Mappa del destino o di missione



<< Tu sei la tua strada verso casa, perché la casa stessa, sei tu. Se strada e casa coincidono con il destino, allora sei proprio Tu il tuo meraviglioso Destino, composto da infinite strade, percorsi e missioni, sperimentate e vissute in compagnia di altre Anime scelte, per intraprendere un meraviglioso, magico e sacro viaggio. >>

Buon ritorno a Te, meravigliosa ed Immortale Anima


Introduzione


E' una vibrante notte caratterizzata dall'allineamento energetico di alcune ben precise costellazioni con il pianeta Terra, quando ad un'ora ben stabilita, fissata in una determinata linea temporale, un intenso fascio di luce, attraversa immensi spazi cosmici, lasciando dietro di sé, una lunga scia che, nella sua misteriosa danza, inizia ad andare a delineare, un insieme di linee e di intersezioni luminose. In quel momento, é come se nella sfera celeste, un'invisibile e magica mano, stesse andando a disegnare qualcosa di misteriosamente importante, a tal punto da dover restare impresso, in uno specifico punto dell'infinito spazio. Se occhi umani avessero avuto il potere di raggiungere una simile altezza di dimensione cosmica, avrebbero potuto contemplare il danzante movimento di linee argentee, come se qualcuno avesse ancorato quel disegno nel cielo, in modo da averlo reso somigliante ad una preziosa mappa, anche se molto più preziosa e sacra, rispetto a quella conducente a chissà quale prezioso scrigno di tesori nascosto sotto terra.

Si tratta forse di un misterioso strumento stellare, simile al funzionamento di una bussola, utile per qualunque navigatore che, finito in mezzo ad un vasto oceano, potrebbe aver perso ogni punto di riferimento per proseguire verso la giusta direzione? Possibile che, un simile tracciamento di disegno stellare, possa essere paragonato o, perfino considerato, come quel misterioso e suggestivo fenomeno, associato all'arcana ed ermetica parola di: "destino"?



Regno Unito, Inghilterra, Londra

Sono le due e ventuno di notte, quando in un preciso punto della Terra, collocato in una zona facente parte di un'area energeticamente chiamata Chakra del Cuore della Terra, accade un fenomeno cosmico divinamente straordinario: qualcosa di lucente, inizia a plasmarsi fondendosi con l'argenteo e stellare disegno di Luce che ha attraversato infiniti e siderali spazi, modellandosi in una forma alata maggiormente materiale, dopo aver mutato la sua più alta vibrazione di energia, in qualcosa di sempre meno luminosamente accecante. Dopo tale trasformazione, l'essere alato che, si é plasmato da quel "qualcosa" di originariamente lucente, va ad atterrare e a fermarsi sul davanzale della finestra di un ospedale di Londra. E' un edificio bianco di dimensioni medio basse, circondato da un verdeggiante giardino abbellito dalla presenza di un'antica fontana di forma circolare. E' in questo periferico ospedale inglese che, Sophie Wilson, una donna dagli scuri e setosi capelli di media lunghezza, ha dato alla luce una bambina che, dopo una perfetta gestazione di nove mesi, può finalmente essere accolta tra le braccia di colei che, ha scelto di incarnare un ruolo di madre, con delle caratteristiche emotive e psicologiche ben precise.

Il numero dei mesi e dei giorni trascorsi durante la gestazione, é stato talmente esemplare e perfetto, da far sembrare quel numero nove, la rappresentazione di una importante frequenza numerica messaggera, come a segnalare il compimento di un mistico ciclo: il passaggio dall'oscuro e buio grembo materno, alla manifesta e splendente luce del Sole perfettamente visibile. Nonostante la stanchezza fisica, Sophie è felicemente radiosa, mentre si adagia più comodamente nel letto d'ospedale, preparandosi a stringere tra le sue braccia, la piccola che ha dato alla luce da poco. Quando però, l'ostetrica le consegna la bimba avvolta da un asciugamano rosa, il sorriso di Sophie si attenua. Accade nel momento in cui, per poter vedere meglio la bambina appena partorita, la donna sposta lateralmente un lembo dell'asciugamano, scoprendo qualcosa di anomalo: non solo la bimba è nata con molti capelli ma, che il loro colore, sembra essere diviso in due tonalità completamente opposte. Alcuni capelli della piccola infatti, splendono di un colore biondo lucente, molto vicino alla gradazione del platino argenteo, mentre altre ciocche di capelli, si presentano di un intenso nero corvino. Il piccolo visino della bambina è però illuminato da due profondi occhi azzurri che, sembrano quasi emanare le luci di un faro in mezzo al mare, nonostante né Sophie, né Mitch Wilson, padre della neonata, abbiano occhi di colore chiaro.

"Sta bene signora?"

Le chiede subito l'ostetrica, avendo immediatamente notato che l'espressione di Sophie è cambiata dopo aver visto la testa della bambina. Nel continuare a tenere tra le braccia la piccola appena nata, Sophie non riesce ancora a pronunciare parola, per lo sconcerto.

"Signora?"

La voce dell'ostetrica torna a farsi sentire più marcata, per poter essere meglio udita da Sophie che, sembra essersi persa in chissà quali alienanti pensieri.

"La mia Amanda sta bene?"

Riesce a chiedere Sophie, alzando lentamente il viso verso l'ostetrica.

"Ma certo che sta bene, anzi benissimo! E a quanto pare, la sua piccola ha anche due bei polmoni!"

Le risponde la donna sorridendo, nel sentire Amanda iniziare a piangere in maniera sempre più accentuata.

"I suoi capelli...."

Mormora Sophie riabbassando lo sguardo sulla bambina.

"Oh, non si preoccupi, molti bambini nascono già con molti capelli. Non è affatto così raro."

La rassicura l'ostetrica.

"Il colore dei suoi capelli…sono per metà biondi quasi bianchi, mentre l'altra metà sono neri corvini."

Precisa Sophie, sorprendendosi che l'ostetrica sembri non aver considerato anomalo, il colore duale dei capelli della bambina.

"Oh, capisco. Non si preoccupi, è probabile che i pigmenti dei capelli debbano ancora definirsi meglio. Vedrà che crescendo, diventeranno tutti dello stesso colore. Si vede che la sua Amanda è arrivata per portare qualcosa di diverso."

Le risponde l'ostetrica che, è riuscita a celare, un po' del suo stupore, dato che effettivamente quella dualità di colori opposti, sembrerebbe essere stata una novità anche per l'equipe medica che ha assistito Sophie nel parto. Pochi minuti dopo, l'ostetrica esce dalla stanza, lasciando Sophie con la bimba tra le braccia ed il viso rasserenato, dopo aver sentito le rassicuranti parole della donna. Qualche istante successivo però, qualcosa attira improvvisamente l'attenzione di Sophie, avvertendo la presenza di una strana ombra a poca distanza da lei. Nell'alzare lo sguardo verso la finestra chiusa, la donna scorge la sagoma di uno scuro uccello fermo sul davanzale, mimetizzato nel buio della notte, ma che lei riesce ad individuare, grazie a due intensi e penetranti occhi gialli che, quel volatile ha proiettato verso l'interno della stanza. In quel preciso istante, i lucenti occhi della creatura alata, sembrano fissare Amanda con calda e penetrante intensità, come se quell'animale stesse rappresentando una sorta di guardiano protettore, anche se per Sophie, una tale presenza, le sta invece causando una grossa inquietudine interiore. Proprio in quel momento, un uomo dagli splendenti capelli scuri di media lunghezza, fa ingresso nella stanza con grande frenesia ed impazienza.

"Tesoro mio! Sono arrivato appena possibile! Ho corso come un pazzo per..."

L'uomo si interrompe di parlare avvicinandosi al letto su cui è adagiata Sophie, per dare maggior spazio ad un sorriso che sembra arrivare fino alle stelle, dopo aver visto la piccola Amanda tra le braccia della moglie.

"Il nostro bellissimo gioiello..."

Mormora l'uomo fortemente emozionato, chinandosi con l'intenzione di prendere tra le braccia la figlioletta.

"Per favore Mitch, fai allontanare quel volatile! Mi fa paura! Tutti gli uccelli mi fanno paura!"

Esclama però Sophie, con un umore completamente opposto rispetto a quello che emana il marito.

"Ma tesoro, quale volatile?"

"Dietro i vetri della finestra!"

Esclama ancora Sophie, stringendo ancora di più tra le braccia la piccola, come se volesse proteggerla da chissà quale malevola presenza.

"Io non vedo niente, tesoro."

Sophie torna a girarsi verso la finestra, ma del volatile non sembra esserci più traccia. La donna fa un respiro di sollievo, poi pone la piccola tra le braccia del marito, nella speranza che crescendo, il colore dei capelli di Amanda possa assumere un unico colore. Tale speranza però, sarebbe stata destinata a non manifestarsi, perché neanche in seguito, i capelli della bambina sarebbero rimasti di un'unica colorazione. Era come se già in quella precisa caratteristica o codice genetico, Amanda mostrasse i segni di una missione riguardante l'equilibrio tra Luce e Ombra, portando con sé, sia l'energia emanata da ciocche di capelli biondi, sia quella trasmessa da ciocche di capelli neri. Come sarebbe stata vista dal mondo, quella bambina che avrebbe portato il nome di Amanda Wilson? Che tipo di viaggio terrestre, avrebbe fatto con quel particolare e strano codice genetico, manifestato fin da subito nella sua particolare singolarità attraverso l'energia dei suoi mistici capelli?

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