Discesa e integrazione del Nuovo Serpente



Israele, area desertica abbandonata

Amanda scende dal furgone insieme agli altri suoi compagni di viaggio dopo aver seguito la camionetta militare guidata da David. La donna si guarda intorno notando che il soldato li ha condotti in una nuova area desertica israeliana in cui sono collocate alcune diroccate costruzioni disposte una vicina all'altra.

"Che posto è questo?"

Chiede subito la donna rivolgendosi al soldato.

"Un tempo era stata una base militare. E' una struttura abbandonata da tempo, ma la utilizzo spesso come luogo di appoggio quando devo svolgere missioni in Israele."

Spiega il soldato facendo strada verso l'ingresso di un edificio, mentre Denis cammina dietro la creatura dalla pelle giallo-verde che, è stata trovata nel sotterraneo israeliano. Il gruppo di amici non sa ancora come sarebbe stato possibile aiutare quell'essere, decidere in quale luogo sarebbe stato meglio lasciarlo o, capire come farlo ritornare nel luogo dal quale é stato strappato via, dopo che David ha aperto il misterioso baule liberando un grande bagliore. Una volta entrati tutti nell'edificio, David va a sedersi su una vecchia sedia situata vicino un tavolo di metallo mal ridotto. La creatura dalla pelle giallo-verde si guarda intorno spaesata.

"Non è questo il mio posto."

Afferma la creatura mentre la stretta pupilla dei suoi gialli occhi contornati da un colore verde smeraldo, si allarga mutando forma, come se stesse scrutando con diversa profondità quello sconosciuto luogo.

"E' chiaro che non può essere questo il tuo posto. Ma dovevamo trovare un posto in cui non poter essere visto da nessuno e in cui poter stare, dato che nemmeno tu, sai dove si trova il sotterraneo o la dimensione dalla quale affermi di provenire."

Risponde subito il soldato che, sta quasi per riaccendersi l'abituale sigaretta, ma Liara prontamente gliela strappa via dalla mano lanciandola a terra.

"Smettila e cerchiamo di aiutarlo seriamente, anche perché questo non è il luogo adatto nemmeno per noi per poter passare la notte! A quest'ora avremmo dovuto essere già su un aereo per tornare a Londra."

Protesta Liara rivolgendosi al soldato con rinnovata ostilità, nonostante la donna sia fastidiosamente attratta da quell'insolente soldato. Liara va poi a rivolgersi alla creatura, restando in ogni caso a debita distanza dall'essere.

"Ascolta, so che sei sconcertato e spaesato quanto noi per questa situazione e per questo incontro avvenuto nel bel mezzo di Israele, ma dobbiamo collaborare in qualche modo se tutti vogliamo tornare a casa nostra. Puoi darci qualche altro indizio o informazione di quello che ricordi del tuo mondo o della razza a cui appartieni? Potrebbe essere di aiuto per individuare il punto dal quale qualche potente forza energetica, potrebbe averti fatto finire nel nostro mondo, anche se avevi affermato che, in qualche modo ti sembra di conoscere. Tra l'altro parli anche molto bene la nostra lingua. Forse sei già stato a contatto con la specie umana, pur vivendo in qualche sotterraneo."

Gli comunica Liara nella speranza di innescare nella creatura il ricordo di qualche ulteriore dettaglio riguardante la sua provenienza.

"Dovremo anche cercarti un nome, soprattutto se sarà necessario farti restare per un po' di tempo insieme a noi, almeno finché non capiremo come aiutarti o dove lasciarti."

La creatura si china abbassandosi verso il suolo con movimento sciolto e fluido, appoggiando i palmi delle mani per terra a diretto contatto con il suolo rossastro del luogo.

"Appartengo alla razza dei serpenti."

"Questo l'hai già detto e ci è chiaro. Ci servono nuove informazioni, comprese quelle su che cosa ti nutri vivendo in un sotterraneo. Sei un serpente? Quindi che cosa mangi? Altri animali che vivono nei sotterranei? Topi? Insetti?"

Interviene David che sembra non avere la minima pazienza nell'interagire con quel tipo di creatura, riuscendo per lo meno a porgli utili domande.

"Non la mia razza di serpenti."

"Esistono altre razze di serpenti quindi? Non mi riferisco alle varie specie di serpenti terrestri. Mi riferisco al tipo di razza di cui stai parlando tu."

Interviene Amanda che trova il coraggio di andare oltre il suo timore, riguardante l'argomento sui serpenti, dato che ha spesso avuto la fobia verso tali creature.

"Ho visto dei diversi serpenti in alcuni sotterranei comunicanti con quello in cui vivo io."

Inizia a spiegare la creatura.

"Che genere di serpenti? Puoi descriverli?"

Chiede subito Liara con maggior interesse.

"Avevano colori diversi dai nostri. Erano molto scuri con squame e denti aguzzi, ma non si avvicinavano al nostro sotterraneo."

Spiega la creatura continuando a restare con i palmi delle mani a contatto con il suolo.

"Camminavano anche loro su due gambe come te?"

Chiede ancora Liara.

"Si, ma avevano anche una coda. Alcuni erano solo striscianti e non avevano né gambe né zampe. A volte li vedevo combattere fra di loro anche ferocemente. Era molto triste."

"Oh, certo, ora vuoi farci credere che esistono dei serpenti buoni e dei serpenti cattivi! Non esistono serpenti buoni e, non è a caso che vengono temuti soprattutto dagli umani."

Risponde subito David. La creatura spalma maggiormente le sue mani sul terreno, come a voler strisciare o accarezzare la terra sotto di lui.

"Io non appartengo a quella razza. La mia specie non combatte e, soprattutto non combatte contro i suoi simili. Non avrebbe senso. Qui combattete? Anche gli umani combattono fra di loro come alcune specie di serpenti?"

Chiede la creatura alzando il viso verso il gruppetto di amici terrestri e, la sua domanda, fa subito incupire lo sguardo delle donne.

"E' naturale che anche fra noi umani ci si combatte. Tutti gli animali si combattono. E' una legge di sopravvivenza che induce a questo. Non è possibile che tu appartenga ad una razza animale che non combatte, ma se è così, allora per quanto sia difficile crederci, vieni veramente da un altro mondo."

Gli risponde David con il suo solito tono non propriamente gentile.

"Legge di sopravvivenza? Perché? Il suolo permette di nutrirsi senza ammazzare nessuno. Anche voi vi uccidete per sopravvivere?"

La domanda della creatura lascia interdetti tutti, perché ha innescato in ognuno, delle profonde domande interiori che vorrebbero ricevere delle risposte.

"Qui gli umani si combattono o si uccidono per motivazioni che purtroppo ancora non capiamo. Probabilmente per paura di morire o di perdere qualcosa. Magari, avessimo la conoscenza di sapere perché su questo pianeta, la gente è in conflitto o si combatte. Le motivazioni sarebbero talmente tante da non poterne nemmeno fare un elenco. Almeno gli animali si ammazzano per mangiare. Gli umani lo fanno anche quando hanno cibo, non solo a sufficienza, ma anche in abbondanza."

E' la risposta che gli dà Liara.

"Vuoi farci credere che nel sotterraneo in cui tu vivi, senza luce o senza acqua, tu possa riuscire a restare in vita, nutrendoti di quello che il suolo offre? E che cosa offrirebbe un mondo sotterraneo senza luce e senza elementi essenziali per la vita?"

Chiede David totalmente scettico.

"Nel mio mondo, l'acqua scorre in abbondanza anche sotto il suolo più profondo. L'acqua arriva ovunque, anche quando rischia di venire ostacolata da qualcuno o qualcosa. L'acqua trova sempre il modo per arrivare a nutrire."

Spiega la creatura con voce pacata, senza distogliere gli occhi dal suolo e restando in contatto con il terreno attraverso le mani.

"Quindi in pratica, stai dicendo che ti nutri di acqua e, che l'acqua arriva ovunque. Beh, mi dispiace deluderti, ma in questo mondo, l'acqua non arriva ovunque e, come vedi, nemmeno qui. Se non decidiamo dove portarti restando in questo posto per giorni, finiremmo per morire tutti quanti per mancanza di cibo e, stanne pur certo che moriresti anche tu. Come vedi, agire o combattere per la sopravvivenza in questo mondo è di vitale importanza."

Continua a rispondergli David per far conoscere alla creatura, l'aspetto più basso della vita sulla terra e, come a voler "giustificare" per quale motivo molte specie, sia animali che umane, continuino a farsi la guerra.

"Il serpente come tutti gli animali che vivono su questo pianeta, è ingannevole e ambiguo. Ora vuoi far credere che tu appartieni ad una razza di serpenti pacifica e che non combatte? Qui sappiamo che soprattutto il serpente, è un animale ingannevole. Fa credere di essere innocuo, ma ha il potere di ipnotizzare in questa illusione per poi attaccare e ingoiare la sua preda quando meno lo si aspetti."

David continua a comunicare con la creatura, elencando gli aspetti più negativi e bassi conosciuti sulla specie del serpente e, insinuando anche che quell'essere, possa far parte della specie di serpente collettiva a cui ormai è stato dato l'appellativo di: animale ingannevole o, peggio ancora demoniaco, votato solo a fare del male. La creatura alza lo sguardo verso David fissandolo con occhi intensi, allarmando il soldato che si alza di scatto dalla sedia.

"Ehi, non guardarmi così! Cosa stai cercando di fare? Ipnotizzarmi, vero? E' solo questione di tempo e presto la tua vera natura prenderà il sopravvento."

E' la minaccia del soldato.

"Io sono stato creato come serpente nella dimensione in cui vivo, ma non sono nulla di tutto quello che stai dicendo. I serpenti che tu descrivi, forse hanno un altro scopo per comportarsi così, ma non tutti agiscono in questo modo, anche nel caso possano avere uno stesso scopo."

"Ah, palle!"

Sbotta David restando in postura e modalità difensiva, ed essendosi perfezionato nella missione di difesa, gli entra in automatico tale reazione, anche quando non ce ne sarebbe motivo. A quel punto è Denis che azzarda a dire qualcosa, vedendo la negativa piega che ha preso la conversazione con la creatura rettile.

"Ci fermiamo un attimo a riflettere su una cosa? Da quando sto viaggiando con queste donne e, da quello che mi hanno raccontato sia successo nei loro viaggi, si sono spesso imbattute nel simbolismo del serpente ed eravamo arrivati a capire che, il serpente potrebbe essere in realtà un messaggero portatore di conoscenza e del potere della conoscenza! Ora ci siamo imbattuti in un rappresentante di una razza rettile che, ci sta dando delle nuove informazioni sull'esistenza di un altro aspetto del serpente di cui nessuno parla! Forse dovremmo starlo a sentire e ad integrare una nuova verità. Il serpente non è solo ciò che di negativo è stato tramandato dalle epoche più antiche! Perché non gli concediamo il beneficio del dubbio e verifichiamo che cosa di nuovo questo essere, può farci mostrare o insegnare?"

E' la sconcertante e inaspettata proposta di Denis, nonostante la sua iniziale reazione nei confronti del rettile, era stata di difesa. Perfino Amanda resta esterrefatta per le parole che Denis pronuncia.

"Denis! Stai dicendo che dovremmo portarcelo dietro, per testare il suo grado di sincerità e di non pericolosa indole ingannatrice e manipolatoria?"

Gli chiede quindi la donna.

"E magari anche dormirci insieme abbassando la guardia? Mi dispiace, ma su certi aspetti la penso come David. Certo, non come il suo esagerato ed eccessivo modo, ma penso che non si possa mai considerare qualcuno né solo buono, né solo cattivo. Siamo in un mondo duale! Esistono gli opposti! Ci devono essere per forza queste due parti opposte dentro un serpente, come dentro ognuno di noi! La parte buona e la parte cattiva! Se tutti abbiamo queste parti e, viviamo in questo mondo che funziona con questi opposti, forse è giusto averle entrambe, non vi pare?"

E' quello che Amanda espone, dopo aver ascoltato ed osservato le varie visioni e punti di vista anche opposti, riguardo l'energia o il ruolo del serpente.

"Se il mondo ha notato solo la parte cattiva riguardo il serpente, magari è venuto il momento di vedere anche la parte buona del serpente e, questo ve lo sta dicendo una che, aveva e che ha ancora la fobia dei serpenti! Ma non possiamo ignorare le informazioni di cui stiamo venendo a conoscenza, facendo come se non esistessero. Forse Denis ha ragione… Forse dovremmo tenerlo un po' con noi e apprendere nuove cose."

Azzarda timidamente Amanda guardando con occhi incerti gli altri amici e, soprattutto David.

"Spero tu stia scherzando. Si tratta pur sempre di qualcuno che porta l'indole di un serpente e questo non lo reputo prudente. Sono un soldato, esisto per difendere."

Liara sbuffa nel sentire David che sta continuando a portare avanti un costante ruolo di difesa, basandosi solo sulle informazioni registrate dal collettivo e riguardanti certi tipi di paure o di credenze fortemente radicate nelle coscienze da molto tempo.

"Qui nessuno può stare tranquillo. Lui potrebbe aver paura di essere ammazzato da qualcuno di noi umani, visto che sa che tra umani è possibile ammazzarsi per sopravvivenza. D'altro canto, noi potremmo aver paura di essere attaccati da lui per simili motivazioni. Oltre a questo, tutti noi desideriamo tornare a casa, ma non possiamo riuscirci se prima non troviamo il modo di far tornare lui nel suo mondo. Per quanto possa esserci il pericolo che, anche lui possa rivelarsi un essere ingannevole e pericoloso, dobbiamo anche mettere in conto la possibilità che stia dicendo la verità. Io sinceramente, non sarei a posto con la mia coscienza all'idea di aver lasciato e abbandonato qualcuno in un mondo sconosciuto. Potrebbe essere individuato e ucciso da qualcuno che lo potrebbe scambiare per chissà quale mostruosa creatura solo per il suo aspetto fisico. A questo ci hai pensato, soldato?"

Lo provoca Liara, entrando ora lei, in difesa della creatura. Il gruppetto resta in silenzio per diversi istanti per poter elaborare tutto ciò che è stato scoperto o integrato con l'incontro di quella creatura. Dopo diversi altri scontri e punti di vista differenti, il gruppetto di amici, decide di riunirsi uscendo dall'edificio, in modo da parlare senza che il rettile possa ascoltare la loro decisione e le eventuali accortezze che avrebbero potuto prendere in caso di problemi generati dalla presenza della creatura nelle prossime ore. Il tutto con non poca facilità soprattutto da parte di David che, alla fine acconsente di far restare la creatura rettile insieme a loro almeno temporaneamente.

"Abbiamo preso una decisione."

Inizia a comunicargli Liara non appena rientra insieme agli altri nell'edificio in cui il rettile è rimasto ad aspettare seduto sul suolo.

"A meno che tu non voglia essere lasciato qui o in qualche altro posto, possiamo tenerti con noi cercando di capire come farti tornare nel tuo mondo. Questo però potrebbe arrivare alla possibilità che potresti non fare mai più ritorno nel tuo mondo. Pensi di riuscire ad adattarti a questo pianeta e nuove usanze umane, se non dovessimo riuscire a farti tornare nel tuo mondo?"

Gli chiede Liara lasciando anche alla creatura una scelta di decisione.

"Non credo che riuscirei a sopravvivere da solo, in un mondo così ostile e con così tanti pregiudizi verso la razza serpente. Posso provare ad adattarmi al vostro mondo ma, ho bisogno di sapere che mi aiuterete davvero a ritornare a casa tra i miei simili."

Liara annuisce e lancia uno sguardo particolarmente minaccioso verso David, aspettandosi anche una sua disponibilità per aiutare in tale missione, visto che è anche a "causa" del soldato se si sono imbattuti in quel rettile, dopo l'apertura del misterioso baule.

"Mi unirò anche io alla vostra missione. Non posso di certo lasciare delle donne e un non guerriero in costante pericolo per un essere appartenente ad un'altra razza."

Sono le arroganti parole di David che, preoccupano ma allo stesso tempo entusiasmano Liara, all'idea che quel soldato si sarebbe unito alla squadra nonostante il carattere cinico e altezzoso. La donna lo guarda con occhi interrogativi e sorpresi, ma è poi Denis ad esclamare qualcosa, come se in qualche aspetto, le affermazioni del soldato abbiano offeso una parte del ragazzo.

"Ehi! Chi ti ha detto che non potrei essere un abile guerriero? Sono un cavaliere oltre che guerriero, tu invece sei solo un guerriero. In questo caso, un po' di gentilezza guerriera sarebbe più utile di un semplice soldato! Non ti pare?"

Protesta Denis che cerca di mettere diversamente in riga il soldato, sotto lo sguardo fiero di Amanda. David borbotta un po' qualcosa tra i denti, andando ad accendersi una sigaretta.

"Bene. Da dove iniziamo per avviare la convivenza tra un membro della razza serpente e membri appartenenti alla razza umana? Dove ci spostiamo? Dove lo facciamo vivere nell'attesa di scoprire dove possa trovarsi il suo sotterraneo o dimensione e, a capire come farlo tornare lì? Non possiamo di certo farlo volare a Londra con noi. E tu David? Avrai anche tu una casa da dover raggiungere."

Chiede Liara rivolgendosi a David. Il soldato dà una tirata alla sigaretta.

"Innanzitutto diamogli un nome. Se dobbiamo lavorare insieme per questo tipo di missione, meglio non continuare a chiamarlo: "quella cosa."

"Era ora! Ti ricordo però che eri solo tu a chiamarlo in quel modo!"

Esclama Liara come se fosse appena accaduto un miracolo, quindi si rivolge al rettile.

"Come preferisci essere chiamato? Scegli tu il nome se non ricordi più il tuo, o se non ne hai mai avuto uno."

Il rettile guarda Liara con occhi profondi, nonostante la forma della sua pupilla sia stretta e particolarmente verticale e, non quindi sferica come le comuni e caratteristiche pupille umane.

"Chiamatemi… "

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia