Esperienza verso il potere energetico degli Elementi


Regno Unito: Cornovaglia

Abitazione di Jean Pascal Mondragon

"Un essere trovato in un sotterraneo israeliano e che afferma di appartenere ad una razza di serpenti di un altro mondo? Mon Dieu… "

Esclama l'anziano alchimista non appena Amanda e gli amici gli raccontato l'evento accaduto in terra israeliana in quanti più dettagli possibili.

"Avete una foto di questo essere?"

Chiede l'anziano che sembra non vedere l'ora di vedere materialmente quanto raccontato dagli ospiti.

"Abbiamo molto di più che una foto. In realtà l'abbiamo portato con noi, cercando di vestirlo in modo da non dare nell'occhio. E' qui fuori insieme all'uomo che ha aperto il baule che pensiamo possa aver avuto il potere di innescare un portale di grande luce. Lei crede che sia possibile?"

Gli chiede Liara che cerca di andare dritta al punto.

"Io devo vedere questa creatura! Devo assolutamente vederla. Dite al vostro amico di accompagnarlo in casa."

Pascal si alza dalla poltrona appoggiando la fumante tazza di bevanda per poi andare verso l'ingresso dell'abitazione ancora prima che sia Liara a farlo per prima. Dopo qualche minuto, sia David che Hebi vengono fatti accomodare nel soggiorno in cui Pascal ha ascoltato l'incredibile storia degli ospiti e restando in piedi con le mani unite in una evidente posizione di impazienza, mentre Liara inizia a togliere il cappellino e gli occhiali con cui Hebi è stato mascherato il più possibile. L'alchimista vede quindi apparire il viso dell'extraterrestre dalla pelle giallo verde che guarda l'anziano con espressione preoccupata ma al tempo stesso speranzosa, nella possibilità che quell'uomo possa aiutare a trovare il modo per farlo tornare nel suo mondo.

"Mon Dieu, è incredibile. Sei davvero un abitante di un altro mondo. Il colore della tua pelle… I tuoi occhi con quelle pupille verticali. Oh, mon Dieu. E' qualcosa di strabiliante e, anche l'aver avuto l'onore di ricevere in casa l'abitante di un altro mondo!"

Esclama l'anziano con grande entusiasmo, come se stia vivendo una delle giornate più epiche di tutta la sua vita girando intorno a Hebi per osservarlo in ogni minimo dettaglio mentre David incrocia le braccia come se già stesse perdendo la pazienza di aspettare. Essendo un soldato e piuttosto razionale, vorrebbe andare dritto al punto, ed infatti non riuscendo a trattenersi, chiede immediatamente all'anziano qualcosa.

"Quindi lei sarebbe in grado di dirci se sia possibile che un baule possa davvero aver creato un portale comunicante con altri mondi? E in questo caso, sarebbe possibile quindi crearne uno simile in qualche alternativo modo?"

"L'evento che avete vissuto, ricorda la storia di un famoso oggetto di legno ricoperto d'oro. Sto parlando della cassa conosciuta come l'Arca dell'Alleanza. Alcune leggende raccontano che quell'oggetto venisse circondato da un alone di luce divina, sprigionando dal suo interno scariche di tale potere, da rischiare di incenerire chiunque fosse stato colpito e che non avesse rispettato il divieto di avvicinarsi."

Inizia a spiegare l'anziano.

"La cassa dorata veniva trasportata da israeliti vietando a chiunque di toccarla. Venne fatta trasportare dal re Davide a Gerusalemme. Era un oggetto di incredibile potere ma anche pericoloso."

Spiega ancora l'alchimista facendo sgranare ancora di più gli occhi a Liara.

"Il re Davide?! Non posso crederci! Lui si chiama proprio David!"

Esclama Liara indicando a Pascal il soldato.

"Oh mon Dieu, stiamo assistendo a qualcosa di sensazionale Proprio un uomo col nome del re Davide di quell'epoca, ha trovato un baule capace di sprigionare una potente energia che potrebbe aver attivato un portale comunicante con un altro mondo. I portali esistono eccome, ragazzi, ma giocare con essi, può essere tanto bello e affascinante quanto anche pericoloso. Non bisognerebbe scherzare con queste cose. Si tratta di vere e proprie porte cosmiche fatte di energia."

David ora si ammutolisce dopo aver sentito un'altra coincidenza collegata al suo nome e ad un baule di misterioso potere esistito in altre epoche, ma che per quella che sembrerebbe essere una coincidenza, sarebbe esistita proprio in terra israeliana dove lui era partito in missione.

"Lo so. Lo so molto bene."

Mormora Liara ricordando il modo in cui sua madre era scomparsa anni prima, proprio attraverso l'energia sprigionata da un portale trovato in un tempio sotterraneo durante un viaggio.

"So che esistono portali che collegano altri mondi o luoghi, in grado di far sparire le persone varcandoli o venendo avvolti dall'energia sprigionata. Abbiamo però bisogno di sapere se lei sarebbe in grado di costruire un portale di simile potere e di metterlo in comunicazione con il mondo di Hebi."

Gli chiede Liara formulando la domanda mirante a trovare la soluzione materiale.

"Dunque è per questo che siete venuti qui. Per scoprire se io possa plasmare un portale e attivarlo energeticamente per creare una comunicazione con il mondo rettile di questa creatura."

"Esatto!"

Esclama Liara speranzosa. L'anziano però ora assume una faccia seria.

"Non è in grado, lo dice chiaramente la sua faccia, quindi dovremmo togliere subito il disturbo."

Commenta David con la sua solita scarsa pazienza.

"Il grande David della storia che aveva sfidato il gigante Golia, dimostrerebbe molta più fiducia nel potere divino rispetto a te, ma d'altronde… tu non sei quel grande David."

E' la provocante affermazione di Pascal che innesca subito un fastidio interiore nel soldato.

"E' un modo di dire che sia possibile?"

Chiede immediatamente Amanda.

"I portali comunicanti con altri mondi, sono ovunque, invisibili e gestibili da chi conosce il proprio potere energetico. Perfino la nostra mente è capace di attivare e mettere in comunicazione dei veri e propri portali dimensionali."

Spiega l'anziano.

"E questa storiella dove l'ha letta?"

Chiede David incrociando nuovamente le braccia.

"Basta pensare al pensiero. Il pensiero connette te, a qualcosa di lontano a cui stai proprio pensando, fosse anche un'altra persona che si trova dall'altra parte del mondo e, poi dopo aver pensato a quella persona, ecco che magicamente proprio quella persona, ti fa una telefonata. Mai successo?"

Pascal vede le facce confuse ma anche colpite degli ospiti, quindi prosegue a spiegare la sua visione.

" E' il pensiero che, attraverso l'energia di cui è fatto, attraversa spazi lontani e infiniti. Bene, proprio quel pensiero è diventato un portale che ha messo in comunicazione il tuo mondo, con quello in cui si trova la persona a cui hai pensato. Immaginate poi che cosa succede quando pensate ad un defunto. Aprite un portale attraverso la mente e, il vostro pensiero al vostro caro defunto, arriva alla sua Anima. C'è chi ha imparato a comunicare con qualunque defunto o Anima, semplicemente attraverso i pensieri che arrivano e fluiscono da Anima ad Anima. C'è chi invece non ci crede e, per questo, tale potere ha difficoltà ad essere sviluppato. Si manifesta ciò a cui si crede o a cui si ritiene di dover credere, cari ragazzi."

"D'accordo Pascal, possiamo anche credere che un pensiero possa attivare la coincidenza di comunicare telepaticamente con qualcun altro, ma pensare che si tratti di portali, questa è pura follia."

Commenta David nel suo scetticismo.

"Qui abbiamo bisogno di fatti pratici. Sei in grado di costruire un portale materialmente per metterlo in comunicazione con altri mondi?"

Richiede ancora il soldato andando dritto al punto.

"Hai bisogno di dimostrazioni pratiche a quanto pare, eh?"

"Dobbiamo spedire un essere dotato di corpo fisico, in un altro mondo! Pensi che basti un pensiero per catapultarlo nel suo mondo?"

Chiede ironicamente David, perdendo la pazienza.

"David!"

Lo rimprovera Liara che non sopporta la mancanza di rispetto, specie nei confronti di un anziano.

"Oh non preoccuparti, mia cara… Conosco le menti limitate. Ci sono passato anche io un tempo e, non dimentico il punto limitante del viaggio da cui si parte."

"Limitato? Mi stai dando del limitato?"

Protesta David che viene subito afferrato per un braccio da Liara venendo strattonato dalla donna.

"Il termine limitato non è un insulto. E' la descrizione di uno stato in cui si ha una visione ristretta di qualcosa, ma quel limite può essere superato in qualsiasi momento. Basta crederci e volerlo fare. Semplice."

Commenta l'anziano allargando le braccia.

"Jean Pascal… può aiutarci?"

Chiede Amanda cercando di alleggerire l'atmosfera. L'anziano scruta i ragazzi per diversi istanti, lisciando con due dita di una mano, un tratto della sua barba bianca, quasi come se Pascal stesse andando oltre ognuno di loro, cogliendo le individuali missioni di tutti e anche quelle in comune.

"Oh, miei cari. Evolutive ed avventurose esperienze vi aspettano. Siete davvero pronti?"

"Insomma! Se sei in grado di plasmare un portale, per spedire quell'extraterrestre nel suo mondo, allora fallo!"

Esclama David con il solito tono sgarbato, perdendo la pazienza, sotto lo sguardo contrariato di Liara che però, in quel momento si rassegna smettendo di protestare con il soldato e mettendosi in ascolto della risposta dell'anziano.

"Se lo Spirito ora chiede di sperimentare questo, ebbene sia. Vedremo tutti meglio il potere dei quattro elementi e dei simboli alchemici in sinergia, per creare un portale materiale. Non posso però prevedere a cosa porterà il suo funzionamento per ognuno di noi. A volte non è dato da sapere, altre sì."

E' la positiva risposta dell'alchimista, ma anche piuttosto preoccupante.

"Ho solo bisogno di sapere dove avviare il mio lavoro. Non di certo in casa mia, ragazzi."

Gli amici si guardano reciprocamente con espressioni preoccupate e disorientate, ma è Amanda a proporre un luogo.

"Stonehenge."

"Oh, mon Dieu. Grande luogo di grande energia. Quando vorreste partire? Posso ospitarvi qui per questa notte e…"

"Anche domani. "

Lo precede Amanda, più decisa che mai a far avviare quell'esperienza con l'aiuto di quell'anziano alchimsita, come se qualcosa di potente stesse portando proprio lei a decidere il luogo di tale avventura, non immaginando che proprio attraverso quell'evento, nulla sarebbe stato uguale a prima per tutte le persone coinvolte. Il giorno seguente, Amanda e la comitiva di amici, sarebbero partiti per il suggestivo luogo di Stonehenge, accompagnati dal sapiente anziano e da Hebi che, restando spesso in religioso silenzio, avrebbe dovuto sperimentare sulla sua pelle, il funzionamento del portale che Pascal avrebbe plasmato energeticamente e materialmente.

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