Porta del Sole e del Maschile



Bolivia, Isla del Sol

Amanda si avvicina alle rovine di ciò che, nel corso del tempo, è rimasto delle mura appartenenti ad una costruzione risalente alla civiltà inca, chiamata Tempio del Sole e, che era stata edificata nella zona boliviana dell'Isla del Sol. L'aspirante antropologa alza il viso verso i resti della costruzione.

"Tutto qua? E io che mi aspettavo qualche edificio tutto d'oro."

Commenta una delusa Amanda, rivolgendosi a Liara mentre, quasi com'è accaduto spesso durante il loro viaggio universitario insieme, i gruppi di studenti e docenti, stanno procedendo più avanti rispetto a loro. Le due ragazze camminano riuscendo a parlare fra di loro e ad ascoltare ciò che la guida locale sta spiegando a tutti i presenti.

"Questo dovrebbe essere l'ingresso del lato boliviano. Io però trovo affascinanti anche le rovine di un luogo. Le considero più stimolanti per immaginare quello che avrebbe potuto essere esistito un tempo all'interno delle sue mura."

Le risponde Liara avvicinandosi ad un pezzo di muro per appoggiare una mano su un mattone e toccare la sua superficie.

"Tu sei un'aspirante archeologa o speleologa e questo spiega tutto. Io invece preferisco addentrarmi nei templi e negli edifici, il più possibilmente interi per potervi leggere tutta la storia già visibile e, magari ancora leggibile, dipinta per esempio su quadri o pareti."

E' invece quello che Amanda sembra essere più incline a preferire, rispetto a Liara.

"A ognuno il suo."

E' la semplice risposta di Liara che poi prosegue insieme ad Amanda, raggiungendo i gruppi che stanno seguendo, riunendosi a loro per esplorare con interesse, diverse zone del territorio boliviano. Ad un certo punto della mattinata però, le due ragazze si soffermano nuovamente per conto loro, ad osservare quella che è stata chiamata Porta del Sole, un antico arco di pietra caratterizzato da particolari bassorilievi e da una misteriosa inscrizione. Al centro di quell'antica porta, le due ragazze contemplano una figura che sembrerebbe rappresentare la divinità dominante del popolo inca.

"E questo?"

Chiede Amanda alzando il viso verso l'alto per cercare di esaminare meglio la sagoma rappresentante il corpo della divinità, la cui testa è circondata da ventiquattro raggi solari.

"Stando a quello che ha detto la guida, per alcuni studiosi questo bassorilievo rappresenterebbe il dio Viracocha, creatore di tutte le cose, mentre per altri, il Dio del Sole."

Risponde la pensierosa Liara, soffermando gli occhi sulla figura.

"La faccia è circondata da linee che sembrano raggi solari. Come fanno a dire che possa essere Viracocha, dopo aver affermato e ritenuto che, il Dio del Sole, fosse stato suo figlio Inti? Tra l'altro, questa testa somiglia anche a quella di una criniera di leone. Non ti pare strano?"

Continua a chiedere Amanda vedendo Liara continuare a soffermare gli occhi sul disegno inciso sulla parte alta che domina la porta.

"Non solo è strano. Lo trovo anche un tantino incoerente. Ma ci sono altri due simboli altrettanto strani. Questo dio, o ciò che questo corpo rappresenterebbe, impugna due specie di bastoni. Se non erro, il dio della civiltà del popolo dei Tiwanaku, era chiamato: il dio dei bastoni. Civiltà insidiatasi in questa terra, e che si racconta fosse addirittura una civiltà precedente a quella inca. Questa porta, è stata costruita dai Tiwanaku, non dagli inca. Potrebbe essere quindi la rielaborazione di una civiltà precolombiana, e ancora più antica."

Constata e sente di voler affermare Liara, guardando con attenzione il disegno del bassorilievo.

"Scettri. Sono due scettri a forma di serpente, stando anche a quello descritto e raccontato su questi bastoni."

Commenta Amanda, notando le linee dei due bastoni che, dovrebbero richiamare il simbolo di due serpenti.

"E ci ritroviamo nuovamente davanti al simbolo di un serpente. Prima accade che tu che ti imbatti in un serpente a sonagli su una sponda del lago Titicaca e, ora ci troviamo alla porta del Sole, dove è raffigurata una divinità con la testa di sole, e che impugna con le mani, due scettri, forse proprio a forma di serpente, uno a destra e l'altro a sinistra. Oltre a trovarsi proprio al centro della porta, sembra che il simbolo del serpente sia davvero antichissimo e riconosciuto come simbolo di potere, da civiltà ancora più antiche. Ogni civiltà potrebbe aver rielaborato il significato della creazione del primo serpente."

Constata nuovamente Liara, continuando ad osservare con interesse i due scettri.

"Sono simboli di potere. Gli scettri sono come dei bastoni di vario tipo che, esercitano e che hanno spesso rappresentato un certo tipo di potere nelle mani di potenti archetipi, dei e sovrani. Sono oggetti che tendenzialmente vengono però tenuti in mano, sempre da divinità maschili, o almeno per quelli che ho potuto conoscere io. Vedi per esempio il dio norreno Thor che impugna un potente martello di potere. Oppure Poseidone con il suo Tridente. La lista potrebbe continuare. Trovo questo, un po' come per indicare chi è che comanda tra uomo e donna."

Commenta Amanda imbronciando il viso, avendo un particolare attrito interiore nei confronti dell'uomo, a causa di sue personali delusioni amorose con ragazzi e, che non la stanno facendo parlare particolarmente obiettiva.

"Amanda. Sappiamo che, nella storia di Adamo ed Eva, il serpente avrebbe potuto rappresentare anche il potere della conoscenza. La figura del dio rappresentato su questa porta, potrebbe quindi portare i simboli del potere e della conoscenza."

Continua a riflettere Liara facendo un passo indietro per poter avere una visione più globale da lontano, sui simboli incisi sulla porta, un po'come farebbe un falco o un'aquila per avere una visione più chiara e completa dall'alto.

"E se stesse indicando la via della conoscenza? Guarda. Si trova proprio sopra il varco della porta. Forse sta indicando il passaggio, o uno specifico passaggio."

Le fa poi notare Liara, alzando un braccio per indicare con un dito il passaggio sotto il megalitico arco.

"E come lo spieghi il fatto che, alcuni studiosi abbiano associato questo signore, al dio Viracocha, mentre altri ricercatori al figlio Inti? Se Viracocha ha creato l'universo mettendoci il sole, la luna e le stelle, perché rappresentarlo solo con il sole, e non con altri simboli della creazione come la luna e le stelle?"

E' la domanda che Amanda pone girandosi verso Liara.

"Padre e figlio come un tutt'uno. E questo mi ricorda qualcosa."

Inizia a riflettere Liara.

"Vale a dire?"

"Simboli richiamanti la civiltà egizia. Horus, era il dio del sole, figlio di Osiride, ma era Il dio Ra, che era considerato il creatore del mondo. In essi però, veniva portato avanti e reso manifesto Ra, dio del Tutto. In pratica, Horus e Osiride, rappresenterebbero delle estensioni del dio del Tutto."

Spiega Liara che è maggiormente informata sulla civiltà egizia rispetto ad Amanda.

"Sembra la stessa similitudine di Viracocha e Inti!"

Esclama Amanda, tornando a guardare verso il bassorilievo.

"Amanda, sappiamo ormai che il mito del sole è molto comune in molte civiltà."

"Già. Ma con un filo conduttore in comune che fa sempre vedere il sole, come un qualcosa che appartiene o che rappresenta il maschio."

Dopo le parole di Amanda, Liara sfila dalla tasca il depliant con il programma di viaggio per verificare quale sarebbe stato il prossimo luogo da esplorare.

"Indovina dov'è che andremo, non appena finiremo di visitare il Tempio del Sole?"

"Fammi indovinare. Al Tempio della Luna?"

Liara annuisce.

"Beh, allora vediamo se esplorando il Tempio della Luna, otterremo degli indizi ancora più utili, anche se mi domando per quale motivo ci siamo messe ad indagare su tutti questi simbolismi. Non bastava stare ad ascoltare le varie storie che si narrano sui luoghi, e goderci le semplice storielle storiche?"

Sono le parole con cui Amanda inizia ad interrogarsi.

"Quella era l'idea. Ma quando emergono simbolismi di un certo tipo o, dove qualcosa non sembra quadrare secondo quanto già divulgato, il mio istinto mi spinge sempre a scavare per capirne il perché o, per apprendere una diversa "verità". Non mi piacciono le cose confuse o ambigue, e se sono confuse o ambigue, significa che potrebbe essere stato nascosto o manipolato qualche pezzo di informazione. Sono del parere che, quando viene nascosto qualche pezzo, penso che quasi sempre, dietro ci sia una motivazione di un diverso tipo di interesse, nascosta da qualche inganno. L'altra faccia del simbolo del serpente."

Liara ripiega il depliant infilandolo nuovamente in tasca, per poi rialzare il viso verso il bassorilievo, iniziando a parlare rivolgendosi alla figura della divinità incisa sull'arco di pietra.

"Bene, Dio del Sole. Che tu sia chiamato Viracocha, o Inti, o Ra, o come preferisci, se quelli sono gli scettri del potere e, tra i vari tipi di potere c'è anche la conoscenza, direi di seguire le tue indicazioni e di continuare a esplorare per poterle conoscere. Se la conoscenza permette di scoprire anche il potere, o il potere di qualcosa, la domanda che voglio porre ora, è: che cosa posso scoprire di utile per me, aprendomi alla conoscenza di un qualcosa che ora non riesco a vedere o capire?"

E' il lungo quesito che Liara pone, come se stesse realmente parlando con il Dio del Sole. Amanda alza il viso verso la figura del Dio menzionato o Viracocha.

"Forse il potere di governare il mondo."

E' la risposta che Amanda azzarda a dare, avendo assorbito una concezione distorta sul significato del potere, a causa del contesto familiare, religioso e sociale in cui è cresciuta.

"Mi piace più pensare all'idea del potere di poter governare se stessi. Impugnare in mano lo scettro del potere della conoscenza, per poter manifestare nel mondo...la luce! Come indicano Viracocha e Inti."

Proprio in quel momento, i raggi solari del mezzogiorno boliviano, filtrano oltre la porta, illuminando la zona circostante e il passaggio sotto l'arco. Le due ragazze si scambiano immediatamente un'occhiata.

"Ehi...sembra quasi...No, non può essere."

Mormora Amanda stringendosi con le braccia, come se si stesse auto abbracciando.

"Avanti: dillo."

Liara sprona Amanda a finire la frase.

"Sei tu l'esperta di portali. Io so solo che mi stanno arrivando brividi fino alle chiappe!"

Liara si lascia andare ad una risata, per il modo in cui Amanda si sta esprimendo.

"Liara! Ma se questi improvvisi raggi solari reali che sono arrivati ora, fossero davvero una risposta di Viracocha o Inti? Ovunque loro siano e, sempre che esistano davvero, il sole è entrato nella porta sotto l'arco, proprio quando stavi dicendo di impugnare in mano lo scettro del potere della conoscenza, per poter manifestare nel mondo la Luce."

"Ho sempre pensato che le coincidenze non esistano, e non smetterò di pensarlo proprio ora. Quindi, direi di seguire l'indicazione del Dio del Sole."

E' la determinata risposta di Liara.

"Certo, ma poi mi dovrai spiegare, che cosa significherebbe: manifestare la Luce nel mondo."

"Beh, una cosa e un pezzo alla volta, Amanda, anche perchè per quanto mi piacerebbe conoscere le risposte a tutte le domande sui misteri della vita, non ho questo potere. Intanto seguiamo la via del sole. A meno che..."

Liara si interrompe osservando il fascio di luce che sta continuando ad illuminare il passaggio sotto l'arco.

"Aspetta. E' il potere della Luce e quindi del sole che, rende visibile qualcosa. Senza la luce del sole, nulla potrebbe essere visibile e manifesto. Un po' come quando si entra in una stanza buia e non si vede nulla, credendo che lì dentro non ci sia niente. Ma basta accendere la luce per poter vedere tutto quello che, invece è dentro la stanza e che, fino a quel momento era coperta dal buio."

Riflette ancora Liara, notando anche altri tipi di disegni sull'arco, simili a dei rapaci alati e, individuando in una particolare zona, alcuni simboli che altri studiosi avevano ritenuto poter rappresentare un calendario astronomico.

"Quindi?"

"Il Sole, permette di vedere e di rendere visibile tutto quello che è nascosto o invisibile. Quindi, i raggi solari che ora hanno irradiato questo passaggio, stanno mostrando e rendendo visibile l'indicazione nascosta o invisibile, con un'azione materiale e visibile. La Luce ha fatto diventare materialmente visibile l'indicazione. Se vogliamo seguire l'indicazione manifestata, non è sufficiente pensarlo perché resterebbe nel mondo fluttuante e invisibile delle idee. Dobbiamo agire altrettanto in maniera visibile e materiale, attraverso un'azione, anche la più banale e semplice. Agire per rendere manifesto qualcosa."

Amanda cerca di capire che cosa Liara stia cercando di spiegare.

"E che cosa proponi di fare, quando dici di agire? In quale modo possiamo agire per poter seguire l'indicazione?"

Liara si avvia per varcare la porta del Sole.

"Entrandoci anche simbolicamente con un'azione materiale. Coraggio! Attraversiamo la Porta del Sole."

"Aspetta! E se questa porta fosse un portale, come quello che era apparso a tua madre e, finiamo per scomparire anche noi?"

E' la cauta reazione di Amanda che, anche se in parte per scherzo e in parte seriamente, sta temendo che possa verificarsi la "magia" di un evento simile e reale, com'era accaduto alla madre di Liara, portando Delia Parker a scomparire dal mondo terrestre.

"Dubito che questa porta, possa essere quel tipo di portale, ma nel caso lo fosse, penso che varrebbe la pena scoprirlo, sperimentandolo. Con l'azione!"

Amanda vede Liara camminare per varcare la porta del Sole, venendo attraversata da un alone luminoso come una calda carezza e, subito dopo anche Amanda si decide a varcare la porta, quasi come se quella luce che le ha avvolte, avesse manifestato la conferma sulle loro riflessioni. Pochi minuti dopo, le due compagne di viaggio, avrebbero raggiunto nuovamente i gruppi dei loro compagni per proseguire la visita del luogo, verso il prossimo tempio: il Tempio della Luna.

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia