Tempio della Luna e del Femminile


Bolivia, Isla de la Luna

Dopo aver varcato la Porta del Sole, situata in un tratto di terra sudamericana chiamata Isla del Sol, Amanda e Liara si sono nuovamente imbarcate sulle acque del lago Titicaca insieme ai gruppi universitari, per raggiungere la vicina Isla de la Luna, dove avrebbero visitato il prossimo luogo, oggetto di studio: l'antico Tempio inca, chiamato Palazzo delle Vergini del Sole. Questa volta però, le due compagne di viaggio, avrebbero optato per seguire più costantemente i gruppi degli studenti, in modo da evitare di restare troppo indietro rispetto agli altri e, soprattutto per poter ascoltare le informazioni storiche del posto, narrate dalla guida locale. Dopo aver camminato per un altro tratto del suolo boliviano, la guida che sta accompagnando gli studenti e i docenti, si ferma davanti alle rovine di un altro antico tempio in pietra grezza, collocato su una sorta di terrazza edificata a metà di un pendio. Qui le due studentesse, notano immediatamente una particolare facciata, sulla quale sono scolpite delle porte e delle sagome di nicchie a forma di croce. Nell'ascoltare le prime informazioni della guida, Amanda e Liara apprendono che il sacro luogo cerimoniale in cui si trovano, era conosciuto anche con il nome di "Casa delle giovani donne scelte", o con quello di "Tempio della Luna", scoprendo che secondo la leggenda, sarebbe stato proprio il dio Viracocha, a ordinare alla luna di salire in cielo, dando origine quindi all'esistenza della luna, attraverso tale modalità di creazione.

"Il tempio era dedicato alla luna, e in esso vivevano donne che venivano istruite per poter adempiere al compito di sacerdotesse, diventando spose del sole e, quindi del sovrano dell'impero inca, portandole obbligatoriamente a fare voto di castità."

Spiega la guida, facendo immediatamente irrigidire Amanda.

"Ci risiamo! La solita storia della donna che deve servire l'uomo e che, solo l'uomo può tenere il potere di sovranità o poter rappresentare l'onnipotenza divina! E non solo! Mentre l'uomo poteva avere anche chissà quante sacerdotesse, donne e mogli, queste dovevano restare caste o concedersi solo ad un solo uomo. Ma possibile che nelle storie e nelle leggende più ufficiali, deva sempre esserci questo tipo di realtà limitante, riguardante il femminile?"

Commenta Amanda a bassa voce per condividere la sua protesta interiore con Liara.

"Questo è quello che è stato affermato per epoche, riguardo la sottomissione o il potere "inferiore" del femminile rispetto a quello maschile. Tipico di ere basate sul patriarcato."

Commenta Liara che, a differenza di Amanda, pur non approvando l'eccesso patriarcale, non prova chissà quale feroce conflitto con il maschile, perché diversamente da Amanda, è riuscita ad instaurare un diverso rapporto interiore con alcune parti di se stessa e maggiormente in equilibrio e armonia.

"Liara. Tu credi davvero che sia sempre stato cosi? Io non ci credo affatto, ed è per questo che ogni volta che sento questo genere di cose, mi sale il fuoco!"

Incalza a dire Amanda, aprendo di colpo le mani come se volesse liberare due fiammate dai palmi delle sue mani e, in quel momento, la sua voce sta veicolando talmente tanta rabbia, che alcuni degli studenti più vicini a lei, si girano per capire la motivazione di quell'affermazione udita, facendo imbarazzare Amanda non di poco, sotto il sorrisetto di una divertita Liara.

"Non c'è niente da ridere."

Sussurra Amanda a Liara, dandole una lieve gomitata su un braccio, mentre cerca di sorridere ai visi che, si sono girati qualche attimo verso di lei, nel tentativo di far sembrare di non aver detto nulla di negativo o allarmante. Dopo aver esplorato diverse aree interne del tempio, costruito con antiche e grezze pietre, le due compagne tornano nuovamente all'esterno delle mura per potersi prendere una pausa e, mangiare qualcosa mettendosi a sedere per terra. Tra un boccone e l'altro, le due giovani iniziano ad elaborare fra di loro, tutte le informazioni apprese dalla guida, mettendosi soprattutto in ascolto delle rispettive sensazioni e percezioni, emerse dopo aver attraversato le mura interne del Tempio della Luna o delle Vergini.

"Quindi anche gli inca, avevano una mentalità basata su far sì che, le donne dovessero servire gli uomini. Tutto sommato questo non mi sorprende, visto che veneravano un dio maschile che avrebbe creato tutto lui e, non si sa poi nemmeno da dove poi, fossero saltate fuori le donne. L'immagine della donna, era stata praticamente annullata."

Commenta Amanda un attimo prima di addentare un pezzo di panino.

"Direi: oscurata."

Rettifica Liara per comunicare una sua diversa prospettiva di visione.

"E che differenza c'è?"

"Se fossimo state davvero annullate come donne, ora non dovremmo nemmeno esistere ed essere qui, non credi? Siamo semplicemente state oscurate, coperte e nascoste. Ma esistiamo e, questo è un dato di fatto. Abbiamo imparato a combattere e a resistere a tutto quello a cui gli uomini ci avevano sottoposte per epoche. Non siamo state annullate, credimi. Se molte donne si sono sentite annullate, è solo perché avevano permesso che ciò accadesse e perché non avevano creduto nella loro diversa forza e intelligenza. Però lo capisco, dato che a certe epoche, avevano temuto di rischiare di morire più facilmente."

E' quello che Liara esprime all'amica.

"E allora perchè esiste questo accanimento, a dover coprire, sminuire o non dare valore all'immagine della donna? Da dove o chi è nato questo vizio?"

Chiede Amanda continuando a porsi delle domande.

"Mi viene in mente solo una motivazione: la donna era scomoda o temuta per qualcosa. E' sempre stata la paura a far agire qualcuno con aggressività, violenza o dominio. Il più importante punto secondo me, è: riuscire a scavare per capire che tipo di paura possa essere esistita o possa esistere ancora, dietro ogni azione di aggressività, violenza o dominio."

Le risponde Liara, mentre Amanda svita il tappo di una bottiglietta d'acqua lasciandosi andare ad un profondo respiro.

"E' proprio questa la parte più difficile. Cos'è che gli uomini temono dalle donne? Sono consapevole del fatto che, le donne possono aver paura degli uomini perchè sanno quanto possono essere aggressivi, violenti e visibilmente più forti fisicamente. E' anche vero che, esistono molte donne con simili caratteristiche, però gli uomini sono stati maggiormente temuti dalle donne, proprio per paura della loro superiore forza fisica. Ma mi domando: cos'è che proprio gli uomini, così forti e possenti fisicamente, potrebbero temere dalle donne, se le considerano inferiori soprattutto da un punto di vista fisico? Davvero possono agire così, per paura di creature così tanto più deboli e inferiori rispetto a loro? Non la capisco proprio questo tipo di paura che hanno. E non dimentichiamoci che proprio per paura di chissà che cosa, molte donne erano state sottoposte a rituali di sacrificio con cui servire, o essere sacrificate a loro, o per loro., indipendentemente se per uomini o dei."

Commenta ancora Amanda mentre scuote la testa iniziando a sorseggiare un po' d'acqua dalla bottiglietta. Proprio in quel momento però, qualcosa attira la sua attenzione apparendo dal lato sinistro della zona in cui lei si trova seduta. La giovane tossisce per diversi istanti, rischiando perfino di farsi andare l'acqua di traverso.

"Liara! Guarda lì! Quello non è un..."

Liara si gira verso la direzione indicata da Amanda, notando un lama dal morbido e bianchissimo pelo, sbucato da non si sa dove e, che ora è fermo guardando proprio verso la direzione delle due ragazze rimaste sedute a terra.

"Quello è un lama."

Constata Liara. Le due ragazze restano affascinate dalla visione di quell'animale, soprattutto per lo stupore di vedere quella creatura rimasta ferma a fissarle e, a maggior ragione nel vederla avvicinarsi con passi cauti e al tempo stesso eleganti. Il lama si avvicina in particolar modo ad Amanda, chinando il suo lungo collo verso il basso, nel tentativo di bere l'acqua che è caduta dalla bottiglietta della ragazza. Le due studentesse trovano quell'episodio talmente bello e magico, da restare quasi in apnea per diversi istanti, per evitare di far fuggire l'animale se solo avessero provato a respirare o parlare. Dopo essere riuscito a bere un po' d'acqua dal suolo bagnato, il lama rialza il viso guardando con occhi dolci e amorevoli le due ragazze, quasi come se volesse comunicare a entrambe, qualcosa di importante.

"E' adorabile. Come fanno a dire che i lama sono soltanto animali dispettosi e inclini allo sputare? Eppure guardando questo lama, sembra così dolce e docile..."

Inizia a dire Amanda, provando ad allungare una mano verso il muso dell'animale che, inizia ad andare incontro alla mano della giovane per lasciarsi accarezzare.

"Sai, ora che ci penso, non è poi così tanto strano vedere un lama da queste parti. Sono proprio uno degli animali più caratteristici di queste terre e so che sono tipologie di animali che vengono usati per trasportare carichi, o uccisi per renderli fonti di cibo, o da utilizzare tosandoli per poter ricavare la lana. Questo mi sta facendo ricordare un'altra cosa. Hai sentito cos'aveva raccontato la guida, mentre eravamo nel Tempio delle Vergini? Che erano proprio i lama, gli animali ad essere usati come sacrifici per gli dei."

Comunica Liara mentre Amanda allontana la mano dal lama, vedendo il suo braccio iniziare a tremare, come reazione naturale del suo corpo fisico, nel solo aver sentito un'informazione simile. L'animale fa qualche passo indietro, come se volesse allontanarsi a rallentatore.

"Stai bene? La tua mano e il tuo braccio tremano."

Le chiede Liara preoccupandosi per l'amica.

"Animali da sacrificio e così docili e innocui che non potrebbero mai azzannare o fare del male a qualcuno. Un po' com'è capitato all'agnello per la religione cristiana, avendolo messo in sacrificio come liberatore da chissà quali peccati da doverli espiare con la morte. Animali, entrambi portatori di un pelo così bianco e soffice e, tutti e due usati per simili inconcepibili ritualistiche. Peccatori similmente al peccato che è stato attribuito alla donna attraverso la storia di Eva, solo per aver tentato un uomo con una mela?

Commenta Amanda portando anche Liara a riflettere, nonostante solitamente sia Liara, quella maggiormente incline al voler scoprire gli enigmi e i collegamenti più misteriosi per poter risalire ai perchè e, alle "verità" più nascoste.

"Aspetta un attimo, Amanda. Questo lama è apparso quando stavamo parlando del sacrificio delle donne sottomesse nel servire gli uomini e, proprio mentre ci stavamo interrogando su quale tipo di paura esistesse dietro un simile comportamento maschile, tramandato per epoche."

Inizia a rielaborare Liara.

"Non dirmi che questo è un altro segno magico, come quando i raggi solari sono entrati improvvisamente nella Porta del Sole che abbiamo visitato questa mattina, proprio mentre stavamo parlando del potere maschile e del simbolismo del sole?"

Azzarda Amanda, girandosi verso l'amica che, si alza dal suolo soffermandosi a guardare verso il punto in cui il lama si era chinato con il muso verso il basso, per bere l'acqua caduta dalla bottiglietta di Amanda.

"L'acqua. Siamo nel Tempio della Luna e delle Vergini. Il femminile."

Amanda alza il viso guardando Liara con maggior curiosità .

"A che cosa stai pensando? Ci vedi qualche collegamento?"

Come più volte aveva fatto durante il viaggio, sia nella terra peruviana che in quella boliviana, Liara sfila dalla tasca dei suoi pantaloni, il depliant del luogo, 

"Voglio vedere se qui ci possono essere utili parole chiavi."

Liara sfoglia qualche altra pagina del depliant, fino ad imbattersi in qualcosa che desta la sua attenzione, e per la precisione, sull'immagine di una costellazione.

"Mio Dio..."

Mormora la giovane mettendosi a fissare l'immagine e il contenuto del testo scritto all'interno di una delle pagine.

"Che succede? Che hai letto?"

Amanda si alza a sua volta affiancandosi a Liara per poter esaminare anche lei, quello che l'amica sta continuando a guardare.

"Costellazione Yacana o del Lama. Tale costellazione può essere vista nel cielo, dalla città principale dell'impero degli Inca, chiamata Cuzco. Nonostante il Lama sia una costellazione di nuvole scure, gli occhi della Madre Lama, sono le due stelle luminose della costellazione del Centauro. In queste zone buie della via Lattea, gli inca avevano riconosciuto la forma dell'animale lama e di altre figure sacre."

E' Amanda che inizia a leggere ad alta voce il testo, mentre Liara continua a prestare attenzione all'immagine della costellazione.

"Dicono che sia come l'ombra di un lama o di un sosia di questo animale che, camminerebbe nel centro del cielo. Durante la notte, senza che nessuno avesse potuto vederlo, il Lama Yacana ( Lama Celeste), andava a bere l'acqua nell'oceano. Beveva l'acqua del dolore, della tristezza, della sete e della fame. Beveva l'acqua della tragedia degli uomini e, così evitava che i mari inondassero la terra. Dicono che se il lama non avesse bevuto tale acqua, la terra sarebbe rimasta completamente inondata e sommersa."

E' il seguito di tutto quello che Amanda ha proseguito a leggere ad alta voce.

"Come una grande madre."

Mormora Liara girandosi verso Amanda. Le due ragazze si guardano con una sorta di magia negli occhi che, le sta facendo allineare alla consapevolezza di qualcosa di importante, riguardante l'energia del femminile.

"Sulla Porta del Sole, c'erano anche dei simboli associati ad un calendario astronomico. Il lama, con il suo arrivo qui, ora ci ha permesso di scoprire il collegamento alla costellazione, intrisa dalla leggenda che parla del lama e dell'acqua e, di come questa creatura beva l'acqua per permettere alla terra di esistere e di essere equilibrata, accudendo come solo una madre sarebbe capace di fare."

Le dice Liara ricordando anche le immagini del calendario astronomico che aveva notato, incise sulla Porta del Sole, segno che quell'incisione aveva probabilmente già cercato di comunicare, l'importante messaggio riguardante l'astronomia e, quindi anche delle costellazioni ritenute spesso importanti, se non addirittura di vitale ed essenziale importanza, da molti popoli antichi, come quello dei Maya.

"Il potere del femminile. Questo è un segno sull'importanza del femminile a cui restituire il suo valore che, è stato oscurato dall'ombra, creata dall'eccesso del potere maschile che, per epoche ha voluto dominare e prevaricare."

Le risponde Amanda sentendosi di aver individuato e consapevolizzato qualcosa di importante.

"Questo porterebbe anche alla conferma del femminile che, si è sacrificato o che è stato sacrificato e, di come questo, abbia fin'ora contribuito all'equilibrio del mondo, anche se il merito dell'intera creazione, per epoche è stato assegnato all'esclusivo potere di un dio maschile. E' tempo che venga restituito al femminile, il valore del ruolo per cui è stato creato. Esattamente come sarebbe giusto riconoscere il valore del contributo maschile, ma senza dover ritenere che, uno sia superiore rispetto all'altro. Sono entrambi importanti, e fanno tutti e due, parte della creazione, esattamente l'uno tanto quanto l'altro."

E' la ferma conclusione di Liara.

"Perché allora, è stata data così tanta importanza alla donna e al femminile, solo nel doverla far essere vergine o, votata alla castità?"

Amanda pone un'altra domanda e, Liara incrocia le braccia portandole sportivamente verso il petto.

"E se il significato di vergine, corrispondesse a qualcos'altro? Ormai sappiamo che ogni civiltà potrebbe aver copiato o modificato qualcosa, preso da altre civiltà ancora più antiche, a seconda dei propri tornaconti di potere, vista la somiglianza di così tante leggende tra civiltà di tutto il mondo e, tutte con simili fili conduttori in comune."

Commenta Liara sciogliendo le braccia incrociate, per portare le mani sui fianchi.

"Liara, che altro significato potrebbe esserci?"

"Non lo so Amanda, ma non appena torneremo a Londra, mi metterò alla ricerca di informazioni a riguardo."

"Potrebbe essere necessario andare a conoscere civiltà o linguaggi ancora più antichi e, a me piacerebbe aiutarti a farlo."

Le chiede Amanda, nella speranza di poter contribuire anche lei, a fare luce, sul perché fosse stata data una così grande importanza alla verginità del femminile, come se la sessualità femminile, avesse costituito uno scomodo tabù o tipo di potere.

"Abbiamo un'intera vita a disposizione, e magari prima o poi lo scopriremo. Nel frattempo, godiamoci anche tanti altri viaggi."

Le propone Liara sorridendo, ma con una consapevolezza in più, riguardante i tentativi del collettivo globale, di aver oscurato e messo a tacere per epoche, l'importanza del ruolo, del valore e del potere del femminile.

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