Viaggio di conoscenza tra culto illuminante e culto oscurante



Regno Unito, Cornovaglia

Amanda resta con lo sguardo sempre fisso oltre il finestrino della sportiva jeep bianca che Liara sta guidando da qualche ora. Da quando le due compagne universitarie, da Londra si sono messe in viaggio per dirigersi verso la Cornovaglia, Amanda sembra essersi isolata in un mondo silenzioso osservando lo scorrere del paesaggio circostante, come se lei non fosse nemmeno più presente fisicamente nel veicolo.

"Stai bene? Non hai detto una sola parola da quando abbiamo lasciato Londra. Sei sicura che sia stata la decisione giusta quella di voler fare questo viaggio con me?"

Le chiede ad un certo punto Liara, girandosi qualche attimo verso l'amica per poi tornare subito a guardare attentamente la strada continuando a guidare.

"Non me lo sarei per niente perso al mondo questo viaggio. E' sempre stato il mio desiderio poter conoscere le terre del leggendario mondo di Avalon. Fin da quando ero bambina mi sono sentita attratta dalla civiltà celtica, soprattutto dopo aver letto un particolare libro su Avalon in una biblioteca di Londra."

E' la pronta risposta di Amanda che risponde all'amica girandosi finalmente per qualche istante verso Liara.

"Nonostante non abbia sentito chissà quale attrazione per recarmi in luoghi collegati alla civiltà celtica, non ho potuto ignorare la spinta che ho sentito di andare in Cornovaglia, dopo aver trovato quella pietra del serpentino e, aver scoperto che si trattava di una pietra situata proprio in una delle terre collegate al mondo celtico. Confesso che fa un certo effetto anche per me."

Concorda Liara, comprendendo in parte il tipo di desiderio di Amanda, anche se sta continuando a non vedere entusiasmo nell'amica, da quando le ombre interiori di Amanda collegate a questioni relazionali sia familiari che con il maschile, si sono amplificate dopo la separazione dei suoi genitori.

"Tuttavia è probabile che tu ti senta attratta dalla Cornovaglia per qualcosa di diverso da me, Amanda. Io sto seguendo il simbolo del serpente, e se la pietra serpentino mi sta indirizzando verso le scogliere di cui è fatta la Cornovaglia e, se mi ha portata a sentire un richiamo verso il faro della punta più estrema di quella zona, ci deve essere sicuramente un perché che intendo scoprire."

Aggiunge Liara mentre scala una marcia per imboccare una via laterale e proseguire lungo un nuovo sentiero seguendo una mappa stradale cartacea appesa su un pezzo del parabrezza.

"Pensi che sia possibile sentirsi entrambe attratte da uno stesso luogo, ma per motivazioni differenti?"

Le chiede Amanda girandosi con curiosità verso Liara.

"Ne sono convinta, Amanda. Ma non ci divideremo. Esploreremo quei posti insieme."

Amanda non risponde e, per il resto del viaggio, le due amiche restano in silenzio, accompagnate da un basso volume della radio di bordo sintonizzata su una frequenza di musica varia. Una volta arrivate a destinazione, Liara parcheggia la jeep nei pressi di un'area verdeggiante, dirigendosi a piedi insieme ad Amanda, verso la parte più estrema della zona dalla quale entrambe vedono ergersi una bianca costruzione unita a due torri. L'intera struttura, si trova collocata a pochi metri dalla punta della frastagliata scogliera che si affaccia sul mare Celtico, considerato come un braccio dell'Oceano Atlantico.

"Ci siamo."

Commenta Liara con entusiasmo, mentre Amanda procede indietro più a rilento, nonostante avrebbe dovuto essere la bionda Amanda a manifestare maggiormente più gioia per raggiungere quella terra. Nel percorrere la corta e verdeggiante erba per un bel tratto di quella zona, ad un certo punto le due ragazze si fermano in prossimità della costruzione che costituirebbe il Faro di Capo Lizard.

"Sarebbe questa la costruzione per la quale sentivi un richiamo?"

Le chiede Amanda come se non provasse nulla davanti a quell'edificio, costruito unito a due torri.

"Il richiamo l'ho avuto per questo tratto della Cornovaglia. Se poi il faro abbia qualche ulteriore richiamo per me, di cui io non sono ancora a conoscenza, cercherò di scoprirlo. Considerando che il faro, è raggiungibile ed esplorabile, prima rispetto alle scogliere, direi di iniziare a dare un'occhiata al faro, che dici?"

Le risponde e chiede Liara, mentre si sistema meglio gli occhiali da sole fra i castani capelli che ha raccolto più ordinatamente in una lunga coda, mentre sposta lo sguardo verso Amanda per qualche istante. Dopo essersi avvicinate alla costruzione, è Amanda la prima ad alzare lo sguardo verso l'edificio.

"Che nome strano per questo posto. Come si fa a chiamare un luogo in cui si erge un faro, con il nome di: Capo Lizard? Che cosa centra questo luogo con le lucertole?"

Si chiede Amanda, dato che Lizard nella lingua inglese, significherebbe proprio: lucertola.

"Chi lo sa. Forse perché la lucertola può rappresentare anche il mondo dei sogni?"

Nel sentire la risposta di Liara, Amanda assume un'iniziale espressione di scetticismo, ma poi è proprio Amanda a fornire all'amica, maggiori informazioni riguardanti il simbolismo della lucertola da una prospettiva più sciamanica, e che Amanda conosce grazie all'iscrizione ad un indirizzo universitario riguardante proprio le religioni e le molteplici correnti spirituali del mondo.

"Si, è vero. Per lo sciamanesimo, la lucertola viene considerata una specie di guida onirica, perché attraverso il sogno, indicherebbe e porterebbe importanti messaggi. Io però continuo a non vederci nessun nesso tra la lucertola e questo posto."

Le risponde Amanda facendo spallucce, vedendo Liara avvicinarsi alla zona dell'ingresso della costruzione.

"Prima di mettermi in viaggio, ho provato a fare una ricerca su questa costruzione. Si tratterebbe di una casetta costruita in mezzo a due torri. All'interno della casetta, sembrerebbe esserci stato un sovrano posizionato su una specie di divano. Da questa posizione, avrebbe potuto osservare due finestre collocate su entrambi i lati, in modo da poter vedere le lanterne posizionate sulle due torri."

Spiega Liara riferendo l'unica scarsa informazione a cui era riuscita a risalire.

"Nient'altro? Tutto qua? Un po' deludente come punto di richiamo."

"Dipende da che prospettiva si osserva un potenziale significato, Amanda."

Liara fa qualche passo avanti per posizionarsi il più possibile centralmente davanti alla facciata anteriore dell'edificio.

"Un maschile re che se ne sta nel centro di qualcosa, come un osservatore e un guardiano."

Inizia a riflettere Liara.

"E che cosa avrebbe guardato?"

"Una luce da una lanterna della torre di destra e, una luce da una lanterna della torre di sinistra. Aveva il compito di controllare le due luci. Ma ad un certo punto, la torre di ovest venne fatta disattivare facendo rimuovere la sua lanterna, mentre la torre di est venne fatta automatizzare."

Dopo la maggior spiegazione di Liara, anche Amanda inizia a riflettere.

"Est è la direzione dell'oriente. Ovest invece è la direzione dell'occidente."

E' la sua prima riflessione.

"Quindi, metaforicamente parlando, sembra che qualcuno o qualcosa, abbia voluto oscurare la luce dell'occidente. Non male, come messaggio, non credi?"

Commenta Liara iniziando già a vederci qualche messaggio.

"Però la luce dell'oriente, continua a illuminare e a..."

"Restare come un faro di luce, fisso."

E' Liara a finire la frase iniziata da Amanda che, arriva alla stessa deduzione contemporaneamente all'amica. Le due ragazze si scambiano uno sguardo e, Liara estrae dalla tasca la pietra di serpentino che ha portato con sè.

"Il simbolo del serpente è stato oscurato proprio in occidente e, questo faro è stato edificato su una scogliera di un tipo di pietra chiamata: serpentino!"

Esclama Liara con un misto di stupore e di entusiasmo, come se fossero sul procinto di fare un'importante scoperta.

"La natura è davvero incredibile, Amanda!"

Amanda assume un'espressione di confusione, che viene colta da Liara.

"Amanda, ricordi le ricerche che avevamo fatto dopo il viaggio in Perù e Bolivia? Era stato il cristianesimo ad aver oscurato il simbolismo del serpente, mentre nelle precedenti correnti spirituali delle precedenti civiltà, il serpente aveva rappresentato conoscenza e potere!"

Amanda alza il viso verso la torre est della costruzione, iniziando a cogliere una metafora nell'osservazione di quella torre con luce funzionante, che Liara va subito a comunicare.

"E' stata oscurata la conoscenza e il potere della conoscenza in terra occidentale. Questo viene rappresentato dalla torre a ovest. Ma la terra dell'oriente, con la sua luce sempre accesa, continua a ricordare i simbolismi più antichi con maggiore e naturale facilità di contatto divino."

Liara continua a parlare come se stesse elaborando o ricevendo delle preziose risposte.

"Perché tutto questo simbolismo esiste proprio qui? Perché proprio in Cornovaglia?"

E' la successiva domanda di Amanda.

"Perchè...la Cornovaglia è situata nel Regno Unito, dove era vissuto un re che, era riuscito a far convivere paganesimo con cristianesimo, senza voler separare o giudicare come superiore o inferiore, uno o l'altro culto."

"Re Artù!"

Esclama Amanda vedendo Liara annuire con un sorriso e, gli occhi di Amanda si emozionano portando istintivamente una mano sul ciondolo a forma di una spada celtica che pende dal suo collo e, dal quale non si è mai separata, avendolo ricevuto in regalo dal padre.

"Un grande maschile d'onore, un grande cavaliere, un grande guerriero dall'animo nobile, figlio del re Pendragon che significherebbe: testa di drago."

Commenta Liara iniziando a parlare di Artù con ammirazione, nonostante non abbia mai approfondito nulla sulla storia dei cavalieri della tavola rotonda del "leggendario" re Artù e di Avalon.

"Nonostante Artù fosse nato da una famiglia che si era dedicata al culto della Grande Dea o Grande Madre, aveva sposato Ginevra, un femminile condizionato dai dogmi del cristianesimo, volti a far credere nel perpetuo peccato e, che aveva fatto diventare il femminile, come portatrice di un peccato originale punibile per l'eternità. Radicata credenza religiosa che ancora oggi, sta condizionando così tante menti nel mondo!"

E' quello che Amanda deduce ed inizia ad elaborare.

"Inoltre sappiamo che Artù, era il fratello della fata Morgana, grande sacerdotessa di Avalon. Nelle sue vene non poteva scorrere culto cattolico, ma pagano. Nelle vene di Artù doveva per forza scorrere il naturale culto della Dea. Non è a caso che, proprio qui, nel Regno Unito, ci fosse stato il Cristo e la ricerca del Sacro Graal."

Liara annuisce dopo aver ascoltato ancora Amanda.

"Nonostante la sua discendenza pagana, Artù aveva accolto e sposato anche un credo diverso dal suo, accettandolo e unendolo al proprio, attraverso un matrimonio."

Aggiunge Liara.

"Un onorevole comportamento quello di Artù, anche se non si può dire che fosse stato un matrimonio basato sull'amore e, questo fa deludere parecchio, perfino verso un maschile così tanto ammirato."

E' il rammaricante commento di Amanda, nonostante Liara sembra vederci dell'altro.

"Aspetta. Artù aveva sposato Ginevra, unendo paganesimo con cristianesimo. Ma sappiamo anche che il simbolo del serpente, per le filosofie spirituali antiche e dell'oriente, come ci ha ricordato anche il faro della torre est, sarebbe portatore di conoscenza e di potere."

"D'accordo Liara, ma questo che cosa ha a che vedere con il serpente?"

"Pendragon, il cognome del padre di Artù, rappresenta il simbolo di una testa di drago. Non ti viene in mente nulla ricordando l'immagine del Serpente Piumato che abbiamo scoperto nel sud America? Prova a immaginare un serpente aggiungendoci delle ali e delle zampe. Che cosa ne esce?"

Amanda sgrana lo sguardo.

"Un drago!"

"Esattamente. Quale miglior simbolo e metafora, se non quella di un volo inteso come evoluzione? Artù era un maschile in azione e, aveva portato l'azione per unire e trasformare una corrente religiosa limitante, come quella del cristianesimo con cui era cresciuta Ginevra. Trasformare! Non dimentichiamoci che il serpente ha anche il potere della trasformazione con la sua capacità di poter cambiare la pelle. Avalon, è molto più che una semplice storiella leggendaria di fantasia. E' ben più profonda di quello che hanno voluto far credere, anche se ad un certo punto, si è inabissata avvolta tra le nebbie. Un po' come Atlantide si è inabissata tra le acque dell'oceano."

Un turbamento ora coglie Liara nel nominare Atlantide. Amanda sta per chiedere a Liara se stia bene, quando la ragazza vede un corvo volare verso quella direzione, attirando maggiormente l'attenzione di Amanda e, portandola a girarsi verso la punta della scogliera. La giovane osserva il volatile andare ad atterrare lì. Essendo sempre stata particolarmente collegata a creature alate, Amanda non può ignorare il passaggio di quel corvo.

"Liara. Credo che dovremmo andare verso le scogliere."

Liara torna a prestare attenzione ad Amanda, uscendo dal temporaneo turbamento avvertito un attimo prima e, sposta lo sguardo verso la punta della scogliera, senza però individuare o notare il corvo che, nel frattempo si è mimetizzato e confuso tra i colori di quella scogliera.

"Andiamo a vedere se la pietra serpentino di quelle scogliere, ci permetterà di scoprire dell'altro."

E' l'esclamazione di Liara che si avvia a passo rapido per prima, verso quella scogliera, seguita a ruota da un'Amanda che invece procede nuovamente a rilento.

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