Verso la conoscenza di antichi energetici poteri



Regno Unito, Inghilterra, Londra

Casa di Liara Parker

"Liara! Dai, continua a raccontare! Che cos'è successo quando sei finita all'interno della sfinge, precipitando in quell'apertura nascosta sulla sommità della sua testa?"

Liara torna a sedersi sul divano accanto all'amica dopo essersi alzata più volte.

"Quello che ho visto all'interno della sfinge è qualcosa di incredibile e, perfino difficile da raccontare. Ho attraversato vere e proprie stanze e, cunicoli che mi hanno portata nella parte più bassa della sfinge, ad un livello non facile da definire. Ad un certo punto, sono arrivata ad una porta dorata. Era qualcosa di meraviglioso, nonostante l'esterno della sfinge, oggi appaia antico e rovinato. E' proprio vero che nulla è ciò che sembra."

"Una porta dorata? L'hai aperta?"

"Avevo provato a cercare il modo per poterla aprire, ma non era stato possibile. Su quella porta, c'era un'incisione che ero riuscita a tradurre. L'incisione diceva: - Che le Guardiane Sabbie del Tempo, possano custodire e proteggere la Sacra Conoscenza, affinché il suo Sacro Mistero, possa guidare verso la realizzazione del Sacro e Divino Disegno della Creazione."

Amanda guarda Liara con occhi interrogativi e al tempo stesso affascinati.

"Le sabbie del tempo da interpretare come delle guardiane? Guardiane protettrici di un certo tipo di conoscenza, quindi?"

Chiede Amanda sempre più affascinata da quel nuovo tipo di simbologia che la sabbia egizia, potrebbe veicolare.

"Quel messaggio sembrava lasciar intendere che, dietro quella porta, potesse esserci la possibilità di accedere ad un tipo di conoscenza, protetta proprio dalle sabbie di quella terra così antica. Ma mi era anche chiaro che, doveva rappresentare un accesso riservato solo a determinate condizioni. O forse...persone. Dopo aver inutilmente provato a cercare il modo di aprire quella porta, ho iniziato ad allontanarmi per tornare indietro, e mettermi alla ricerca di una strada alternativa per poter uscire dalla sfinge."

Spiega ancora Liara ripercorrendo con la memoria quello vissuto qualche anno prima.

"Quindi non sei proprio riuscita ad accedere a quello che poteva esserci dietro quella porta."

Liara scuote la testa negativamente.

"Non fisicamente. Ma quella porta dorata, l'ho vista aprirsi dentro di me."

"Che intendi? Hai avuto una specie di visione?"

"Suppongo di si. Ho visto quella porta aprirsi e irradiare un'immensa luce dorata. All'interno c'era un'immensa sala dominata da un'infinità di libri. Non ho mai visto così tanti libri e, così tante stanze dorate collocate all'interno di quell'enorme sala. C'era talmente tanta luce lì dentro, da non riuscire a delineare i dettagli di nessun libro."

Amanda ascolta Liara sempre più affascinata.

"Che fosse stato un messaggio per spiegare una metafora riguardante la conoscenza? Nei nostri precedenti viaggi, eravamo state guidate al simbolo del serpente e della conoscenza, tenuta segreta attraverso un simbolismo "negativo" raccontato dalla storia di Adamo ed Eva."

La riflessione di Amanda, colpisce Liara in modo particolare.

"Confesso che a questo non ci avevo ancora pensato. La conoscenza più spirituale e illuminata, potrebbe anche accecare, soprattutto quando non si è pronti per accogliere l'effetto luce di tale conoscenza."

Liara annuisce alle parole che lei stessa sta pronunciando.

"Questo darebbe un senso al perché io non sia riuscita ad accedere per aprire quella porta. Non ero pronta, né posso sapere se mai potrò essere degna di esserlo."

"Io invece Liara, penso che fosse stato un segnale, per poter essere guidata proprio a quello a cui sei arrivata. Non avresti nemmeno trovato la chiave per accedere all'ingresso della sfinge, se quello che chiamiamo destino o vita, non ti avesse voluto portare lì per qualche scopo importante. Non credi, Liara? Ci sei andata vicino e ti è stato permesso conoscere come arrivare a quella porta. Che poi tu non sia riuscita ad aprirla, forse non è accaduto perché non era ancora il momento o, forse avevi sbagliato la modalità per poterla riuscire ad aprire."

Liara fa spallucce.

"Non lo so Amanda. Io so solo che nel non trovare nessun modo per aprire quella porta, non avrei potuto far altro che trovare qualche strada alternativa per uscire da quel posto. Così ho fatto e, nella ricerca di una strada per poter lasciare quel posto, mi sono imbattuta in una rientranza di una parete che mi aveva portata ad una serie di cunicoli sempre più sotterranei. Credo di essere finita sotto la sfinge, ma sotto terra."

"Avresti potuto fare il percorso inverso per risalire e tornare sulla testa della sfinge. Come hai fatto quindi ad uscire?"

Liara scuote la testa.

"Non era stato possibile risalire. Dalla testa della sfinge ero precipitata in un cunicolo a spirale che mi aveva fatta cadere verso il basso. Non c'era modo di arrampicarmi per risalire lungo quel cunicolo con una pendenza così ripida, né avevo un minimo di attrezzatura adatta per tentare di farlo. E poi, ho fatto tesoro di alcune parole che mi erano state dette da mio padre. Mi aveva insegnato di andare sempre avanti e mai tornare indietro. Sempre avanti."

Per qualche istante, Liara si lascia andare ad un'emozione di malinconia nel ricordare le parole del padre.

"Capisco. Quindi avevi trovato l'uscita dai sotterranei della sfinge. Ma come?"

"Ho percorso cunicoli sotterranei che mi hanno fatta accedere all'ingresso della Grande Piramide."

Amanda sgrana gli occhi.

"Cosa? Stai dicendo che la sfinge e la Grande Piramide sono collegate da strade sotterranee?"

"Sono collegate da strade sotterranee segrete e profonde. Se la sfinge custodisce profonde conoscenze illuminanti, è possibile che qualcuno al servizio di un manipolatorio potere, abbia cercato di impedire anche il solo far avvicinare la popolazione, all'informazione dell'esistenza della possibilità di poter accedere ad una simile stanza di conoscenza. Sappiamo molto bene ormai, che i corrotti saliti al potere, hanno sempre cercato di ostacolare le strade per impedire di far arrivare la gente a quel tipo di sapere."

Amanda continua ad ascoltare Liara.

"E' una gran bella metafora, Liara. Ma inizio a pensare che tutto questo non sia affatto solo una semplice metafora, ma molto di più."

Amanda fa una pausa prima di richiedere a Liara come abbia fatto a uscire dalla Grande Piramide.

"Come sei uscita? E come hai fatto a capire che eri finita proprio nella Grande Piramide e non in un'altra?"

"Ho camminato ritrovandomi a salire lungo dei cunicoli percorrendo dei gradini che, mi hanno fatta arrivare ad una stanza rappresentativa di un tempio edificato all'interno di quel posto: il tempio di Horus, dio egizio della Luce, figlio degli dei Iside e Osiride e, grande guerriero che aveva affrontato suo zio Seth, dio della separazione e, fratello di Iside e Osiride. Non avevo mai provato un'emozione così grande, nell'aver dedotto che si trattava proprio del tempio di Horus."

Spiega Liara riavvertendo dentro di lei, qualcosa di particolarmente emozionale.

"Un tempio segreto all'interno della Grande Piramide?!"

Esclama un'incredula Amanda.

"Un tempio segreto, simbolo del tempio della Luce, che è stato tenuto segreto da chissà quanto tempo."

"Liara, come hai capito che si trattava proprio del tempio di Horus?"

"Per me era chiaro come il sole. E poi me lo avevano trasmesso le immagini incise in quel luogo, anche se non posso riuscire a descrivertele a parole."

"Come hai fatto a trovare la via d'uscita? Hai risalito internamente la Grande Piramide dai sotterranei?"

"Ho risalito cunicoli e molti gradoni fino a quando mi sono imbattuta in un'area dominata da alcuni cristalli. Non avevo mai visto niente di più bello. Erano cristalli di diversi colori, collocati su alcuni strani dispositivi incastonati in imponenti strutture rocciose. Ne ero stata così attratta, da aver tolto un cristallo da uno di quei dispositivi per poterlo portare via con me. Nel farlo, si è sprigionato un fascio di luce, partito da non so dove, che ha portato a far bruciare una parete della piramide. Il luogo ha iniziato a tremare e, a far cadere dei pezzi di roccia che mi hanno costretta inevitabilmente a fuggire. Non ricordo cosa poi sia successo. Forse sono stata colpita dal fascio di quell'energia o, forse da qualche pezzo di roccia staccato. So solo che devo aver perso i sensi e, che quando li ho ripresi, non ero più lì. Mi trovavo invece nell'accampamento di Shani, una donna africana che mi aveva detto di avermi trovata all'esterno tra alcune macerie della Grande Piramide. E' proprio da questa informazione che, ho dedotto di essere finita nella Grande Piramide, attraverso i sotterranei collegati alla sfinge."

Amanda sofferma lo sguardo su Liara restando qualche istante in silenzio, prima di chiederle dell'altro.

"Non ricordi davvero nulla, di cosa sia successo lì sotto e, di come tu sia potuta arrivare in superficie?"

"Shani mi aveva trovata sotto alcune macerie e dei pezzi crollati da un lato della piramide. Non ricordo assolutamente nulla di come io sia finita lì fuori. Ricordo solo di aver sottratto da quel posto, un cristallo che chiaramente non avrebbe dovuto essere tolto da quel dispositivo. Era un cristallo che faceva parte di un incredibile meccanismo energetico derivante dall'unione del potere di altri cristalli e che, in qualche modo, stavano mantenendo l'equilibrio di quel posto."

La spiegazione di Liara sul tipo di meccanismo energetico trovato all'interno della piramide, attira maggiormente l'attenzione di Amanda che, fin da piccola aveva sentito un richiamo dall'energia delle pietre, a tal punto da passare ore a parlare perfino con esse, credendo che potessero perfino racchiudere uno spirito in grado di poterla ascoltare e rispondere con il calore della loro energia.

"Il potere dell'energia delle pietre e dei cristalli. L'ho sempre saputo e sentito che potessero nascondere qualcosa di potente! L'ho sempre sentito, Liara, fin da piccola, anche se venivo continuamente ridicolizzata!"

Esclama Amanda entusiasta e riuscendo perfino a fare un sorriso, considerando quanto aveva sofferto per essere stata sminuita nella sua infanzia e adolescenza, proprio a causa delle sue percezioni sensoriali collegate alle pietre. Diversa però è l'espressione di Liara.

"Liara, mi dispiace che tu l'abbia capito attraverso un'azione che ha rischiato di farti morire intrappolata in quel sotterraneo. Qualcuno o qualcosa ti ha però portata fuori da lì e, ha contribuito a permettere di farti trovare, dalla persona che all'esterno di quella piramide, stava transitando per quella zona. Credo sia questo quello che maggiormente conta. Siamo state entrambe salvate da qualcuno o qualcosa, nei sotterranei in cui siamo finite. Io in Cornovaglia e tu in Egitto."

"Sarà come dici tu, Amanda, considerando anche il fatto che Shani, si era recata in quel posto, perché era stata richiamata da un sogno che aveva avuto durante una notte, all'interno della sua capanna in Etiopia."

"Cosa?!"

Amanda sgrana i suoi occhi.

"Shani è una sciamana veggente. Aveva avuto la visione di una donna stesa tra le macerie esterne nei pressi della Grande Piramide. Seguendo l'indicazione del suo sogno, Shani si è messa in viaggio verso l'Egitto arrivando ai piedi della piramide e trovando me."

"Mio Dio.."

Mormora Amanda ancora più incredula.

"E' stata Shani che per qualche mese, si é presa cura di me, ma ormai, non ero più quella di prima e, nemmeno lo sono ora. So che deve essere successo qualcos'altro sotto quella piramide, derivato dalla mia azione di aver tolto quel cristallo di potere, dal luogo in cui era stato saggiamente messo. Purtroppo non ricordo nulla, né so se mai potrò ricordarlo."

Liara china la testa.

"E' per questo che hai tolto da quello scaffale, la piramide con l'acqua blu che avevi tenuto lì da anni? Liara, io credo che dovresti rimetterla su quello scaffale e penso che, se eri finita in Egitto seguendo il richiamo di andare in quella piramide,  sono convinta che dietro a tutto questo, ci possa essere stato un grande disegno divino. Ora posso iniziare a crederci anche io e, questo solo grazie a te, Liara."

Amanda prende le mani di Liara tra le sue, consapevole che nonostante sia sempre stata lei tra le due, quella più aperta mentalmente all'esistenza di fenomeni mistici, energetici e spirituali, era però sempre stata Liara, a permetterle di farglieli vedere materialmente attraverso gli eventi accaduti durante i loro viaggi. Grazie a Liara quindi, non solo Amanda ha potuto limitarsi ad immaginarli, leggerli, o percepirli, ma é riuscita anche a vederli manifestare materialmente. Nella sua inconsapevolezza, Liara aveva paradossalmente guidato Amanda, per permetterle di vederne la manifestazione materiale. Che entrambe le ragazze potessero essere, una l'integrazione dell'altra, di due parti importanti di uno stesso spirito? Possibile che una parte stesse operando nell'introspezione e ricezione divina, mentre l'altra si stesse specializzando nel portare alla luce, i fenomeni più mistici, attraverso la loro manifestazione materiale?

"Liara! Devi farmi conoscere Shani. Sento che tutte e tre, potremmo fare grandi cose insieme!"

Esulta Amanda con rinnovato entusiasmo. Liara però non sembra esserlo.

"Non vedo Shani da diverso tempo e, al momento non mi va più di fare viaggi."

L'entusiasmo di Amanda si spegne, capendo che l'esperienza di Liara, deve aver particolarmente segnato l'amica, soprattutto perché Liara non ha mai ricordato, che cosa fosse potuto accadere all'interno di quella piramide, né chi avesse potuto tirarla fuori da quel sotterraneo che, la stessa Liara aveva inconsapevolmente trasformato in una trappola mortale, per aver toccato l'elemento energetico di un meccanismo facente parte di un'antica e potente tecnologia. Nelle avventure che però, le due ragazze, avrebbero vissuto insieme qualche anno dopo, avrebbero scoperto il collegamento di quel misterioso e potente meccanismo energetico, ad alcuni dei segreti derivanti da un'antica civiltà: quella di Atlantide.

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia