Esistenza di antiche razze



Israele, terreno inesplorato

Liara avanza con cautela verso la camionetta venendo seguita dal gruppetto di amici, con Denis che la raggiunge rapidamente per cercare di recuperare un istintivo ruolo come protettore maschile, sempre se l'indipendente donna gliel'avesse permesso dato che, Liara tende sempre a voler agire come farebbe un valoroso e coraggioso guerriero.

"Liara, aspetta. Fai andare avanti me e..."

Denis non finisce nemmeno di parlare che vede Liara fermare di colpo il suo passo per aver notato che, oltre alla camionetta parcheggiata in quel tratto di suolo israeliano, è presente un cratere con un diametro di circa due metri circondato da zone del terreno che stanno lievemente ardendo intorno ad esso.

"Che diamine è successo qui!"

Esclama Amanda raggiungendo i due. La sciamana invece resta più indietro al gruppetto, osservando l'ambiente con occhi neutri, per esplorare sottilmente l'energia che permea il luogo raggiunto.

"Mai visto niente di simile. Che roba è? Prima finiamo dentro una fossa mimetizzata nel terreno che ci fa precipitare in quel sotterraneo in cui abbiamo trovato quel soldato e, ora proprio quando stavamo per tornarcene a casa, vediamo un bagliore provenire da questa zona e, finiamo per trovare proprio la camionetta di quel soldato a pochi metri da un cratere con un bordo che ancora arde, come se fosse stato scavato con del fuoco!"

Continua ad esprimere Amanda che, non stava vedendo l'ora di fare ritorno a casa, dopo l'intensa esplorazione dei luoghi israeliani visitati da diverse ore.

"C'è solo un modo per scoprirlo. A quanto pare, Israele mostra parecchie cose!"

Risponde prontamente Liara andando a recuperare una torcia dal furgone.

"Stai scherzando! Non vorrai calarti lì sotto!"

Protesta Amanda.

"Scendo giù con lei, voi due restate qui."

Interviene Denis che, conoscendo l'indole e la testardaggine di Liara, non avrebbe potuto permettere di far scendere una donna da sola in un simile luogo. Le ulteriori proteste di Amanda non riescono a fermare Liara che, dopo pochi istanti si cala di sotto, aiutandosi con una corda che ha agganciato alla camionetta del soldato. Una volta raggiunto il fondo del cratere, Liara punta la torcia verso l'unico tunnel visibile che sembra condurre verso una zona più ampia e dalla quale sente provenire dei rumori.

"Vado avanti io."

E' la ferma frase di Denis che blocca Liara per un braccio, avendola vista iniziare ad avviarsi verso il tunnel senza aspettarlo. Il giovane procede cautamente, facendo anche in modo di proteggere Liara. Giunti sulla soglia di una spaziosa area illuminata da una fiaccola conficcata nel foro di una parete, i due amici si trovano davanti ad una raccapricciante scena: il soldato David sta combattendo contro qualcosa o qualcuno impugnando un pugnale.

"Via di qui! Via!"

Grida il soldato dopo essersi accorto della presenza di Liara e David, mentre continua a combattere contro una sagoma mimetizzata nell'oscurità di un punto di quel sotterraneo. Per Liara e Denis diventa difficile capire contro che cosa quell'uomo stia combattendo, per quanto sia buio quel punto del sotterraneo, ma la situazione migliora quando David riesce a chiudere una pesante porta, facendo in modo di spingere dietro di essa la misteriosa sagoma contro la quale aveva combattuto fino a quel momento. David tossisce lasciando cadere il pugnale a terra, quindi si gira lentamente verso Liara.

"Proprio non riesci a stare lontana da me, eh?"

E' il fastidioso commento di David, pronunciato però solo con l'intento di non far avvicinare la donna a quella zona, quindi per uno scopo di difesa da qualche pericolo e, non per egocentrismo, anche se all'apparenza avrebbe potuto sembrare così.

"E tu invece, proprio non riesci a non far attirare l'attenzione su di te, per le tue manie di infiltrarti in sotterranei di guai!"

E' la pronta risposta di Liara che proprio non ce la fa nel restare zitta. David borbotta qualcosa per poi avvicinarsi sia a Liara che a Denis.

"Non è posto per voi qui."

Afferma il soldato.

"E questo chi lo stabilisce? Tu? Contro chi stavi combattendo? Come si è formato un simile cratere? Perché sei venuto qui?"

Liara lo riempie di domande.

"Dobbiamo andarcene. Non so quanto potrà reggere quella porta e, non è il luogo ideale per fare conversazione."

Ribatte David mentre sta per raccogliere il pugnale che ha lasciato cadere a terra poco prima, ma improvvisamente uno strano sibilo proveniente da non si sa quale direzione, attira l'attenzione degli occhi di tutti.

"Cos'è stato? Sembrava un sibilo."

Mormora Liara che poi si avvicina ad una parete, come se avesse individuato il punto preciso dal quale sembra provenire quel suono.

"Non avvicinarti a quella parete!"

Esclama David nel tentativo di fermare Liara, ma improvvisamente quella parete inizia a sgretolarsi come se dall'altra parte di essa, qualcuno stesse scavando per cercare di uscire. Liara indietreggia di un paio di passi, vedendo la parete sbriciolarsi in pochi istanti, facendo apparire un'alta sagoma di circa due metri che, al primo impatto spaventa non di poco, non solo Liara ma anche Denis.

"Mio Dio..."

Sussurra Liara nel vedere davanti a loro, la sagoma di una specie di uomo che però non sembra essere affatto umana. L'essere infatti, oltre ad essere particolarmente alto, presenta un colore di pelle che riflette sfumature di colori tra il verde e il giallo. Gli occhi sembrano gialli simili a quelli di diverse tipologie di animali, e le pupille sono più simili a fessure verticali. David punta immediatamente un'arma verso la direzione di quella sagoma e, Liara riconosce in quell'arma una particolare pistola che mai si sarebbe aspettata di vedere tra le mani di quell'uomo, nonostante lui sia un soldato. Esclamazioni di stupore e di un comprensibile timore, escono dalle labbra dei due uomini che, prontamente si posizionano davanti a Liara nell'intento di proteggerla. Nonostante il suo aspetto decisamente fuori dall'ordinario e non umano, la sagoma non sembra però dare segni di minaccia o pericolo.

"Aspettate."

Inizia a dire Liara.

"Aspettate un bel niente! Stai indietro!"

Esclama David allargando un braccio lateralmente per impedire a Liara di avvicinarsi alla sagoma di quell'essere, mentre con l'altra mano il soldato continua a puntare l'arma verso il potenziale "nemico".

"Ti ho detto di aspettare!"

E' l'arrabbiata risposta di Liara che, invece che attaccare quel "qualcosa" di apparentemente pericoloso, cerca di esplorare per capire che cosa sia quella strana creatura.

"Chi sei? O forse dovrei dire: che cosa sei?"

Liara avvia una vera e propria comunicazione con la creatura dalla pelle verde e gialla.

"Aiutatemi ad uscire."

Sono le deboli parole dell'essere che, dimostra fin da subito di saper parlare la loro lingua.

"Chiunque tu sia, meglio se torni da dove sei venuto."

Risponde prontamente David, come se nonostante il suo stupore di vedere una sagoma di fattezze così diverse da quelle umane, non si stia facendo dominare dalla paura, che invece difficilmente Denis sta riuscendo a gestire. Il ragazzo però cerca di non darlo a vedere, per riuscire a portare avanti il suo ruolo di difensore maschile, anche se paradossalmente, perfino Liara sta manifestando meno spavento rispetto ad un uomo. Diverso invece é l'atteggiamento di David che, sembra quasi incarnare parte del personaggio della leggenda di Davide contro il gigante Golia e che, nonostante la paura, riesce a gestire e ad affrontare qualcosa di "più grande" di lui.

"Non posso tornare da dove sono venuto. Non so come fare."

La strana risposta dell'essere, fa incupire lo sguardo di Liara.

"E da dove saresti venuto?"

Continua a chiedere il soldato.

"Un bagliore mi ha inghiottito trascinandomi qui sotto."

"Un bagliore, dici, eh? Dunque era una trappola! Hanno fatto in modo di attirarmi qui con lo scherzo del bagliore e di quel baule che ho aperto, per impedirmi di scoprire qualcosa di scomodo!"

Esclama David continuando a mantenere l'arma puntata verso l'essere.

"Lo sapevo che il governo aveva qualcosa di scottante da nascondere! Ma vi ho sgamati!"

"Cosa?? Che storia è questa?!"

Esclama Liara più indagatoria che mai, nel sentire le strane accuse che David lancia all'essere.

"Stanne fuori, piccola. Non sono cose per te."

"E invece ora mi dai una spiegazione! E non chiamarmi piccola!"

David sbuffa un po' seccato, ma continua a puntare l'arma contro la sagoma dai particolari colori non umani.

"Non so cosa sia il governo di cui parli. So solo che questo non è il mio mondo."

Sono le sconcertanti parole dell'essere che, ora fa un po' rabbrividire Liara, anche se nonostante l'aspetto esteriore della creatura fuori dal comune e poco rassicurante, non sembrerebbe trasmettere minaccia.

"E da che mondo proverresti? Sentiamo."

David continua l'interrogatorio.

"Appartengo alla razza dei serpenti."

Gli occhi di Liara, Denis e anche di David si sgranano, come se stessero per saltare fuori dalle loro orbite oculari.

"Forse è meglio se ce ne andiamo."

Propone Denis. Diversa è però l'idea di Liara.

"Aspetta. Non può essere un caso. Sono ore che abbiamo a che fare con l'incontro di serpenti e anche David l'abbiamo incontrato in un sotterraneo in cui era bloccato dalla presenza di un serpente. Poco prima di vedere quel bagliore dal furgone, io avevo fatto una battuta per ricevere risposte sugli enigmi che ci stavamo ponendo riguardanti certe menzogne religiose. Ricordi cos'avevo detto, Denis?"

Spiega Liara mentre Denis avvicina il palmo della mano sulla propria fronte, come a voler aiutare con quel gesto la sua memoria.

"Qualcosa del tipo: se il serpente è il custode della conoscenza, forse dovremmo chiederlo a qualche serpente."

Nel sentire quello che Denis pronuncia di ricordare e che sembrerebbe essere stato affermato la prima volta proprio da Liara, David si gira verso la donna aggrottando la fronte con espressione tra lo stupefatto e l'incredulo.

"Che cosa?!"

Esclama il soldato non capacitandosi della manifestazione di tale fenomeno.

"Ricordo anche che Amanda ti aveva detto che, essendo tu l'esperta di serpenti, avresti potuto chiederlo tu stessa a qualche serpente alla prossima volta che ne avremmo incontrato un altro! Subito dopo abbiamo visto quel bagliore dietro la collina che ci ha spinti a venire qui."

Aggiunge Denis mentre la mano del soldato che impugna l'arma, inizia un po' a vacillare. E' poi Liara ad avvicinare e posare una mano alla propria fronte. La donna infatti non si capacita dell'evento appena accaduto e che ha dell'incredibile in maniera ancora più amplificata, rispetto ai già sorprendenti eventi vissuti, da quando è in giro per vari stati mondiali, insieme al suo gruppo di missione esplorativa.

"Forse è meglio che andiamo a parlarne fuori anche con Amanda e Shani."

Propone Liara.

"Non starai dicendo di voler portare fuori questa cosa?! Scordatelo."

E' la secca risposta del soldato.

"Questa "cosa", come la chiami tu, l'hai scovata tu stesso, arrivando qui! Tra l'altro non hai ancora risposto a quello che poco fa ti ho chiesto. Perché sei arrivato qui?"

Richiede la donna.

"Perché qui avrei dovuto aspettare un elicottero per poter caricare il baule e portarlo via da Israele, lontano da occhi indiscreti."

"Tutto per un baule trovato in un sotterraneo? E una volta arrivato qui, cos'è successo?"

Continua a chiedere l'indagatrice donna.

"E' successo che quel baule ha iniziato a scricchiolare, come se dentro si fosse attivata qualche strana forza che ha finito per farlo scardinare. Ne è uscito uno strano oggetto che è schizzato fuori. Subito dopo ho visto quel bagliore e lo sprigionarsi di una fiammata sul suolo che, ha avuto il potere di creare la voragine in cui poi ho dovuto cadere per evitare di rimanere imprigionato in un cerchio di fiamme."

Inizia a spiegare il soldato per poi proseguire il racconto.

"Stavo dietro a certi tunnel israeliani già da un pezzo, ma non avrei mai pensato che il governo avesse potuto nascondere un baule con un simile potere e che, alla fine avrebbe portato proprio me a scoprire questa rivelazione."

David riprende a puntare più saldamente l'arma contro l'essere che, nel frattempo è rimasto fermo in piedi, ascoltando le conversazioni dei tre umani. Il soldato non toglie gli occhi di dosso dalla creatura, continuando in ogni caso a parlare con Liara e Denis.

"Dove sono il baule e l'oggetto che ha sprigionato quell'energia?"

Chiede subito Liara.

"Non lo so. Tutto é precipitato qui sotto, ma a quanto pare sembra non esserci più traccia né del baule né di quell'oggetto saltato fuori da esso. Non ho spiegazioni a riguardo. Non so nemmeno se fosse stato lui, quello contro cui stavo combattendo e che ho chiuso dietro quella porta."

Risponde David per poi girarsi verso Liara.

"La mia camionetta è ancora intera o, è stata incenerita?"

"Era perfettamente integra. Abbiamo trovato solo il cratere con il perimetro del suo ingresso che ardeva lievemente. Per calarci di sotto, siamo riusciti a passare da un lato che non stava più ardendo."

Mentre stanno ancora discutendo tra di loro, ad un certo punto, l'essere che si è definito appartenere ad una razza di serpenti, finisce con il crollare con le ginocchia a terra. Liara e Denis si girano verso di lui all'unisono.

"Aiutatemi..."

Sibila l'essere prima di cadere al suolo privo di sensi.

"Oh mio Dio! E ora?"

Esclama Liara girandosi allarmata verso i due uomini.

"Non lo so, dovresti essere tu l'esperta di serpenti, giusto?"

Commenta il soldato con una punta di ironia e allargando le braccia ma, continuando ad impugnare l'arma e a puntarla verso l'essere, nonostante questi sia crollato a terra inerte. Pochi minuti dopo, con non poca disapprovazione di David, i tre iniziano ad attivarsi per risalire dal cratere, trascinando la sagoma del misterioso "essere serpentino" e sottoporre il grande evento, anche ai pareri, percezioni e visioni di Amanda e della sciamana.

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