Importanza del corretto uso di spade e portali



Regno Unito, Inghilterra, Londra

Casa di Liara Parker

Liara sorseggia un po' di bibita prima di iniziare a raccontare ad Amanda, l'evento collegato ad una spada, risalente a quando era ancora una bambina.

"Quando avevo sei anni, mia madre aveva accettato di accompagnare mio padre in un viaggio di lavoro, ma durante il volo, il pilota dell'elicottero sul quale stavamo viaggiando tutti e tre, aveva dovuto atterrare in un disperso luogo innevato, a causa di un guasto. Per non annoiarci, e durante l'attesa in cui il pilota avrebbe lavorato per sistemare l'avaria, mio padre aveva lanciato l'idea di andare a esplorare la zona lì intorno, e stranamente mia madre aveva accettato."

Amanda inizia ad ascoltare Liara con il bicchiere tra le mani appoggiato su una delle gambe.

"Ad un certo punto, mio padre era finito dentro un buco nascosto sotto la neve, scivolando di sotto, su una rampa ghiacciata che, lo aveva portato molti metri sotto terra. Per andare a recuperarlo, anche io e mia madre eravamo state costrette a calarci scivolando lì sotto."

"Caspita! Non doveva essere stato semplice per tua madre, per come me l'hai descritta."

"Per niente. Ma per amore di mio padre, aveva superato quella paura. Una volta lì sotto però, ci eravamo resi conto di essere finiti in una specie di tempio sotterraneo, e per cercare di trovare una via di uscita alternativa, avevamo trovato una stanza illuminata da alcune colonne che sembravano di un colore incandescente. Era un posto davvero incredibile, antico e pieno di simboli incisi sulle pareti."

Amanda avvicina le labbra al bicchiere per sorseggiare un po' di bibita, mentre continua ad ascoltare Liara.

"Un tempio sotterraneo, sotto la neve? Che cosa affascinante. Sembra il racconto di un film."

"Era un posto affascinante per me, per mio padre, e perfino per mia madre. Ma poi..."

Liara abbassa lo sguardo per qualche attimo, posandolo sul bicchiere che ha appena appoggiato sul tavolino.

"C'erano delle spade in quella sala, ed erano conficcate con metà lama, in alcune colonne che riportavano delle incisioni con degli strani simboli. Sul pavimento e in mezzo a quelle colonne, c'era uno strano disegno. Mia madre si era avvicinata ad una di quelle spade, attirata da un simbolo inciso su una colonna. Era un simbolo che mia madre aveva visto essere somigliante, ad uno dei suoi ciondoli. Mio padre le aveva gridato di non toccare nessuna spada, ma lei, attratta proprio da quel simbolo, aveva finito con il muovere l'elsa di una delle spade. Improvvisamente una pietra incastonata sulla parte più alta di quella colonna, è stata colpita da un fascio di luce, che ha attivato qualcosa facendo materializzare un enorme cerchio di luce davanti a noi."

"Cosa?!"

Amanda non riesce più a bere un solo sorso dal bicchiere, e inizia a fissare Liara, come se la ragazza le avesse iniziato a raccontare chissà quale fantasiosa storia surreale.

"Da quel cerchio di energia, sono iniziate ad arrivare delle confuse voci, come se si stessero sovrapponendosi. Una delle voci sembrava perfino conoscere il nome di mia madre."

"Come si chiamava tua madre?"

"Delia."

Liara fa una breve pausa.

"Quel cerchio di improvvisa luce, costituiva l'energia di un portale. Un enorme portale."

Amanda sgrana il suo azzurro sguardo.

"Mio padre è subito corso verso mia madre, per cercare di allontanarla da quel posto, ma lei per cercare di far scomparire quel cerchio di energia il più velocemente possibile, e credendo che sarebbe bastato ritoccare quella spada, provocò un bagliore ancora più grande che, fece partire un'ondata di luce. Quel fascio sprigionato ancora più forte, andò a colpire proprio mia madre generando una nebbia intorno a lei talmente fitta, da riuscire a far vedere appena in tempo a me e mio padre, che lei...era scomparsa in quella nebbia e in quell'energia. Quel portale si dissolse nel nulla davanti ai nostri occhi, lasciandoci increduli, e incapaci di parlare per diversi attimi. Lo ricordo ancora, come se fosse ieri."

"Oh mio Dio..."

Amanda resta tanto affascinata, quanto al tempo stesso sconvolta da quel racconto.

"Mio padre avrebbe voluto riattivare quel meccanismo per cercare di far riapparire quel portale, nella speranza di ritrovare mia madre, ma le nostre paure, impedirono di indurre mio padre a ritoccare quella spada, perché riattivandola, c'era il rischio di far scomparire anche me e lui verso chissà quale posto. Così dovemmo lasciare quel luogo e...senza mia madre."

"Ma è terribile! Ecco perché avevi detto che era scomparsa, e non morta."

Liara rialza il viso verso Amanda con occhi però forti e temprati.

"Sono cresciuta percependo i sensi di colpa di mio padre nei confronti di mia madre. Non riusciva a darsi pace, e si riteneva responsabile per quello che le era accaduto, perchè se mio padre non le avesse proposto di partire con lui, lei non sarebbe mai scesa in quel sotterraneo per andare a recuperare mio padre. Da quel giorno, mio padre si mise a studiare per cercare di risalire al significato di quei simboli, con lo scopo di poter tornare in quel posto un giorno, e tentare di riattivare quel portale per far tornare mia madre. Fu così che lui decise di dedicarsi maggiormente, ad un lavoro di ricercatore e antichi studi, perchè si era messo in testa che mia madre fosse ancora viva. Mio padre però, non riuscì mai a risalire al significato di quei simboli, e per poter crescere me, cercò di evitare di viaggiare per le sue esplorazioni, rinunciando e limitando ancora una volta il suo amore per l'avventura. Prima l'aveva fatto per mia madre, e poi per me. Ma non era giusto."

"Questo è comprensibilissimo, e anche i suoi sensi di colpa, lo erano stati. Ma se tua madre non fosse partita con lui, e non fosse scesa lì sotto per aiutarlo a risalire, forse sarebbe stato tuo padre a non fare più ritorno da lì sotto."

"E' quello che gli dissi molte volte anche io da più adulta, per cercare di aiutarlo a liberarsi dai suoi sensi di colpa. Stanca di vederlo star male e di spegnersi giorno dopo giorno, sia per quei lancinanti sensi di colpa, sia per aver dovuto rinunciare all'amore per i suoi viaggi, gli dissi che volevo tornare a rivederlo viaggiare, esprimendogli anche il mio desiderio di andare con lui, visto che anche io amavo esplorare nuovi posti per il mondo."

"E ci era riuscito?"

"Si. Fino a quando....dopo essere partito per una spedizione senza di me, non fece mai più ritorno, venendo considerato disperso e morto."

Amanda istintivamente allunga una mano per stringere quella libera di Liara che, non sta tenendo il bicchiere.

"Deve essere stato terribile. Mi...mi dispiace. Ora capisco perché eri rimasta turbata nel vedere il mio ciondolo celtico con il simbolo di una spada."

Liara scuote la testa negativamente.

"Non è stata la spada ad attivarsi da sola, per far scomparire mia madre in un portale. E' stata mia madre a toccare quella spada attivando un meccanismo che poi l'ha fatta scomparire in quel cerchio di energia. Non è stato nemmeno mio padre ad obbligarla a partire, né a chiederle di scendere in quel sotterraneo, né era stato lui a dirle di toccare quella spada. Penso che ognuno sia responsabile delle proprie scelte e azioni, anche di quelle più piccole."

"Io non sarei riuscita a vedere così, tutto questo, come hai fatto tu. Ma se questi incredibili eventi, oserei dire quasi surreali, ti hanno insegnato questa filosofia di vita e ne sei uscita forte e determinata come ti vedo ora, non posso far altro che rinnovarti la mia stima per te. Mi stai insegnando delle preziose cose in un solo giorno, come il fatto che i portali di energia esistono per davvero, e che hanno davvero il potere di far andare in altri mondi. Quello che avevo letto in alcuni libri sui portali, credendo fossero delle porte inventate, esistono davvero, e tu ne sei la testimone oculare."

Liara annuisce lievemente.

"Senza mia madre, non avrei mai saputo dell'esistenza di portali. Paradossalmente, è grazie a mia madre e alla sua anomala decisione di partire in quel viaggio, che ho potuto scoprire il potere di spade e dell'esistenza di simili portali."

Sono le parole di Liara, che sembrano quasi voler attribuire alla madre, una scoperta simile.

"I miei genitori mi hanno insegnato qualcosa di molto importante: mia madre, mi ha permesso di scoprire l'esistenza di portali energetici capaci di mettere in comunicazione questo mondo con un altro mondo, e di poterlo raggiungere. E ti sembrerà strano, ma io non sento che mia madre sia morta. E' lì, da qualche parte, in qualche altro mondo che non ho saputo, o non ho ancora saputo raggiungere, e da cui lei non ha capito come tornare. Ma abbiamo una vita davanti, e tutto può succedere. Spero solo che, ovunque lei sia finita, stia bene."

Liara dà un sorso alla bibita.

"Mio padre invece, mi ha insegnato che la vita, non è vita senza fare ciò che si ama, anche se questo potrebbe rischiare di far star male altre persone. Mi ha insegnato quanto può essere ancora più doloroso mettere a tacere una propria passione che arde dentro con tutto il proprio essere e che, non chiede altro di essere vissuta con coraggio e soprattutto alla luce del sole. Che poi lui abbia avuto paura di farlo alla luce del sole nei confronti di mia madre, questo è un altro discorso. Ma io voglio vivere la mia vita, seguendo le mie passioni con quel tipo di fuoco che ho visto ardere anche in mio padre, ma a differenza sua, voglio farlo liberamente e alla luce del sole."

Sono le fiere e determinate parole di Liara.

"Dopo quello visto da bambina, credo in questo mondo, tanto quanto anche nell'esistenza di altri mondi. Farò tutto quello che è in mio potere per conoscere, e per far conoscere quanti più mondi possibili, e se un giorno scoprirò il modo per raggiungere anche altre dimensioni, beh, dico che ne sarà valsa la pena, vivere una vita all'insegna di questo. Se non dovessi riuscirci, in ogni caso sarà stato bello tutto il viaggio, con tutta la gamma di emozioni vissute."

Aggiunge ancora Liara sotto gli occhi di Amanda che ora sembrano ardere di una nuova energia.

"Permettimi di viaggiare con te, Liara! Non so che cosa significhi tutto questo, ma al momento so che, se solo sento parlare di spade, e portali...qualcosa di immenso mi si accende dentro. Nonostante quello che è accaduto di terribile a tua madre con l'azione di una spada, sento che c'è qualcosa di ancora più profondo e bello, dietro il significato e il potere di una spada. Ma mi dispiace tantissimo per quello che devi aver passato con questi tipi di scomparse e che, non danno nemmeno la certezza di una morte avvenuta. I tuoi genitori sono entrambi scomparsi, questo è vero. Ma forse ancora vivi, da qualche parte."

"Lo sento anche io Amanda. E se vorrai, scopriremo insieme il significato più profondo del potere di una spada. La spada di quel tempio, non aveva il potere di uccidere, ma di attivare qualcosa di energetico, insieme a quei simboli incisi su quelle colonne. E' il modo in cui viene usata una spada, come qualunque altra arma od oggetto, che fa la differenza. Forse un giorno lo capirò, o lo capiremo insieme. Ti va?"

"Non vedo l'ora, Liara!"

Esulta Amanda. Le due ragazze si sorridono con una nuova luce reciproca negli occhi, consapevoli che solo insieme avrebbero potuto realizzare qualcosa di magicamente conoscitivo ed evolutivo per entrambe. Amanda è cresciuta reprimendo il fuoco delle sue passioni, rinnegando quello che le aveva permesso di immaginare e credere alla reale esistenza dei mondi più mistici, mentre Liara è cresciuta manifestando materialmente l'esistenza di mondi mistici, con il fuoco della determinazione, senza essersi fatta condizionare da giudizi, credenze o paure derivanti da altre persone. Insieme avrebbero però potuto imparare l'una dall'altra, delle nuove lezioni evolutive, ricordando e riunendo reciprocamente preziosi doni e abilità, "perse" o rinnegate da entrambe, a causa di traumi derivati da un passato da lasciar andare, e probabilmente condizionato da altre incarnazioni. Pochi istanti dopo però, Amanda riceve l'immagine di una nebbia intorno ad un portale, che torna a farla ripensare a quello in cui era scomparsa la madre di Liara.

"Liara, quando mi hai parlato del portale che ha avvolto tua madre, hai parlato di nebbia. E' possibile che possa esistere qualche collegamento con...Avalon?"

Le chiede quindi Amanda, sentendo su di sé l'interrogativo e indagatorio sguardo di Liara.

"Avalon?"

"Ho letto un libro su Avalon quand'ero piccola, e la nebbia che hai descritto, mi ha fatto ricordare le nebbie narrate del mondo di Avalon. So che potrebbe sembrare folle, ma..."

Lo sguardo di Liara si accende di un nuovo fuoco, consapevole che per le due ragazze, quella giornata sarebbe stata particolarmente intensa nello scambio di conoscenze e di  informazioni utili per entrambe.

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