Viaggio nella terra madre di accoglienza del rispetto di ogni diversità



Etiopia, Aeroporto di Addis Abeba-Bole

Dopo aver lasciato la jeep nei pressi dell'aeroporto di Londra e aver affrontato diverse e stancanti ore di volo, per atterrare all'aeroporto etiopico di Addis Abeba-Bole, Amanda si guarda intorno alla ricerca di chi avrebbe dovuto essere Shani, l'amica sciamana di Liara e che, era stata anche colei che si era occupata di aiutare Liara a recuperare se stessa dopo l'esperienza che l'aveva portata a restare intrappolata sotto alcune macerie della Grande Piramide egizia.

"Come dobbiamo riconoscerla?"

Chiede Amanda rivolgendosi a Liara, mentre Denis sta andando alla ricerca di una bottiglia d'acqua all'interno del suo zaino.

"Liara, poi mi spieghi come tu e lei avete fatto a comunicare, se da quello che mi hai raccontato, dovrebbe vivere all'interno di una capanna situata nel villaggio di una tribù, dispersa lungo il corso di un fiume africano?"

Chiede Amanda con un perplesso sguardo.

"Ho regalato a Shani un cellulare. Mi era sembrato il minimo, dopo quello che lei ha fatto per me, dopo l'esperienza in Egitto."

"E come può riuscire a caricare un cellulare, vivendo nel bel mezzo di un villaggio dove probabilmente non c'è nemmeno corrente elettrica?"

Chiede nuovamente Amanda.

"Shani usa quel telefono solo per comunicare con me e, una volta a settimana si reca nel primo centro urbano in cui è possibile usare la tecnologia per poter ricaricare il cellulare. Così facendo, riusciamo a sentirci almeno una volta a settimana."

"Certo che deve essere davvero difficile vivere in simili condizioni e isolati dal mondo."

Commenta ancora Amanda, non riuscendo a concepire una vita eccessivamente spartana o in paesaggi troppo immersi nella natura.

"Qui però le persone possono stare a contatto con la natura in un modo incomparabile, ed è davvero la pace dei sensi, te l'assicuro."

Le risponde Liara che ricorda molto bene i mesi trascorsi in Africa lontano da ogni forma di tecnologia.

"Questo significa che potremo farci anche un bel bagno nel fiume! Vi va, baby girls?"

Esclama Denis che come al solito, trova sempre il lato più allegro e festaiolo in ogni situazione.

"A patto che non sia uno di quei fiumi fangosi color marrone."

Risponde Amanda girandosi verso Liara, per cercare conferma sul tipo di fiume che avrebbero potuto trovare in Etiopia.

"Ti assicuro che nonostante le condizioni ambientali così diverse rispetto a quelle a cui siamo abituate noi, si può riuscire ad apprezzare anche lo stile di vita delle tribù di questa terra. Se un tipo di vita simile, ha permesso ad una donna come Shani di diventare una così incredibile veggente, direi che un breve soggiorno qui, non potrà altro farci che del bene."

Denis alza un dito pollice sportivamente verso Liara approvando le parole dell'amica, mentre il giovane sta masticando e gustando un boccone del pranzo rimediato durante il viaggio.

"Diventerò anche un veggente allora! Questo sì che si chiama viaggio evolutivo!"

Esulta Denis che non perde occasione per trovare anche un nuovo dono o capacità da sviluppare, per potersi considerare un dio ancora più ricco di poteri. Proprio in quel momento, una donna con una maglia e una lunga gonna dai caldi colori marroni richiamanti quelli della terra etiopica, si avvicina ai tre amici. La scura e dorata pelle d'ebano del viso della donna, risalta grazie ad uno scialle dello stesso colore della sua epidermide, e che le avvolge con misteriosa femminilità i contorni del viso. Partendo dalla sommità della sua testa, il tessuto dello scialle sembra anche assumere la forma di un cappuccio che scende intorno al suo collo, avvolgendolo morbidamente come una sciarpa pronta ad essere sollevata e usata in qualunque momento. Una chioma di corvini capelli leggermente mossi, emerge da sotto lo scialle e, tra le sue ciocche si notano sottilissime treccine adornate da perline dorate che, ricordano le acconciature delle donne dell'antico Egitto. I polsi della donna sono avvolti da due lunghi bracciali a fascia larga dorata e, gli occhi sono decorati con eleganti linee tipiche delle terre arabiche od orientali.

"Eccola!"

Esclama Liara andando incontro con un sorriso alla donna che, l'accoglie in un caldo abbraccio mentre Amanda e Denis restano un po' più indietro. Dopo un rituale di accogliente e calorosa ri-unione, Liara torna dai due amici affiancata da Shani.

"Amanda, Denis! Vi presento Shani, colei alla quale devo probabilmente la mia stessa vita. Shani, ti presento i miei amici di viaggio Amanda e Denis."

Dopo le varie presentazioni, Shani unisce i palmi delle mani portandoli al centro del petto e, con un movimento che sembra trasmettere del sacro, fa un lieve cenno di inchino con il viso, accompagnandolo con un garbato sorriso.

"E' un onore fare la vostra conoscenza, Amanda e Denis."

La sciamana rialza lo sguardo per scrutare con i suoi particolari e profondi occhi scuri, sia Amanda che Denis.

"Capperi! E' un piacere e onore anche per noi conoscere una vera sciamana!"

Esclama Denis facendo un accenno di inchino cavalleresco portando una mano al centro del petto e l'altra dietro la schiena, ma con un tono di voce piuttosto teatrale e simpaticamente giocoso. Shani sorride al ragazzo, vedendo Amanda allungarle una mano trasmettendo un diverso modo di salutare, decisamente più semplice e moderno. Shani stringe la mano di Amanda con la sua, per poi posare anche l'altra sua mano, su quella calda stretta, come a voler trasformare quell'unione di mani come se fosse un sacro re-incontro fra anime.

"Lieta di accogliervi qui. Benvenuti in Etiopia, la terra della fertilità e della libertà religiosa."

E' la singolare presentazione della sciamana che, poi si rivolge a Liara come se tenesse a rispondere a ciò che Liara ha affermato un attimo prima, nel presentarla ai suoi amici.

"Nessun debito per averti salvato la vita, Liara. La vita è un dono infinito che non conosce morte e, non esiste nessun debito."

Liara le sorride nel sentire quelle parole.

"Beh, questo è solo l'inizio delle singolari espressioni e visioni di questa donna. Stando un po' insieme a lei, potrete capire meglio su come lei veda il mondo, la vita, le relazioni sociali e tanto altro.

Risponde subito Liara rivolgendosi ad Amanda e Denis.

"Io non vedo l'ora di conoscerla e anche di sapere il perché dell'affermazione sul fatto che l'Etiopia sia la terra della libertà religiosa! Non a caso mi sono laureata come esperta delle religioni mondiali!"

Esclama con orgoglio Amanda essendosi tra l'altro laureata da poco.

"Amanda, volgendo gli occhi alle mie spalle, puoi vedere il simbolo di questa terra."

Sono le parole della sciamana che inducono lo sguardo di Amanda a spostarsi, cercando di individuare cosa avrebbe permesso alla donna di capire il simbolo dell'Etiopia. Ciò che però Amanda vede, è solo il tricolore di una bandiera sventolante con al centro il disegno di una stella gialla a cinque punte che, le ricorda qualcosa di esoterico: il simbolo conosciuto con il nome di pentacolo, con la forma di una stella a cinque punte rappresentanti l'equilibrio degli elementi acqua, aria, fuoco, terra e spirito e che, secondo alcune correnti spirituali, costituirebbero le forze energetiche responsabili dei processi della creazione del cosmo.

"Quella è una bandiera che ricorda il simbolo del pentacolo! Il simbolo che rappresenta il perfetto equilibrio degli elementi con cui sarebbe stato creato tutto."

Spiega d'istinto Amanda, soprattutto nel dubbio che Shani non possa conoscere il simbolo o il significato del pentacolo.

"Quindi l'Etiopia sarebbe una terra di uguaglianza religiosa? E' questo quello che rappresenterebbe quella bandiera?"

Chiede Amanda iniziando a cercare di soddisfare la sua sete di conoscenza.

"Il colore verde della bandiera di questa terra, rappresenta la fertilità del paese, il giallo la libertà religiosa, mentre il colore rosso evoca chi è morto per difendere l'integrità della nazione. La stella al centro, rappresenta invece l'uguaglianza tra uomini e donne e, quella tra tutti i gruppi etnici e religiosi. C'è un profondo rispetto per ogni diversità e uguaglianza nella zona del mondo in cui vivo. Lo Spirito di questa terra, insegna a connettersi con i più profondi valori del rispetto e della libertà di ogni essere, usanza e Credo religioso. Siamo tutti come una grande famiglia che si rispetta in ogni sua diversità."

E' la spiegazione della sciamana che colpisce in modo particolare Amanda.

"Se questo venisse pensato da tutte le persone del mondo, sarebbe decisamente un mondo senza guerre. Inizio a pensare che non sia un caso nemmeno il fatto che, anche io sia giunta qui. Da come ne parli, Shani, questa terra sembra un ponte tra quello che è stato studiato sulle innumerevoli religioni e correnti spirituali e, i simboli dell'esoterismo, come la stella a cinque punte. Per non parlare del tipo di paesaggio che immagino possa esistere, fuori da questo aeroporto."

Commenta Amanda con entusiasmo.

"Niente accade per caso. Venite. Fuori dall'aeroporto ci aspetta un furgoncino che ci porterà nella valle del fiume Omo, dove potrete riposare all'interno di una delle capanne della tribù in cui vivo."

Shani si avvia facendo strada al gruppetto con l'intenzione di condurli al veicolo che li avrebbe portati al villaggio della sciamana.

"Lo vedi baby lady? Non volevi fare il bagno in un fiume color fango, ma a quanto pare questa terra che, non sembra essere munita di tecnologia e degni confort, potrebbe insegnare a tutti, qualcosa di dimenticato. E visto che anche gli antichi dei, sono stati dimenticati a causa di tutto il boom della tecnologia, questa è sicuramente la terra per poter rinfrescare la memoria. Non è mica un caso che ora con voi, ci sia anche un antico dio!"

Denis continua a scherzare sulla sua divinità, tirando fuori dallo zaino il suo inseparabile calice dorato puntandolo verso l'alto.

"Denis! Non farti conoscere fin da subito per la tua bizzarra giocosità!"

Amanda cerca di abbassare il braccio di Denis che invece continua a puntare il calice verso l'alto per celebrare il loro viaggio in quella terra. Denis continua però a mantenere l'oggetto puntato verso l'alto.

"Baby lady guarda che io non sto affatto giocando. Bisogna festeggiare sempre ogni cosa, quindi anche il nostro arrivo in Etiopia e tutto quello a cui ci porterà questo super viaggio!"

Shani si gira verso il bizzarro Denis e, il suo sguardo si ferma sul calice che il giovane sta innalzando verso il cielo. Gli occhi della sciamana iniziano a trasmettere qualcosa di intenso.

"Shani. Che cosa succede?"

Chiede subito Liara notando la particolare espressione della sciamana che si è fermata di camminare. Denis riabbassa il calice.

"Sei un messaggero del sacro femminino."

Sono le mistiche parole della sciamana che fanno restare confusi sia Liara, sia Amanda, sia lo stesso Denis.

"Il sacro: che...?"

Le chiede Denis con la sua fresca spontaneità.

"Non so che cosa sia questo sacro femminino, ma so di essere il messaggero del sacro calice di vino con cui festeggiare tutto quello che la vita fa permettere di vivere."

E' la risposta di Denis. Shani si avvicina al giovane e lo guarda negli occhi ancora più intensamente, facendo un po' allarmare Amanda che, vede quel momento e sguardo, come un potenziale pericolo dovuto alla sua gelosia.

"Sei un messaggero inconsapevole, ma un prezioso messaggero. Grazie per essere qui. Grazie a tutti voi."

Sono le parole che Shani rivolge a tutti e tre. Subito dopo la sciamana riprende a camminare, continuando a fare strada per arrivare al veicolo, alla cui guida avrebbero trovato un uomo etiopico che li avrebbe accompagnati nel villaggio di Shani. Amanda sente allentare il senso di gelosia, ma le parole che ha sentito dalla sciamana sul tema del sacro femminino, collegato al calice che Denis ha l'abitudine di portare con sé, l'hanno particolarmente colpita. Non appena il gruppetto arriva nei pressi del furgoncino, qualcosa di insolito attira immediatamente gli occhi di Amanda che, vede sul tetto del veicolo sul quale sarebbero dovuti salire a bordo, un magnifico esemplare di ibis. Il volatile se ne sta in piedi sulle zampe in una posizione che trasmette regalità, nonostante le ali siano morbidamente chiuse. Amanda si ferma immediatamente, dato che nell'arco della sua vita e in più occasioni, aveva avuto incontri ravvicinati con volatili di vario tipo, come il gufo trovato nella biblioteca in cui da piccola, attraverso la lettura di un libro, aveva scoperto la leggenda del mondo di Avalon o, il corvo trovato sulla scogliera della Cornovaglia che l'aveva portata ad incontrare la misteriosa donna o sacerdotessa avvolta dalla nebbia. C'erano stati però anche tanti altri volatili che avevano accompagnato Amanda in più importanti eventi della sua vita.

"Amanda. Che succede?"

Le chiede Liara vedendo l'amica essersi fermata di colpo.

"L'Ibis. Sul tetto di quel furgoncino c'è un ibis."

Con una mano, Amanda indica il volatile che, Liara subito nota, associandolo però immediatamente ad una divinità egizia, essendo particolarmente connessa alla civiltà egizia.

"Credo che anche questo viaggio, riserverà degli importanti eventi."

E' l'affermazione di Liara che resta con Amanda a contemplare per qualche istante il volatile. L'ibis è girato proprio verso le due ragazze e, anche Shani ferma il suo passo contemplando quella creatura.

"Abbiamo un sacro messaggero. L'ibis è molto importante in terra egizia. E' associato al dio Thot."

Spiega la sciamana sentendo di dare alcune informazioni riguardo quel particolare volatile e che, sembra voler proprio recapitare qualche importante o sacro messaggio solo attraverso la sua presenza.

"Divinità lunare, della scrittura, della magia, della sapienza, della matematica della geometria, dell'invenzione dei geroglifici. Secondo una visione, aveva reso effettiva la creazione del mondo attraverso la parola, considerata come un insieme di suoni e vibrazioni. La magia creatrice del suono."

Sono le parole che la sciamana sente di comunicare. In quel momento sia Liara che Amanda si sentono attratte dal volatile, anche se per motivazioni e messaggi diversi e per ognuna di loro, l'ibis rivolge un differente ma al tempo stesso profondo sguardo, come se volesse realmente far arrivare dei sacri messaggi. Sarebbero riusciti ad essere compresi, venendo veicolati da un tipo di volatile considerato sacro soprattutto per il popolo egizio?

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