Verso la consapevolezza della reale esistenza di altri mondi



Regno Unito, Inghilterra, Londra

Università

Amanda varca il cancello dell'università di Londra a cui si è iscritta, emozionata come non mai perché finalmente, ha potuto dare inizio al percorso di studi, in linea con la sua passione per le civiltà e le religioni mondiali, scelta che le avrebbe permesso di addentrarsi anche nel mondo dell'archeologia, insieme ad una nuova classe anche se con un indirizzo di studio maggiormente incentrato su altre materie. Da quando Amanda si è tinta i capelli completamente di biondo, e ha smesso di parlare di fenomeni extrasensoriali, si è sentita maggiormente sicura di se stessa, anche se però si è trattato di un tipo di sicurezza illusoria, dato che per sentirsi sicura e accettata da altre ragazze e ragazzi, aveva rinunciato e smesso di dare valore a preziose parti di sé. Con il trascorrere dei mesi, Amanda riesce ad integrarsi con i nuovi compagni, anche se l'incontro più significativo e importante, arriva una mattina, durante l'attesa di iniziare la sua prima lezione di archeologia. Varcando la soglia della porta di una particolare aula, dominata da quadri con immagini di antichi oggetti, nota quasi subito una ragazza dai medio lunghi capelli dal colore castano scuri, raccolti in una selvaggia coda. La ragazza notata da Amanda, sembra aver preferito andare a sedersi su un calorifero, piuttosto che su una delle numerose e disponibili sedie presenti nella sala. L'insolita posizione della sconosciuta, ha però già fatto capire ad Amanda, che deve trattarsi di una ragazza un po' fuori dalle regole e perfettamente a suo agio nell'esserlo.

"Spero non accendano il riscaldamento, o rischierai di non poterti più sedere per seguire le lezioni."

Le dice Amanda con un socievole sorriso, come se volesse rompere il ghiaccio proprio con la ragazza più particolare del suo nuovo gruppo di compagni. La giovane seduta sul calorifero, gira il suo viso verso quello di Amanda, lanciandole una particolare occhiata, attraverso due occhi color nocciola molto profondi, ma che al tempo stesso sembrano aver apprezzato le scherzose parole pronunciate dalla nuova arrivata.

"Oh, non preoccuparti, ho un ascendente zodiacale che va a braccetto con il fuoco."

La risposta della ragazza che, con delle parole ironiche menziona proprio l'elemento del fuoco, colpisce in modo particolare Amanda, anche perché la ragazza si fa immediatamente conoscere attraverso un singolare argomento astrologico.

"Sei anche tu un segno di fuoco?"

Le chiede Amanda piacevolmente incuriosita.

"E' il mio ascendente un segno di fuoco: quello del sagittario."

 Le risponde la ragazza senza scendere dal calorifero.

"Davvero? Che coincidenza, ho anche io come ascendente il segno del sagittario, ma sono dell'ariete."

"Ariete? Segno di fuoco. Fuoco con fuoco, eh? Allora potresti essere pericolosa. Mi piace!"

La ragazza le allunga una mano con sicurezza e determinazione.

"Liara Parker."

La giovane si presenta restando seduta sportivamente sul calorifero. Amanda stringe la mano di Liara, che a differenza di lei, sembra essere sicura di se stessa nonostante stia facendo qualcosa di fuori dalle regole, già per il solo fatto di essersi seduta su un calorifero.

"Amanda Wilson."

Si presenta a sua volta Amanda, scrutando con simpatia Liara già dai primi istanti.

"E' un piacere conoscerti, Amanda. Qualcosa mi dice che andremo d'accordo."

"Lo penso anch'io, Liara. A meno che, i nostri segni troppo infuocati non ci portino verso qualche fiammante litigio."

"Sono dell'acquario, e anche se sono un segno di aria, sono certa che troverei il modo per dare una rinfrescata come dico io, anche ad un segno di doppio fuoco."

Le risponde Liara con voce sicura, ma lo sguardo della determinata ragazza, si adombra un po' non appena nota il ciondolo a forma di spada, che Amanda porta addosso agganciato ad un cordoncino legato intorno al collo.

"E' una spada antica quella che hai come ciondolo."

Amanda istintivamente avvolge con una mano il suo ciondolo.

"E' una spada celtica. Un regalo di mio padre."

"Per i celti la spada era come un'estensione del loro corpo e con una propria anima."

"Conosci la civiltà celtica?"

"Diciamo che ho sempre amato viaggiare nelle conoscenze delle varie civiltà del mondo. E suppongo anche tu, o non ti saresti iscritta a questa facoltà universitaria."

"Per essere al primo anno universitario, sembri già una grande conoscitrice di civiltà, Liara."

"Le vere passioni, iniziano senza bisogno di dover aspettare una precisa età o chissà quale affermata scuola, per poterle coltivare, non credi?"

Amanda resta affascinata dalla sicurezza della sua nuova amica, e qualcosa le trasmette la sensazione che, insieme a quella ragazza, avrebbe potuto condividere qualcosa di incredibilmente bello ed evolutivo.

"Hai perfettamente ragione. Poco fa però, ti ho vista adombrata nel vedere il mio ciondolo. Non ti piacciono le spade?"

"Non è questo..."

Liara abbassa per un attimo lo sguardo.

"Da piccola ne ero attratta. Sono oggetti molto potenti. Io ne avevo trovata una talmente potente, da riuscire ad aprire la porta di un altro mondo."

"Che cosa?!"

Amanda lancia uno sguardo stralunato a Liara.

"Che cosa significa?"

Liara rialza lo sguardo verso Amanda, come per cercare di capire se avrebbe potuto parlare di un determinato tipo di cose, con quella ragazza appena conosciuta.

"Chissà, forse un giorno te lo racconto."

Liara scende giù dal calorifero recuperando il suo zaino dal pavimento.

"Perché un giorno? Raccontamelo ora! Mi interessano queste cose!"

Liara ferma maggiormente lo sguardo su Amanda.

"Tu credi negli altri mondi, Amanda?"

La domanda di Liara attraverso il suo sguardo scavatore, mette in difficoltà Amanda che, da tanto tempo ha cercato di nascondere la sua tendenza di viaggiare con la mente in altri mondi, non potendo nemmeno lontanamente immaginare che, Liara da piccola, aveva invece avuto un'esperienza, che le aveva fatto letteralmente vedere l'esistenza di un altro mondo, da un punto di vista anche materiale, e non solo mentale. Il passare di alcuni ragazzi proprio in quel momento, fa restare temporaneamente in silenzio Amanda.

"Ti va se ne parliamo più tardi durante la pausa?"

Le chiede quindi, pochi istanti dopo l'allontanamento dei ragazzi.

"Si può fare. Ora però sarà meglio andarci a sedere. La prof sta arrivando."

Amanda va a sedersi in un banco non molto distante da Liara, preferendo voler restare ancora un po' per le sue. Durante l'ora della pausa, le due nuove compagne di studio, si ritrovano a chiacchierare su una panchina del giardino dell'edificio, per riprendere l'argomento interrotto.

"Allora, raccontami! Mi hai davvero incuriosita."

Le chiede subito Amanda mentre apre una confezione di merendine, offrendone una anche a Liara.

"Tu però non mi hai ancora risposto. Credi negli altri mondi?"

Le richiede Liara con quel suo sguardo che sembra avere il potere di scavare a fondo in una persona in pochi istanti.

"Se ti dico di sì, e che...li ho vissuti fin da piccola con la mente?"

"Intendi: viaggiando con la mente?"

"Si. Ma anche leggendo di alcune storie leggendarie, che a me sembravano tutto tranne che leggende surreali."

"La gente si ostina a credere che le leggende siano frutto di storielle inesistenti. Il confine tra leggenda, mito e realtà è davvero labile."

Amanda sgrana il suo sguardo, nel ricordare che da più piccola, aveva interrogato i suoi genitori sul concetto di leggenda, mito e realtà, e ora quella ragazza appena conosciuta, sembra quasi portarle le risposte su ciò di cui si era sempre chiesta da anni.

"Hai mai sentito parlare di Avalon? Io ho scoperto dell'esistenza di certi mondi, leggendo un libro su Avalon."

Le chiede e rivela poi Amanda.

"Ecco perché hai quel ciondolo."

"Cosa ti fa pensare che il mio ciondolo riguardi Avalon?"

"Il mistero di Avalon è narrato esistito in terra celtica, attraverso gli affascinanti eventi ruotanti intorno alla famosa spada Excalibur. Tu porti una spada celtica appesa al collo, e mi chiedi cosa mi faccia pensare che quel ciondolo possa riguardare Avalon? Se la matematica non è un 'opinione, come la considereresti questa cosa? Una coincidenza?"

Lo sguardo di Amanda si accende di entusiasmo e di un qualcosa che sembrava essere stato sepolto da tanto, ma che Liara sembra essere riuscita a far riemergere, come quando si recupera da un'antica tomba, qualche prezioso oggetto che durante la vita, era appartenuto ad un defunto.

"Finalmente qualcuno con cui posso parlare di simili argomenti e leggende! Tu non sai quanto per me sia importante parlare di questo! Però non mi hai ancora detto che cosa stavi intendendo poco fa, quando avevi affermato di aver trovato una spada talmente potente, da aprire la porta di un altro mondo."

"E' qualcosa di cui non ho mai parlato con nessuno. Vieni da me questo pomeriggio e ne parleremo."

Le propone Liara.

"Da te? Vuoi dire, a casa tua?"

"Si, a casa mia."

Pochi minuti dopo, Liara scrive il suo indirizzo su un foglio, consegnando il pezzo di carta ad Amanda. Al termine della mattinata universitaria, le due ragazze si salutano con l'intenzione di rivedersi nel pomeriggio, evento che avrebbe sicuramente segnato, qualcosa di importante per entrambe, attraverso un prezioso scambio di informazioni ed esperienze, riguardanti l'esistenza di altri mondi. Il tutto attraverso il collegamento col simbolo di un'antica spada.

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