Viaggio verso il tempio del Sole e il Maschile



Bolivia, Isla del Sol

Dopo aver solcato un lungo tratto del suggestivo lago Titicaca, l'imbarcazione sulla quale stanno navigando Amanda e Liara, approda all'isola più grande del lago, conosciuta come Isla del Sol, e dove le due ragazze e gli altri gruppi universitari, avrebbero esplorato il Tempio del Sole, antico luogo in cui si narra fosse avvenuta la nascita dell'impero inca. L'escursione vera e propria dell'intero luogo però, sarebbe stata avviata il giorno seguente, dopo aver aver trascorso una riposante notte nel villaggio Yumani e, dove Amanda e Liara avrebbero approfittato per risolvere il loro primo conflitto, vissuto lungo le sponde del lago in terra peruviana, emerso a causa di alcune loro reciproche vulnerabilità. Dopo l'armonizzante nottata nel villaggio Yumani, il giorno seguente, Amanda sta procedendo camminando lungo un grande sentiero conosciuto come Strada Sacra dell'Eternità del Sole, quando finalmente riprende a parlare con Liara. Accade proprio nel momento in cui le due ragazze stanno per raggiungere le rovine del tempio del Sole.

"Siamo davvero in Bolivia? Non riesco ancora a crederci."

Commenta Amanda non riuscendo a smettere di contemplare il paesaggio circostante, mentre sta procedendo affiancata a Liara e in mezzo ad altri studenti che, a loro volta, stanno seguendo gli insegnanti e una delle guide locali che avrebbero accompagnato i gruppi in tutto il percorso boliviano.

"Incredibile, eh? Ed è ancora più incredibile pensare di aver raggiunto un luogo dove un tempo era esistito un popolo avvolto da una leggenda che narrava la storia di un dio creatore dell'universo, avente dimora proprio qui, in questo grandissimo lago."

Le risponde Liara mentre cammina ammirando il roccioso e spazioso paesaggio circostante, accompagnato da tratti di vegetazione, come se tutto l'insieme di ciò che Liara sta contemplando in quel momento, sembra stia andando ad abbracciare l'acqua del lago Titicaca,. L'acqua scintilla di un limpido azzurro sotto i caldi e carezzevoli raggi solari.

"Non solo, Amanda! A quanto pare questa terra, rappresentava anche la dimora di Inti, dio del Sole e colui che avrebbe dato origine alla civiltà inca."

Liara si ferma per sorseggiare un po' d'acqua dalla borraccia.

"Ma non era il dio Viracocha ad aver creato tutto?"

Le chiede Amanda fermandosi insieme all'amica, come se si stesse confondendo su qualche conoscenza o informazione assorbita in precedenza.

"Il dio Viracocha avrebbe creato tutto l'universo. Il dio Inti invece, era il figlio di Viracocha, colui a cui venne dato il titolo di dio del Sole e creatore dell'impero inca."

Le specifica Liara, avendo letto più approfonditamente la storia della leggenda più dominante, grazie ad un depliant ottenuto nel villaggio in cui ha trascorso la nottata, e che aveva sfogliato prima di andare a dormire. 

"Da qui si arriva al tipico mito del dio del Sole che, tutto è, e che sembra aver monopolizzato molte religioni. Possibile che tutto deva essere incentrato solo sull'aspetto di un dio creatore maschile? Dove hanno fatto finire le divinità femminili? Possibile che nessuno si sia fatto qualche domanda sul perché deva sempre essere stato un dio maschile, ad aver generato, comandato e governato tutto, donne comprese? Da dove avrebbe creato suo figlio Inti? Viracocha ha fatto tutto da solo? Quindi a che scopo, creare anche le donne da un dio maschio, visto che anche senza compagnia femminile avrebbe potuto vivere bene? Avrebbe generato la donna per pura noia, con tutto quello che avrebbe potuto creare di nuovo e stimolante?"

E' la riflessione di Amanda che veicola un profondo scetticismo, accompagnato anche da un certo sarcasmo.

"Tipica visione patriarcale che dura da chissà quante epoche ed ere. E' sempre stata raccontata facilmente l'esistenza di questo tipo di versione, visione, o come la si preferisce chiamare."

Le risponde Liara richiudendo la borraccia, e come se la cosa nemmeno la toccasse più di tanto, perché dentro di lei vive un tipo di "verità" differente che non necessita di ricevere conferma, approvazione o riconoscimento dal mondo esterno.

"Ecco da dove viene il detto che afferma: il mondo è in mano degli uomini! Fanno credere di riferirsi all' intera umanità, ma sotto sotto, intendono dire che il potere deve essere tutto incentrato sul maschile, come se nei maschi fosse racchiuso tutto e, ogni cosa. Ti pare sensato, Liara? Perché allora spetta sempre alla donna, partorire?"

Commenta Amanda con tono infastidito. Liara si aggancia la borraccia alla cintura, e si gira verso l'amica accennando ad un leggero sorriso portatore di leggerezza.

"Sembri giusto un po' arrabbiata con gli uomini in generale, o sbaglio?"

Le chiede quindi Liara, captando un certo conflitto probabilmente inconscio che, vibra nell'interiore di Amanda, sicuramente condizionato e dovuto, anche "a causa" di diverse delusioni amorose vissute dalla bionda aspirante antropologa, in particolar modo durante l'adolescenza.

"Vuoi negare il fatto che esista questa limitante visione mondiale maschile?"

Amanda continua a parlare senza accorgersi che, sta lanciando dei marcati giudizi "negativi" nei confronti dell'universo maschile, ignara che, finché non avrebbe risolto quel conflitto interiore, probabilmente non avrebbe potuto vivere nessuna sana relazione amorosa con un maschile, dato che da una prospettiva energetica, tutto il mondo esterno visibile, è un riflesso del proprio mondo interiore e, che finché Amanda non avrebbe trasformato, proprio quel mondo interiore liberandolo da quel tipo di conflitto, il mondo esterno avrebbe continuato a manifestare e rispecchiare quel tipo di contrasto interno.

"Il fatto che possa esistere questa visione mondiale dell'onnipotenza maschile, non significa però che si devano detestare tutti gli uomini, solo perché qualcuno un bel giorno, ha pensato di diffondere nel mondo, la storia del dio maschile creatore di tutto."

Le risponde Liara, dando ad Amanda un input per provare ad aiutarla ad aprirsi ad un nuovo punto di vista, mentre entrambe riprendono a camminare lungo il sentiero boliviano.

"Doveva essere stato qualcuno di grande potere, per essere riuscito ad inculcare una simile visione, a tal punto da essersi diffusa in molti altri movimenti spirituali o religiosi a livello mondiale!"

Esclama Amanda continuando a manifestare il suo ironismo e scetticismo.

"Beh, come dicevo altre volte, cambiano i nomi, ed esistono infinite variazioni di storie, ma i concetti sulla creazione del mondo, gira e rigira sembrano sempre essere gli stessi."

Liara sfila un depliant arrotolato da una delle tasche dei suoi sportivi pantaloncini, e lo apre per andare alla ricerca di qualcosa, fermando poi i suoi passi, per mostrare ad Amanda una delle pagine.

"Guarda cosa scrivono qui. L'ho letto ieri sera, prima di crollare a dormire. Il girasole era il fiore sacro degli inca, ed era considerato simbolo di sovranità e del potere di Indi, dio del Sole e figlio di Viracocha. Le popolazioni usavano il girasole per ornare il capo di sacerdoti e sacerdotesse. Scrivono anche che la caratteristica fondamentale del girasole, è l'eliotropismo, che sarebbe il movimento del fiore in base agli spostamenti del sole."

Spiega Liara leggendo alcune delle informazioni riportate sul depliant.

"Lo vedi? Tutto ruota intorno a questo dover seguire il sole, o il colore giallo. Perfino il girasole sembra aver bisogno del sole per poter vivere. Il sole è giallo, il girasole è giallo e, il giallo per alcuni movimenti spirituali, rappresenterebbe anche un colore del potere, giusto?"

Riflette Amanda comunicando a Liara, le sue deduzioni e perplessità sull'argomento ruotante intorno al simbolismo del sole.

"Beh, senza il sole tutta la terra stessa sarebbe arida. Non ci sarebbe nessun fiore, nessun frutto, nessun grano, nessun cibo in tavola. Penso che nessuna creatura riuscirebbe a mangiare e quindi a vivere. Da un certo punto di vista, il sole rappresenterebbe proprio la vita. Ma senza la Luna, non credo proprio che questo mondo, sarebbe così tanto rose e fiori. Tutto rischierebbe di bruciarsi con il perenne giorno e caldo solare."

E' il punto di vista della visione di Liara.

"Sole e Luna, eh? Credo non sia un caso che ora ci ritroviamo in Bolivia per visitare il tempio del Sole e il tempio della Luna, proprio nei luoghi in cui aveva vissuto la civiltà inca, simbolo importante della creazione, anche se di tipo maschilista."

Amanda lancia l'ennesima frecciatina con tono imbronciato e offeso, facendo nuovamente sorridere Liara.

"Proprio non ti va giù che tutto sembrerebbe essere stato associato all'importanza del maschile, eh?"

"E' un'ingiustizia e una grande menzogna. Non conosco sicuramente i segreti della creazione, nè pretendo di poterli scoprire nemmeno se dovessi fare chissà quali e quante grandi scuole e corsi, però una cosa posso dire di poterla affermare con sicurezza!"

Amanda comunica ancora una volta il suo marcato dissenso.

"Vale a dire?"

Le chiede Liara incuriosita.

"Che è la donna a partorire e dare alla luce una vita! E sfido chiunque a negare questa evidenza e realtà visibile!"

Liara sorride nel vedere l'accanimento focoso di Amanda, mentre sostiene il suo tipo di visione.

"Certo, ma senza l'uomo, ti ricordo che nemmeno la donna potrebbe partorire nulla. Penso che Sole e Luna siano entrambi essenziali per la vita di questo mondo, tanto quanto l'uomo con la donna. Nulla esisterebbe anche senza solo uno di loro due, non credi?"

E' il punto di vista di Liara che, sembra essere quella più tendente alle "verità" basate sull'equilibrio di due parti, anche se opposte o molto diverse fra di loro.

"E allora vallo a spiegare a quelle teste che continuano ad affermare, o ad inventarsi leggende, dove tutto è stato creato solo da una divinità maschile! Non me la bevo, né l'accetto."

Liara si ferma ancora una volta dal camminare, alzando lo sguardo verso una particolare costruzione in rocce e mattoni che, inizia ad essere maggiormente visibile da quel tratto di sentiero.

"Bene, allora vediamo se entrando nel tempio del Sole della civiltà inca, riusciremo a scoprirne di più su questo arcano mistero della creazione del mondo."

Afferma Liara un po' scherzosamente e un po' seriamente, preparandosi ad entrare insieme ad Amanda, all'interno delle rovine del tempio inca, dedicato al dio del Sole, grande simbolo universale in molti movimenti religiosi e spirituali e che, rappresenterebbe sia l'aspetto maschile, sia il Tutto, anche se apparentemente, senza aver racchiuso in esso, l'importante aspetto del femminile, altrettanto indispensabile per l'esistenza della vita e di ogni forma di vita.

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