Richiamo dai sotterranei delle proprie profondità interiori



Regno Unito, Cornovaglia: Scogliera di Capo Lizard

Amanda resta seduta sul bordo dell'alta scogliera di Capo Lizard, osservando la distesa del mare, lasciando che le gambe restino sospese e dondolanti nel vuoto.

"Il mare Celtico. Chi l'avrebbe mai detto che mi sarei seduta davanti al mare che bagna la Cornovaglia! Ma è davvero proprio qui che sono esistite le vicende delle storie raccontate su Avalon? Potremmo ispezionare tutta la Cornovaglia e andare anche a trovare la tomba di Re Artù! Ho proprio voglia di saperne di più di questo grande cavaliere e, anche tutto sul potere delle spade magiche come quella di Excalibur! Che ne dici, Liara?"

L'entusiasmo di Amanda sembra essersi riacceso nel pronunciare quelle parole, mentre sta stringendo con una mano, il ciondolo della spada celtica che il padre alcuni anni prima le ha regalato. Diversa invece è ora l'espressione di Liara che, continua a fissare la distesa marina come se fosse finita con la mente, in chissà quale luogo lontano.

"Ehi, ci sei? A cosa stai pensando?"

"Stavo pensando a quanto è meraviglioso contemplare il mare. Ma allo stesso tempo..."

Liara si rabbuia e Amanda si gira verso l'amica seduta accanto a lei, per notarle un'espressione cupa.

"Allo stesso tempo? Ti spaventa?"

Liara scuote negativamente la testa.

"Non è il mare che mi spaventa."

"Qualcos'altro collegato al mare?"

"Forse. Qualcosa che una parte di me vorrebbe sapere, mentre l'altra si oppone."

"Il mare è un po' come gli abissi dell'inconscio. Pieno di tante bellezze ma forse anche di molte cose che si teme ricordare."

Aggiunge Liara per poi restare in silenzio.

"Temi di ricordare qualcosa di negativo collegato al mare, vero Liara?"

"Non lo nego. Eppure l'oceano lo amo, anche se preferisco il contatto con la terra, con il verde, con le foreste. Forse dovrei attraversare il buio di quegli abissi e ricordare quello che una parte di me non vorrebbe invece fare."

"Se è qualcosa di doloroso, forse è meglio lasciare le cose come stanno, un po' come il detto di non svegliare il can che dorme. Forse era il leone? Indipendentemente dal tipo di animale, Liara penso tu abbia capito quello che intendevo."

E' il consiglio di Amanda.

"Fuggire non servirà a nulla. Tanto vale attraversarla quella paura. Se solo sapessi come poter ricordare, lo farei immediatamente. E' strano sai, avere la sensazione di aver dimenticato qualcosa di profondo collegato al mare e, al tempo stesso non avere la minima idea di che cosa possa essere."

"Purtroppo io non posso aiutarti perché non saprei come farlo. Chiedilo al serpente! Magari ti risponde, visto che dopo tutti gli studi e le ricerche che abbiamo fatto, il serpente sarebbe il portatore della conoscenza o l'attivatore della conoscenza. Se vuoi conoscere il segreto che ti porti dentro collegato al mare, dovresti provare a chiederglielo o, domandarlo alla pietra che stai ancora stringendo in una mano."

Amanda le fa notare che per tutto il tempo, Liara non si è separata dalla pietra del serpentino, ed entrambe le ragazze, stanno sedendo su una scogliera fatta proprio di pietra serpentino.

"Ci siamo praticamente sedute sopra. Se non arrivano così le risposte, forse non ce ne sono o, forse non è ancora il tempo giusto per riceverle."

E' il pensiero di Liara.

"Beh, se una parte di te si oppone, ci credo bene che non sia ancora il tempo giusto."

Le due restano in silenzio per qualche istante guardando silenziosamente il mare.

"Credi che riguardi Atlantide?"

Liara chiude gli occhi stringendo la pietra del serpentino con la mano sinistra, lasciandosi andare al silenzio interiore per vedere quali sensazioni o immagini avrebbero potuto arrivarle in risposta alla domanda posta da Amanda, senza però successo.

"Credo che non sia proprio il momento per pensarci. Forse non lo sarà mai."

Liara risponde ad Amanda riaprendo gli occhi e rialzandosi.

"Dai, andiamo ad esplorare il resto di..."

Sta per dire Liara, quando improvvisamente vede qualcosa balzare fuori dal mare e, i suoi occhi si proiettano a contemplare il movimento di un delfino che, dopo aver fatto un paio di tuffi, si immerge nuovamente sotto la distesa marina.

"Un delfino!"

Esclama Amanda con stupore e al tempo stesso ammirando il cetaceo che, dopo alcuni istanti si allontana con un'altra serie di balzi.

"Chissà, forse perfino i delfini conoscono la storia di Atlantide e di tutti i suoi segreti. Prima o poi dovrò mettermi a studiare il linguaggio dei cetacei e chiedere a loro di raccontarmi quello che ho difficoltà a sapere o ricordare."

Ironizza Liara non prendendo troppo sul serio l'apparizione del delfino che, invece non è affatto apparso casualmente, ma proprio con l'obiettivo di farsi notare da Liara, come se avesse voluto suggerirle qualcosa attraverso i suoi movimenti. La giovane però non ha ancora la consapevolezza adatta per comprendere il messaggio più profondo attraverso la connessione e l'arrivo di quel delfino e, improvvisamente una fitta nebbia inizia ad avvolgere il mare, lasciando le due ragazze sempre più sorprese. Amanda si rialza lentamente dal suolo, osservando la nebbia che sembra quasi "camminare" verso la scogliera, proprio in direzione delle due ragazze, tanto da iniziare a farla sembrare un tappeto fluttuante che, finisce per arrivare all'altezza dei piedi delle due amiche.

"Ma che fenomeno è mai questo?! Liara! Da dove sta arrivando questa nebbia e con questa simile velocità!"

Esclama Amanda incredula, come se stesse assistendo a qualcosa di magico e surreale.

"Non lo so Amanda, ma tutto continua a sembrare sempre più magico e inverosimile. Questo posto, questo mare, questa scogliera, sembrano parlare e dire molte cose. Peccato solo che non conosciamo il loro linguaggio per comprenderlo, ma sento che qualcosa di grosso sta accadendo."

Sono le parole di Liara, quasi sincroniche all'apparizione di un corvo nero che improvvisamente sbuca fuori da un punto della nebbia, andando a posarsi tra alcune rocce sottostanti la scogliera, attirando soprattutto l'attenzione di Amanda.

"Dobbiamo scendere!"

"Cosa? Amanda, no! Aspetta! E' pericoloso con questa nebbia! Non andare!"

Le grida Liara vedendo Amanda iniziare a scendere calandosi lungo la frastagliata scogliera, per poi vedere l'amica andare a fermarsi per fissare qualcosa con occhi sgranati.

"Amanda. Che cos'hai? Cosa stai guardando in quel modo?"

"Ho visto qualcosa."

"Cioè? Che cos'hai visto?"

"Una donna."

"Cosa? Una donna? Qui sotto in mezzo alle rocce di questa scogliera?"

"Non era un'allucinazione! O forse si? Forse è proprio Avalon che si sta manifestando con tutta la sua magia. Ma per scoprire se sia reale o meno, c'è solo un modo per farlo."

E' la nuova determinazione di Amanda, come se i ruoli delle due ragazze si fossero invertiti, durante i minuti in cui Liara vede l' amica proseguire per scendere verso il basso con movimenti cauti, aiutandosi con le mani per evitare di cadere di sotto.

"Amanda! Torna indietro! La nebbia si sta infittendo e la visibilità sta diventando sempre più scarsa!"

Continua a gridare Liara, cercando di seguire l'amica prima di perderla di vista, ma Amanda sembra non volerla stare a sentire. Pochi istanti dopo, quando la nebbia ha come inghiottito Amanda, un grido si dilegua da una zona ancora più bassa, allarmando Liara.

"Amanda! Che cos'è successo! Dove sei! Continua a parlare in modo da permettermi di seguire la tua voce e trovarti!"

"Liara, sto bene, ma stavo scivolando! C'è una grotta qui sotto! Sto per entrare! Lì dentro, la nebbia non sembra potersi infiltrare!"

Sono le ultime parole di Amanda, prima di smettere di gridare o di pronunciare qualcosa. Liara cerca di scendere tra le rocce addentrandosi nella nebbia, non riuscendo però a trovare l'ingresso della grotta di cui Amanda le ha parlato e, avrebbe impiegato diverso tempo prima di riuscire ad individuarlo. Amanda intanto si è addentrata nella grotta, attirata dal corvo che, sembra aver voluto indicarle una strada sotterranea. La giovane inizia quindi ad incamminarsi lungo un cunicolo semi buio, sotto il quale un'anomala fioca luce originata da non si sa che cosa, la guida verso un punto ancora più interno di quella misteriosa grotta. Dopo alcuni passi, la giovane arriva ad un bivio in cui avrebbe dovuto scegliere verso quale nuovo cunicolo addentrarsi, come se il mondo sotterraneo in cui è finita, stesse riflettendo il suo più sotterraneo e buio inconscio e che, ora le sta chiedendo una profonda esplorazione, tra i meandri delle sue più segrete e misteriose aree interiori. Dopo alcuni attimi di riflessione, Amanda sceglie di addentrarsi nel cunicolo di sinistra che l'avrebbe condotta verso qualcosa che, probabilmente avrebbe segnato la fine di un ciclo e l'inizio di uno nuovo, tutto ancora da scoprire.

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