare Hebi nel suo mondo e, se un baule con una forza energetica è stato capace di catapultare qualcuno in un altro mondo, deve essere accaduto proprio con l'aiuto di una grande forza di energia! Se questa energia era contenuta in un banalissimo baule, deve esistere sicuramente un segreto per far accadere simili eventi, giusto? Scoprire i segreti dei funzionamenti dei portali dimensionali, potrebbe aiutarci a crearne uno capace di far arrivare in altri e ben precisi luoghi!"

Spiega ancora Amanda, come se avesse avuto chissà quale improvvisa illuminazione.

"Non guardatemi come se fossi diventata pazza. Pensateci! Hebi deve aver attraversato un portale! Non c'è altra spiegazione! Qualcuno deve aver nascosto quel baule in grado di aprire un portale, in uno dei sotterranei israeliani. Se non è stato più possibile ritrovare quel baule, allora potremmo cercare informazioni per crearne uno noi, con l'aiuto di qualche esperto! Deve esistere in qualche parte del mondo, qualcuno con una simile capacità, se è stato creato un baule di tale potere!"

Liara si incupisce nel sentire l'idea di Amanda, perché le fa ricordare il modo attraverso il quale sua madre anni prima era scomparsa, proprio attraversando un inaspettato e sorprendente portale energetico nascosto in un tempio sotterraneo.

"Sono stata la prima a raccontarti dell'esistenza di portali dimensionali attraversabili anche fisicamente. Ma se in questi lunghi anni di studi, fossi riuscita a scoprirne i segreti, forse avrei potuto capire dove possa essere finita mia madre. Non solo non è mai successo, ma probabilmente è anche meglio lasciar stare i portali. Nel caso dovessero funzionare veramente, nessuno potrebbe avere mai la certezza di dove possano condurre e, se permetterebbero di far tornare indietro."

Commenta Liara esponendo alcuni suoi dubbi.

"Non eri tu quella che credeva nelle cose più impossibili? Prima di escludere a priori questa idea, potremmo fare delle ricerche contattando qualche esperto di energie. Ce ne saranno molti ormai in quest'epoca! Non credete? Un alchimista per esempio! Potremmo cercare qualche alchimista di fama mondiale e chiedere una sua consulenza. Sarebbe almeno un punto di partenza, giusto? Al massimo ci rinunciamo, se dovessero riderci in faccia, ma perché non tentare? Ci hanno perfino fatto dei film sull'esistenza di simili portali! Perché non tentare?"

Insiste ancora una inaspettata Amanda.

"Quando mi hai raccontato della scomparsa di tua madre all'interno di un portale di energia, avevi parlato di un posto in cui c'erano anche dei simboli, oltre alla presenza di antiche spade, giusto? Se fosse proprio la sinergia tra simboli e una grande quantità di energia ad avere il potere di creare portali?"

Azzarda ad ipotizzare Amanda, attivando la sua parte esoterica.

"Mio padre aveva studiato a lungo il significato di quei simboli, ma non aveva scoperto nulla a riguardo. Potrebbero esistere portali di vario genere e in grado di funzionare diversamente l'uno dall'altro. Non avremmo mai la certezza di dove un portale di energia potrebbe catapultare. Se dovesse anche funzionare, sarebbe come un salto nel vuoto del cosmo. Chi avrebbe il coraggio di sperimentare un simile viaggio con la possibilità di non poter fare mai più ritorno qui o, con il rischio di finire in un posto peggiore?"

Amanda perde l'entusiasmo che le si era attivato, ma poi è David a dire qualcosa.

"Per quanto tutta questa storia di portali, scomparsa di persone e importanza di simboli, sembri il racconto di qualche film di fantascienza, non posso ignorare o fingere di non aver notato delle strane coincidenze o riscontri su alcuni dettagli."

Liara si gira subito verso il soldato.

"Vale a dire?"

"Sul baule che ho trovato in quel sotterraneo e che poi ho aperto, c'erano degli strani segni o simboli."

"Cosa? E solo ora lo dici?!"

Esclama Liara piuttosto sorpresa ma interessata.

"Non li avevo considerati importanti, ma solo scarabocchi decorativi."

"Tipico dei soldati."

Commenta Liara con un certo tono pungente.

"Sentite, non per sminuire tutto quello che voi fanciulle fin'ora siete riuscite a scoprire con la vostra supersonica intelligenza, ma forse questa volta dovremmo metterci a cercare qualche professionista che ci possa aiutare. La mia lady ha parlato di qualche alchimista, giusto? Proviamoci cercando un esperto alchimista mondiale ed esponiamogli ogni cosa. A seconda di quello che ci dirà e, soprattutto se confermerà l'esistenza di portali energetici e di come crearne, decideremo cosa fare. Semplice no?"

E' la proposta di Denis che appoggia l'idea di Amanda, anche se con fare particolarmente semplicistico per poi utilizzare il suo cellulare effettuando una ricerca, inserendo come parola chiave proprio il termine –alchimista-. Dopo una difficile ricerca, ad un certo punto Denis viene attratto da un articolo trovato sul web.

"A quanto pare sembra che diversi anni fa, uno svizzero di nome Jean Pascal Mondragon, abbia partecipato ad un'importante conferenza europea per parlare delle proprietà terapeutiche degli elementi naturali."

"E questo tizio che cosa potrebbe saperne di portali dimensionali?"

Commenta David scettico non essendo minimamente ferrato in materia.

"Forse niente, ma se c'è una cosa che ho imparato da quando viaggio con queste fanciulle, è che le coincidenze non esistono."

Spiega Denis regalando un sorriso ad Amanda, Liara e Shani.

"E la coincidenza è che questo tizio, sia vissuto in Svizzera e, anche se ora dovrebbe avere all'incirca un'ottantina di anni, indovinate dov'è nato? In Cornovaglia."

Ad Amanda si illuminano gli occhi, anche se subito dopo il suo sguardo si incupisce, perché si tratta della zona in cui qualche anno prima, si era imbattuta nella misteriosa donna vestita con abiti antichi e avvolta in una paranormale nebbia. Incontro che aveva portato all'evento in cui la ragazza aveva rischiato di restare intrappolata nel sotterraneo di una scogliera di pietra serpentino.

"Dobbiamo cercarlo e partire per andare immediatamente da lui! Denis ha ragione, non può essere una coincidenza. Il mondo di Avalon ci sta richiamando. Spero solo che questa volta nessuno rischi di farsi male."

Afferma Amanda vedendo Liara recuperare parte dell'entusiasmo. Dopo diversi tentativi e grazie all'intervento di David, per riuscire a scoprire l'ubicazione dell'attuale abitazione dell'anziano uomo, ed essersi assicurati che sia ancora in vita, il giorno dopo la comitiva si rimette in viaggio con la destinazione: Cornovaglia. A differenza della precedente volta però, Amanda e Liara sarebbero state accompagnate dai loro nuovi amici e compagni di avventura. Sarebbero riusciti a scoprire i segreti dei portali dimensionali, parlando con un ottantenne?

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